giovedì, Novembre 6, 2025

Riflessioni sul presente dei festival: la scommessa di Lector in fabula

Da più di vent’anni la Fondazione Di Vagno porta in piazza a Conversano la cultura e la memoria storica per capire la nostra contemporaneità, con attenzione alla sfida climatica e ambientale. L’incontro con il direttore Filippo Giannuzzi

Nicoletta Fascetti Leon
Nicoletta Fascetti Leon
Giornalista pubblicista, allevata nella carta stampata. Formata in comunicazione alla Sapienza, in giornalismo alla Scuola Lelio Basso, in diritti umani all’E.ma (European Master’s Programme in Human Rights and Democratisation) di Venezia. Ha lavorato a Ginevra e New York nella delegazione UE alle Nazioni Unite. Vive a Roma e da nove anni si occupa di comunicazione ambientale e progetti di sostenibilità

Portare la complessità in piazza. Questa la scommessa necessaria e coraggiosa della Fondazione Di Vagno, che circa venti anni fa lanciava Lector in fabula, un festival realizzato a Conversano, provincia di Bari, con l’ambizione di aprire spazi di riflessione e dibattito sulle complesse trasformazioni del presente.

Una scommessa riuscita se si guarda all’evoluzione di un appuntamento che, alla sua prossima ventunesima edizione, si spingerà oltre i confini della città, trasformandosi in manifestazione diffusa, declinata in 11 giorni e 121 appuntamenti, tra dibattiti, confronti, presentazioni di libri, interviste, workshop, musica, documentari.

Ci racconta la storia e la mission del festival Filippo Giannuzzi, ideatore, organizzatore e direttore scientifico di Lector in Fabula, che incontriamo (virtualmente) proprio mentre è intento a definire la programmazione della prossima edizione, “L’orizzonte dell’umanità”, prevista dal 18 al 27 settembre 2025.

Dalla memoria al futuro

A partire dalla memoria storica nel nome di Giuseppe Di Vagno – primo deputato socialista in parlamento, vittima nel 1921 della violenza fascista – l’istituto culturale di Conversano, custode dell’Archivio e della Biblioteca, ha scelto con un festival di diversificare le proprie iniziative culturali e aprirsi agli interrogativi del presente e oltre, come suggerisce il titolo dell’edizione 2024, “La scoperta del futuro”.

La sfida è realizzare un programma di alto profilo culturale, ma anche di intrattenimento e gradimento per un pubblico di piazza. Infatti, “Lector in fabula – ci spiega Giannuzzi – non è solo politica, geopolitica, economia e lavoro ma è anche sport, musica, tanti appuntamenti dedicati ai ragazzi, con l’uso di tutti i linguaggi: fotografia, istallazioni artistiche, documentari”. Una pluralità di ingredienti multidisciplinari che porta oltre 7mila visitatori ad attraversare il comune di Conversano, circa 25mila anime, con positive ricadute su tutto il territorio.

“Il senso del nostro festival – sintetizza Giannuzzi che ricopre anche la carica di segretario generale della Fondazione Giuseppe Di Vagno – è costituire una parentesi nella nostra quotidianità in cui scavare un po’ più a fondo nella complessità del mondo”. Una complessità che sta anche dietro alle scelte apparentemente semplici di ogni giorno, “come scegliere cosa mettere nel frigorifero”.

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Filippo Giannuzzi | Foto: Lector in fabula

Leggi anche: SPECIALE CULTURA SOSTENIBILE

Allestimenti scelti per durare

A proposito di scelte quotidiane e sfide contemporanee, Lector in fabula non può ignorare l’imperativo della sostenibilità. Il tema è caro agli organizzatori di Conversano, che hanno dedicato un’intera edizione, nel 2022, proprio alla questione climatica e ambientale con il titolo emblematico di “Giudizio Universale”.

Per passare dalla teoria alla pratica le accortezze sostenibili del festival, come spiega il suo direttore, riguardano soprattutto gli allestimenti, la scelta degli sponsor, l’attenzione al cibo e alla riduzione degli sprechi.

