La storia di quella che oggi è ESO Società Benefit inizia nel 1999, con un servizio di gestione dei rifiuti da ufficio e di consulenza ambientale rivolto alle aziende italiane. “A quei tempi – ricorda il fondatore e managing director Nicolas Meletiou – quando presentavamo i nostri servizi, la domanda che ci veniva posta più spesso era: a cosa servono i contenitori ESObox per la raccolta dei rifiuti aziendali quando buttiamo tutto nell’indifferenziata? Oggi la sensibilità è fortunatamente cambiata e riconoscendo il valore del nostro impegno, aziende, pubblica amministrazione e associazioni sportive ci chiedono: come possiamo rigenerare i nostri rifiuti attraverso il riciclo?
Si può fare! Possiamo essere circolari fino in fondo e questo grazie al nostro network di aziende che fanno capo a un’idea unica”.
Grazie a una rete di imprese che condividono gli stessi principi e obiettivi, ESO garantisce infatti la circolarità del trattamento di numerosi materiali esausti con soluzioni innovative che, per la 24esima volta, sono arrivate anche quest’anno a Ecomondo, dal 7 al 10 novembre scorso al Rimini Expo Centre.
Tra i progetti presentati dalla Società Benefit ci sono due fiori all’occhiello: “Back to Work”, servizio per il ritiro e il recupero dei dispositivi di protezione individuale dismessi, che mira a ridurre la produzione di rifiuti e a promuovere la cultura del riciclo, ed “esosport”, per la raccolta e il riciclo di scarpe sportive, copertoni e camere d’aria di bicicletta, palline da tennis e padel che vengono trasformati in pavimentazioni e arredi urbani.
Le aziende del gruppo ESO hanno raccontato il loro modello e il lavoro costante per essere “Circolare fino in fondo”. Un lavoro che ha permesso, ad esempio, a ESO RECYCLING di essere insignita del prestigioso Premio “Lorenzo Cagnoni” dedicato agli innovatori green: un tributo speciale in ricordo del compianto presidente di Italian Exhibition Group.
Dai prodotti considerati rifiuti l’azienda ricava pavimentazioni su misura per negozi, eventi e stand, pannelli fonoassorbenti, pannelli termoacustici per l’edilizia e l’arredamento, articoli per la casa e l’ufficio.
Nel corso degli anni, le iniziative di solidarietà e di sensibilizzazione “Il Giardino di Betty” e “La Pista di Pietro” hanno consentito a diversi spazi urbani da Sud a Nord del Paese di ricevere pavimentazioni per parco giochi e piste di atletica realizzate con il riciclo di materiali sportivi. Una ulteriore conferma che l’obiettivo della sostenibilità e della circolarità si raggiunge collaborando con gli altri e aiutando chi resta indietro, perché “nessun campione vince da solo”.