Trovare le parole giuste: questa è la sfida lanciata dalla prima edizione del festival di giornalismo d’inchiesta ambientale che si terrà da venerdì 22 a domenica 24 marzo a Industrie Fluviali a Roma. Come si racconta la crisi climatica? Cosa vuol dire realizzare una giusta transizione ecologica? Con quali strumenti si indaga un disastro ambientale?
Oltre 80 tra giornaliste e giornalisti, scrittrici e scrittori, attiviste e attivisti approdano a Roma per tre giorni di dibattiti, spettacoli, mostre fotografiche, proiezioni e laboratori dedicati all’intreccio tra le sfide ambientali e il mondo dell’informazione.
“Stiamo attraversando periodi di sconvolgimenti globali e continuiamo a posticipare un cambio di rotta che sarà inevitabile. Ma per una virata occorre individuare gli strumenti giusti, costruire immaginari diversi – spiega Laura Greco, presidente di A Sud – ed è questo che puntiamo a fare con il festival: chiamare le cose col proprio nome insieme a chi racconta, studia e partecipa alle sfide del nostro tempo”.
Tra i nomi anche Giulia Innocenzi autrice di “Food for Profit”, il documentario investigativo sugli allevamenti intensivi; Francesco Cancellato, direttore di Fanpage.it; Alberto Nerazzini direttore del DIG Festival, e ancora: Sigfrido Ranucci, Valentina Petrini, Ferdinando Cotugno, Stefano Liberti, Teresa Paoli, Giuseppe Ungherese, Letizia Palmisano insieme a tanti e tante altre. In collegamento da Boston interverrà Elena Kostjucenko, reporter di Novaja Gazeta, tra le più importanti giornaliste d’inchiesta russe. In programma anche il nuovo spettacolo di Giulio Cavalli, “Seveso”, dedicato alla memoria di uno dei più grandi disastri ambientali italiani, opera inedita co-prodotta da A Sud e Fandango libri.
Scopri il programma completo e gli appuntamenti accreditati dall’Ordine dei Giornalisti e validi per i crediti della formazione professionale.
I Circular talk di EconomiaCircolare.com
Un’intera sezione del festival è curata da EconomiaCircolare.com e comprende i Circular Talk: dibattiti tematici che spazieranno dal greenwashing nella moda alle miniere urbane, dalle ecoenergie al futuro del cibo, dall’ecodesign all’emergenza idrica. Ciascun incontro affronterà le questioni più attuali legate alla sostenibilità e alla circolarità dando voce ad esperti ed esperte. “E metteremo anche a disposizione la nostra cassetta degli attrezzi di un giornalismo il più possibile approfondito e al tempo stesso accessibile, presentando i lavori emersi dal workshop della nuova edizione del nostro Corso di giornalismo ambientale d’inchiesta” spiega Raffaele Lupoli, direttore di EconomiaCircolare.com. “Organizzare occasioni di confronto e riflessione su questi temi significa costruire alleanze tra media e società finalizzate ad approfondire, divulgare e individuare soluzioni ai problemi che emergono, nell’ottica del giornalismo costruttivo che caratterizza la nostra testata”.
“Le Parole Giuste” si concluderà domenica 24 mattina, quando sul palco principale di Industrie Fluviali verranno annunciati i nomi delle vincitrici della X edizione del premio Wangari Maathai, ambientalista e biologa keniota, premio Nobel per la pace nel 2005.
Il festival è realizzato da A Sud in partnership con EconomiaCircolare.com, Voxeurop, Fandango Libri, Centro di documentazione sui conflitti ambientali e in collaborazione con DIG Festival, Fada Collective, ISFCI e Sveja podcast, con il sostegno del MASE. Non limitandosi a raccontare la sostenibilità, il festival cerca di metterla in pratica con una filiera corta e una logistica che riduce le emissioni di viaggi e accomodation. Non solo: l’allestimento evita l’utilizzo di plastica monouso e di prodotti usa e getta. Queste e altre azioni organizzative rientrano nel Programma Cultura Sostenibile, promosso da EconomiaCircolare.com, A Sud e Melting Pro che accompagna le realtà culturali verso la riduzione e la compensazione delle emissioni degli eventi.
Leggi anche: Nasce Cultura Sostenibile, il 23 maggio un webinar sul bando Mic rivolto agli organismi culturali e creativi
© Riproduzione riservata