Non solo velocità e non solo un limite. La Città 30 è piuttosto una visione del contesto urbano più umana e vivibile, assolutamente circolare ed inclusiva. È un modo per essere capaci di accogliere e tutelare le persone, restituendo loro lo spazio attualmente destinato ai mezzi a motore. Un’idea quasi rinascimentale, che mette al centro l’essere umano e non il mezzo meccanico.
Va avanti da qualche tempo ma se ne parla diffusamente in questi giorni, nell’ambito di MobilitArs, III edizione del simposio formativo dedicato all’arte della gestione della mobilità urbana che si conclude oggi a Bologna. E proprio oggi sarà presentata la proposta di legge nazionale sulle Città 30, promossa dalle associazioni che in questi mesi si sono unite per chiedere strade più sicure e città più vivibili.
Street for kids, la richiesta di più strade scolastiche
Il week end felsineo è all’insegna di un nuovo modo di intendere la mobilità urbana. Oggi, infatti, sarà celebrata la prima edizione della Giornata Europea di Mobilitazione per chiedere più strade scolastiche: migliaia di bambini scendono in strada per richiedere più spazio per giocare, percorsi sicuri casa-scuola e aria pulita da respirare. L’iniziativa, dal titolo “Streets for Kids” è promossa dalla campagna europea Clean Cities e intercetta la partecipazione di parecchi istituti scolastici, famiglie e associazioni in tutta Europa. Azioni on street, balli, bicibus e pedibus animeranno numerose città, con l’intento di promuovere più strade scolastiche e incoraggiare l’uso di soluzioni non inquinanti per i percorsi casa scuola. Liberare le aree intorno alle scuole dai mezzi a motore aiuta a garantire una maggiore sicurezza, ma anche a migliorare la qualità dell’aria. L’esposizione continua a inquinanti legati al traffico veicolare, fattispecie tipica delle città contemporanee, arreca gravi danni alla salute dei bambini: asma, malattie polmonari e cardiache e danni alle cellule cerebrali. E senza auto andare a scuola può diventare anche un modo per divertirsi, elemento non trascurabile per bambini iper impegnati come i nostri.
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La campagna nazionale Città 30
La campagna “Città 30 subito” ha avuto inizio con le mobilitazioni in strada, i flash mob delle “ciclabili umane” e delle “strisce pedonali umane” svoltesi in molte città italiane, serviti per far convergere l’attenzione su questo modello di città, applicato già da tempo, e come sbagliarsi, in molti contesti nordeuropei e con ottimi risultati.
Ed in tal modo la campagna, dopo una prima fase di mobilitazioni e sensibilizzazione, raggiunge un traguardo importante: diventa una vera richiesta di avere una legge nazionale, sostenuta da Fiab, Legambiente, Salvaiciclisti, Kyoto Club, Amodo, Clean Cities, Asvis e Fondazione Michele Scarponi. Se ne discute oggi a Bologna nel capoluogo felsineo con rappresentanti delle associazioni, amministratori locali e parlamentari: perché ormai è evidente che il tema della redistribuzione degli spazi pubblici e della salute e sicurezza delle persone è urgente.
Bologna, la prima grande città 30
Il focus della terza edizione di MobilitArs è “Città 30, la strada è di tutte”, titolo al femminile che lascia intendere un necessario cambio culturale da attivare in questo ambito anche a livello di linguaggio, quasi un invito a rafforzare il dibattito pubblico che finalmente si è aperto anche in Italia.
Bologna è la prima grande città italiana a diventare Città 30. Durante la conferenza stampa Simona Larghetti, consigliera con delega alla Mobilità Ciclistica, ha evidenziato come “con la città metropolitana di Bologna stiamo proponendo una visione che vorremmo arrivasse al governo centrale. La collaborazione della città con il territorio circostante è la chiave, tutta la comunità metropolitana deve essere coinvolta in questo processo di trasformazione”.
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MobilitARS
Le prime due giornate di MobilitARS sono state dedicate a interventi sui temi della mobilità, dello spazio pubblico, della progettazione, della sicurezza stradale e della comunicazione, per offrire ad amministrazioni e tecnici un’occasione di formazione e di incontro.
Oggi, dalle ore 10.30 alle 12.30, a Palazzo d’Accursio, in Sala Anziani, verrà presentata e discussa la proposta di legge nazionale. Non mancheranno i saluti introduttivi del sindaco di Bologna, Matteo Lepore, mentre a seguire al microfono si alterneranno alcuni dei rappresentanti delle associazioni che hanno contribuito alla stesura della legge.
Per chi volesse, la presentazione sarà trasmessa in diretta streaming sui canali social di MobilitArs.
Il progetto è importante e va ben oltre la mera questione di mobilità.
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