Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha rappresentato un’importante opportunità per potenziare la filiera. La Missione 2, Componente 1, Investimento 1.2 ha stanziato 600 milioni di euro per “Progetti ‘faro’ di economia circolare”, destinati a finanziare la realizzazione di nuovi impianti e l’ammodernamento di quelli esistenti per diverse filiere di rifiuti, inclusi i RAEE.
Per la filiera RAEE, i fondi sono stati destinati a progetti per:
- La realizzazione di nuovi impianti di trattamento, con una quota significativa delle risorse (60%) destinata alle regioni del Centro-Sud per colmare il divario infrastrutturale.
- L’implementazione di tecnologie innovative per il recupero di materiali da pannelli fotovoltaici, pale eoliche e per il riciclo delle plastiche.
- La creazione di impianti per il recupero di materie prime critiche.
Tuttavia, l’impatto reale di questi fondi sul fronte strategico delle materie prime critiche potrebbe essere limitato rispetto alle reali esigenze del comparto. Secondo analisi preliminari dei progetti finanziati nella linea dedicata ai RAEE, la maggior parte delle proposte riguarda impianti di trattamento standard che non prevedono il recupero spinto di CRM. Solo una minoranza dei progetti finanziati implementerà tecnologie idrometallurgiche avanzate, e di questi solo una manciata si concentrerà su materie prime critiche come le terre rare. Questo evidenzia come, nonostante i fondi, manchi ancora una visione industriale di lungo termine per sfruttare appieno la “miniera urbana” italiana.

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