“Dal 2012 – prosegue Giannuzzi – abbiamo deciso di realizzare gli allestimenti necessari per il nostro festival che si svolge in spazi pubblici e all’aperto con materiali a basso impatto da riutilizzare ogni anno. Abbiamo commissionato quindi degli arredi in cartone con un discreto investimento iniziale che è stato ampiamente ripagato, dato che i materiali sono riutilizzati ad ogni edizione”.

Accoglienza al primo posto

Quanto al cibo, anni di esperienza hanno affinato l’ideazione di un menu fisso di proposte locali, a prova di spreco alimentare e gradimento degli ospiti, che insieme allo staff sono invitati in un pranzo al chiostro del seminario vescovile. In questo contesto, prelibatezze culinarie e scambi di idee hanno portano anche alla nascita di progetti editoriali.

“Abbiamo lavorato tantissimo – racconta il direttore di Lector in fabula – sulla nostra capacità di saper accogliere i nostri ospiti, che infatti vogliono ritornare ogni anno. Per questo è molto importante il rapporto fiduciario con i nostri fornitori che scegliamo per comprovata esperienza e capacità”.

A proposito del cibo come veicolo culturale di sostenibilità, uno spin off del festival di Conversano, dall’evocativo titolo Lector in Tavola, è stato dedicato nella sua terza edizione a “Cibo, acqua e terra. Un futuro sostenibile” proprio per approfondire ed esplorare i temi dell’approvvigionamento e della distribuzione alimentare, anche al fine di coinvolgere le realtà produttive territoriali.

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Foto: Lector in fabula

Sostenibilità non sempre possibile

Lector in Fabula gode del patrocinio del Consiglio d’Europa, del Ministero della Cultura, della Regione Puglia, e delle amministrazioni locali del territorio. Tuttavia Giannuzzi precisa: “Noi non vogliamo che la sostenibilità economica del festival si poggi solo sulle spalle della Regione e dei finanziamenti pubblici. Nella scelta degli sponsor privati, dunque, cerchiamo di intercettare quelle aziende che siano in linea con i nostri principi, anche se è possibile incappare in sponsor controversi”. Una collaborazione riuscita è quella con l’azienda locale per serramenti Master, che oltre a finanziare l’evento, nella prossima edizione del festival aprirà anche i suoi spazi per ospitare alcuni incontri sul tema del lavoro.

Un tasto dolente, che ci ricorda di essere a Sud è, invece, il tema della mobilità sostenibile. Il direttore ammette: “qui scontiamo deficit strutturali come la sospensione della linee ferroviaria interna che serve il territorio interessato”. Fortunatamente, Conversano e gli altri comuni sono centri storici da 15 minuti a piedi. Se raggiungere il festival in modo sostenibile per ora non è possibile, almeno gli spostamenti tra gli eventi sono a naturale basso impatto.

L’appuntamento per proseguire il racconto di Lector in fabula è, dunque, dal 18 al 27 settembre 2025, tra Conversano, Bari, Putignano, Castellana Grotte e Turia. Il direttore ci spiega che ogni edizione è legata alla precedente è che dunque proseguiranno gli approfondimenti e le riflessioni sul legame tra democrazia clima e migrazioni. Quanto ai nomi in cartellone, l’unica indiscrezione che riusciamo a rubare, è la presenza di Luca De Biase, autore del podcast Padroni del mondo, per Rai Radio3, partner del festival insieme a Pagina ’21.

Leggi anche: I festival italiani e la sostenibilità: una sfida culturale ai primi passi

*La rubrica è realizzata nell’ambito di ECO-Ecologicamente Culturali, un progetto di Fondazione Ecosistemi, Promo PA Fondazione, 4Form e A Sud co-finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU nell’ambito del PNRR. Il progetto fa parte di Cultura Sostenibile, un programma di A Sud, EconomiaCircolare.com e CDCA in collaborazione con Melting Pro

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