giovedì, Novembre 6, 2025

3. Quanti RAEE si raccolgono in Italia e in che percentuale rispetto alle AEE che acquistiamo?

Perché è così fondamentale investire in sistemi di raccolta RAEE e impianti innovativi? Rispondiamo in 10 domande a tutte le curiosità sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, perché conoscere la complessità della sfida che affrontiamo è il primo passo per invertire la rotta

Letizia Palmisano
Letizia Palmisanohttps://www.letiziapalmisano.it/
Giornalista ambientale 2.0, spazia dal giornalismo alla consulenza nella comunicazione social. Vincitrice nel 2018 ai Macchianera Internet Awards del Premio Speciale ENEL per l'impegno nella divulgazione dei temi legati all’economia circolare. Co-ideatrice, con Pressplay e Triboo-GreenStyle del premio Top Green Influencer. Co-fondatrice della FIMA, è nel comitato del Green Drop Award, premio collaterale della Mostra del cinema di Venezia. Moderatrice e speaker in molteplici eventi, svolge, inoltre, attività di formazione sulle materie legate al web 2.0 e sulla comunicazione ambientale.

I dati più recenti, pubblicati nel Rapporto Annuale 2024 del Centro di Coordinamento RAEE, indicano una ripresa nella gestione dei rifiuti elettronici, sebbene il percorso per raggiungere i target europei rimanga impegnativo.

  • Raccolta totale: Nel 2024, la raccolta gestita dai Sistemi Collettivi è tornata a crescere, raggiungendo 358.138 tonnellate, con un incremento del +2,5% rispetto all’anno precedente. Questo risultato positivo, determinato dall’aumento della raccolta di elettronica di consumo e di grandi e piccoli elettrodomestici, interrompe il trend negativo registrato nel 2023.

  • Raccolta pro capite: la media nazionale di raccolta è salita a 6,07 kg per abitante. Il divario territoriale rimane però marcato: la Valle d’Aosta si conferma la regione più virtuosa con 10,34 kg/abitante, seguita da Sardegna (9,67 kg/ab) e Toscana (8,30 kg/ab), mentre la Campania resta il fanalino di coda con soli 3,02 kg/abitante.

  • Tasso di raccolta: sebbene il Rapporto 2024 non specifichi il nuovo tasso di raccolta (il rapporto tra i RAEE raccolti e la media delle AEE immesse sul mercato), questo rimane il parametro più critico. L’obiettivo europeo è fissato al 65%, un traguardo che, come sottolineato dal Presidente del CdC RAEE nel documento, “è ancora molto lungo e impegnativo”. Considerando che il tasso nel 2023 era del 30,24%, il divario da colmare resta enorme.

Questo significa che, nonostante la leggera crescita, la quantità di rifiuti elettronici intercettati e avviati a corretto riciclo è ancora una frazione minoritaria rispetto al potenziale derivante dalle nuove apparecchiature acquistate ogni anno. La maggior parte di questi rifiuti continua a disperdersi in canali non tracciati o a rimanere inutilizzata nelle abitazioni.

raccolta RAEE in Italia

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