L’intelligenza artificiale generativa è una realtà. Giorno dopo giorno ne scopriamo nuove frontiere e nuove criticità. Una di queste è sicuramente l’impatto ambientale, in primis l’elevato consumo energetico e idrico legato al funzionamento dei data center utilizzati per addestrare ed eseguire i modelli di deep learning. Se le centinaia di data center già realizzati a livello globale fossero un Paese sarebbero l’undicesimo consumatore di elettricità dopo la Francia (463 Terawattora) e prima dell’Arabia Saudita (371 Terawattora).
C’è poi anche il tema delle tante materie prime, e in particolare materie prime critiche, necessarie per costruire i computer e le strutture che li ospitano. Le aziende che progettano e costruiscono i data center sono impegnate nell’individuare soluzioni meno impattanti, ma il percorso è agli esordi e i risultati ancora insufficienti.
Sull’altro piatto della bilancia, però, non si possono non mettere le innovazioni che l’AI sta generando in campo ambientale e in parte anche nel settore specifico dell’economia circolare. L’analisi dell’enorme mole di dati sull’uso dell’energia e della materia da parte dei sistemi di apprendimento consente di efficientare i processi, di massimizzare le prestazioni e di ridurre in molti casi al contempo costi ed emissioni di carbonio.
Certo, l’automazione sempre più avanzata dei processi produttivi porta con sé anche conseguenze occupazionali e sociali che vanno governate, nell’ambito del generale ripensamento dell’economia che si rende necessario anche per riportare il Pianeta entro lo spazio operativo sicuro.
Per descrivere e analizzare il rapporto “essere umano – AI – ambiente” EconomiaCircolare.com ha dato vita a una raccolta di articoli e contributi sul tema che via via amplieranno questo spazio della rubrica “In Circolo”. Sull’argomento ascolteremo esperti italiani e internazionali e racconteremo applicazioni innovative e ricerche scientifiche. Anche il circular talk dedicato alla community del nostro giornale del 13 marzo prossimo affronterà questa tematica. Il direttore Raffaele Lupoli si confronterà, infatti, con Emanuele Frontoni, professore ordinario di Informatica all’Università di Macerata e co-director del VRAI Vision Robotics & Artificial Intelligence Lab, autore tra l’altro del libro “AI, ultima frontiera. Capire l’intelligenza artificiale con le storie vere di collaborazione tra esseri umani e algoritmi” (ROI Edizioni).
L’ecodesign, la manutenzione predittiva, una logistica più efficiente magari al servizio di sistemi di riutilizzo, la migliore qualità del riciclo, la spinta alla servitizzazione e alla trasparenza della filiera: sono tutti elementi caratterizzanti dell’economia circolare che possono trarre enorme giovamento da un uso appropriato dell’AI. Il nostro giornale continuerà ad approfondire entrambe le fasce della medaglia di questa innovazione epocale ancora agli esordi.
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