giovedì, Novembre 6, 2025

Torna “Le parole giuste”, il festival del giornalismo d’inchiesta ambientale

Dal 27 al 29 marzo a Roma ci sarà la seconda edizione de "Le parole giuste", il festival del giornalismo d'inchiesta ambientale organizzato dall'associazione A Sud e dal magazine EconomiaCircolare.com. Più di 40 appuntamenti tra talk, laboratori, mostre e proiezioni. Per fornire possibili risposte alla crisi democratica"

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Redazione EconomiaCircolare.com

Quando un festival per la seconda edizione sfoggia un programma ancora più ricco dell’edizione precedente vuol dire che ci si è preso gusto. A Roma torna Le Parole Giuste, il festival del giornalismo d’inchiesta ambientale organizzato dall’associazione A Sud e dal magazine EconomiaCircolare.com (edito dalla Cooperativa Editrice Circolare).

Presso Industrie Fluviali, l’hub culturale nel quartiere Ostiense, dal 27 al 29 marzo sarà possibile ascoltare le voci più interessanti del giornalismo indipendente e di approfondimento, autrici e autori di libri, podcast, documentari e reportage che indagano il mondo sfidando poteri fossili, illuminando storie e luoghi che raccontano gli impatti della crisi climatica, dell’inquinamento industriale, dell’estrattivismo e delle nuove forme di colonialismo e greenwashing.

Tra gli speakers di questa edizione: Francesco Cancellato, direttore di Fanpage.it; Ferdinando Cotugno, giornalista di Domani; la scrittrice Francesca Coin; il metereologo Luca Mercalli; Madi Ferrucci, Alessia Marzi e Manuele Bonaccorsi dalla redazione di Report Rai3. In collegamento da Tunisi ci sarà anche Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati.                                     

(scopri qui tutti gli speakers del festival)

“Non sono mai soltanto parole. Dopo pochi mesi dall’insediamento di Donald Trump è ancora più chiaro. Le parole sono un terreno conflittuale, ed è proprio dal lessico che è iniziata la guerra al pianeta, alle comunità scientifica che studia la crisi climatica e a chi rappresenta un ostacolo alle politiche estrattiviste, colonialiste e repressive delle nuove destre. Con Le Parole Giuste vogliamo valorizzare lavori culturali, inchieste giornalistiche e campagne sociali che sfidano poteri fossili e patriarcali raccontando le tossicità di un sistema di sviluppo, i danni del negazionismo climatico e le responsabilità dei crimini ambientali dei colossi fossili come Eni, Chevron e Gazprom. Questo festival è un invito a sostare sulle notizie che leggiamo ogni giorno per interpretare quello che accade nel mondo con le domande giuste” spiega Laura Greco, presidente di A Sud. 

Leggi anche: Cultura a basso impatto, la sfida del festival “Le parole giuste”

Più di 40 appuntamenti tra talk, proiezioni, laboratori e mostre

Ad aprire il festival il 27 marzo alle 18 sul palco principale di Industrie Fluviali ci sarà Rino Rocchelli, padre di Andrea (Andy) Rocchelli, fotoreport ucciso nel 2014 in Donbass mentre documentava l’inizio di un conflitto che sembrava periferico e che invece oggi sta mandando in crisi l’Europa attraversata da venti di guerra e da un pericoloso lessico bellicista.

Grazie al partenariato con gli Amici di Roberto Morrione, organizzatori del prestigioso premio per il giornalismo investigativo under 30, per tutti i tre i giorni sarà possibile scoprire i racconti fotografici di Rocchelli dall’Afghanistan, passando per il Causo fino all’Ucraina. L’occhio attento e libero del fotografo mette al centro le vite delle persone travolte dai conflitti.

Sempre il 27 marzo a Le parole giuste ci sarà in collegamento online dagli Stati Uniti d’America Stephen Markley, lo scrittore del best-seller Diluvio, col quale dialogherà di immaginari sulla crisi climatica Francesco Cancellato, direttore di Fanpage.it. Diluvio è un romanzo con una scrittura poetica e potente che parla dei prossimi venti anni: incendi spaventosi che avvolgono l’America, eventi climatici estremi e un politica che sembra far precipitare tutto in un abisso. Non è una distopia, è il mondo di oggi raccontato attraverso le crisi che stiamo vivendo, e con cui dobbiamo fare i conti.

C’è molta attesa anche per la prima presentazione romana del nuovo libro di Ferdinando Cotugno, noto giornalista ambientale e autore della newsletter+podcast Areale: “Tempo di ritorno” è una storia di famiglia che si intreccia con il clima che cambia. Prima romana anche per lo scrittore Fabio Deotto che, insieme a Francesca Coin, presenteranno il lavoro corale “Come ne usciremo”, libro con otto voci italiane e internazionali che raccontano come stiamo uscendo dal periodo più cupo della storia dell’umanità, e quanta strada abbiamo ancora da fare. E poi ancora: workshop di podcasting a cura di Fandango Podcast, laboratori su come si progetta un’inchiesta, panel su come si comunica la scienza ed eventi dedicati alle sfide del nostro tempo: le materie prime critiche, gli ostacoli a una transizione giusta e le nuove forme di greenwashing. 

“Abbiamo una necessità impellente di rimettere in fila idee e principi. E di fare fronte comune davanti alle sempre più evidenti e pesanti minacce alla libertà e all’autonomia dei media e della comunità scientifica. Con il contributo attivo di cittadine e cittadini, realtà della società civile e persone addette ai lavori dell’informazione, questa seconda edizione del festival sarà una preziosa occasione per continuare a tenere aperto il confronto non solo sull’allarme legato alle crisi ambientali, ma anche sulle possibili risposte alla crisi democratica che stiamo vivendo”, dichiara Raffaele Lupoli, direttore di EconomiaCircolare.com.

Alcuni talk della tre giorni sono accreditati per la formazione professionale delle persone iscritte all’Ordine dei giornalisti: i pubblicisti e i professionisti possono iscriversi ai corsi accedendo sulla piattaforma con le proprie credenziali e registrando la propria presenza sui singoli corsi.

 Leggi anche: SPECIALE | Cultura sostenibile

La presenza di EconomiaCircolare.com

La nostra redazione sarà presente durante la tre giorni de Le parole giuste. Partecipando o moderando alcuni degli incontri previsti, intervistando le ospite e gli ospiti del festival, assistendo chi parteciperà ai cinque workshop previsti, finanziati dal Journalism Fund, dai quali è prevista poi la realizzazione di un longform che sarà pubblicato sulla nostra testata.

Vi rimandiamo a questo link per scoprire tutto il programma e vi invitiamo a partecipare dal vivo al festival. 

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