Ebbene sì, lettori e lettrici di EconomiaCircolare, abbiamo deciso di candidarci … A parte gli scherzi, il voto del 25 settembre sarà, è ed è stato un appuntamento importante per il nostro Paese. I partiti che sono giunti a questo appuntamento devono affrontare un’assenza di fiducia nelle istituzioni e, più in generale, una rassegnazione verso il futuro che ha radici profonde e allo stesso tempo è acuita dalla lunga scia del Covid, dalla guerra in Ucraina, dalla crisi energetica e dall’aumento dei prezzi.
Sono i segnali, almeno così sembra, di un’insostenibilità del modello di sviluppo attuale. Ecco perché le elezioni italiane assumono particolare valenza. Quello che i partiti intendono realizzare è fondamentale soprattutto dal punto di vista ambientale. Ed è per questo che abbiamo sollecitato i maggiori (e i più strutturati) partiti, impegnati nella competizione elettorale, per farci raccontare le loro proposte, le loro idee, i loro traguardi.
Crediamo che sia venuto fuori un quadro interessante, valido anche, se non soprattutto, dopo il voto: sia perché servirà da promemoria per la coalizione che governerà il Paese, sia perché chiunque potrà (ri)pescare da queste pagine per incrociare dati e annunci e verificare quanta distanza esiste tra gli idealli e il pragmatismo. Nella speranza, tutta nostra, che si capisca che l’economia circolare non è più soltanto un’esigenza di sostenibilità che arriva da un pianeta al collasso ma la strada migliore e più efficiente per il genere umano.
Intanto a voi auguriamo una buona lettura.
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