“Trasformazione degli attuali modelli di produzione e di consumo in settori chiave per il futuro del territorio, promuovendo una nuova cultura della sostenibilità fondata sul riuso e sul riciclo”. Questo l’obiettivo del progetto “FORMICA – Formazione, Innovazione, Circolarità ed Arte”: presentato dall’Assemblea Territoriale d’Ambito – ATO2 Ancona e sviluppato in partenariato con il nostro magazine e con l’Associazione Culturale Riciclato Circo Musicale, è stato premiato con un contributo a fondo perduto di 79.000 euro stanziato dalla Fondazione Cariverona, cui si sommano i 19.500 euro quale cofinanziamento, per un totale di 98.500 euro.
A sancire l’avvio ufficiale dell’iniziativa, il 20 marzo scorso si è tenuta presso la sede di ATA Rifiuti a Jesi la conferenza di lancio del progetto, durante la quale Daniele Carnevali, Presidente di ATA Rifiuti, ha illustrato il senso e la visione strategica del progetto, sottolineando l’importanza di investire in percorsi formativi e culturali per rafforzare le competenze del territorio.
Gli strumenti del progetto
Attraverso contenuti formativi target-oriented, il progetto ha l’obiettivo di formare, informare e sensibilizzare professori ed insegnanti, nonché le giovani generazioni sui principi chiave dell’economia circolare, “rafforzando l’identificazione e il sostegno di soluzioni concrete e innovative, l’educazione alla promozione di uno sviluppo sostenibile, equo e inclusivo e la creazione di una società capace di proteggere i diritti umani delle generazioni presenti e future, in coerenza con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 e del Green Deal Europeo”.
Le attività si svilupperanno in un periodo di 24 mesi e includeranno una mostra d’arte dedicata alla circolarità, una campagna per la raccolta dei rifiuti elettronici (RAEE) e un laboratorio di innovazione per lo sviluppo di nuove idee green (Circular Innovation Lab).
Elaborato con il supporto della società di consulenza Eurocube, il progetto, spiega ATA Rifiuti, “fa parte di un’ampia strategia fortemente voluta dalla ATA Rifiuti orientata allo sviluppo sostenibile e al rafforzamento delle competenze del territorio”. L’intervento, si legge nel comunicato stampa, “non risponde solo a esigenze immediate, come la riduzione dei rifiuti e la promozione del riciclo, ma punta a generare un impatto duraturo nel tempo”. L’iniziativa prevede, infatti, attività di disseminazione e di comunicazione per garantire che i risultati raggiunti possano essere replicati e adattati anche in altri contesti, “contribuendo così a innescare un cambiamento culturale diffuso”.
Come ha spiegato durante la conferenza stampa Alessandra De Santis, presidente di Editrice Circolare Società Cooperativa, il valore culturale del progetto risiede proprio nel lavoro per informare e coinvolgere attivamente la cittadinanza nel cambiamento dei modelli di consumo.
Il bando Format 2024 di Fondazione Cariverona
Oltre 1,2 milioni di euro a sostegno di 16 progetti di educazione all’economia circolare. Con il bando Format, Fondazione Cariverona punta a dare il proprio contributo per la trasformazione degli attuali modelli di produzione e di consumo in alcuni settori chiave per il futuro dei territori, promuovendo una nuova cultura della sostenibilità fondata sul riuso e sul riciclo. Secondo i dati, le iniziative (5 a Verona, 4 a Vicenza e Ancona, 1 a Mantova e 2 interprovinciali) coinvolgeranno complessivamente 155 scuole e istituti e porteranno circa 6mila giovani under 35 ad adottare stili di vita e pratiche sostenibili, anche grazie all’erogazione di oltre 3.500 ore di formazione. Gli interventi promuovono la transizione verso un’economia circolare in alcune aree considerate strategiche, dal settore della moda alla gestione dei rifiuti tecnologici, dalla filiera alimentare a quella degli imballaggi e della plastica. Alcuni progetti insistono, ad esempio, sulla diffusione di pratiche di riuso e di upcycling nel comparto del tessile attraverso laboratori di cucito, sfilate e swap party (eventi in cui ci si può scambiare abiti e imparare tecniche di riparazione). Altri si concentrano sull’educazione al consumo responsabile e sul recupero dei rifiuti, per ricavare materie di seconda generazione da scarponi usati o trasformare vecchie camicie in nuovi prodotti. In campo alimentare, sono invece previsti interventi nelle mense scolastiche per ridurre gli sprechi ed educare bambini, famiglie e operatori all’importanza di una dieta sostenibile. Alcuni progetti si focalizzano sul recupero di dispositivi tech, come apparecchiature elettroniche obsolete, che vengono prima rigenerati e poi ridistribuiti.
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