lunedì, Dicembre 8, 2025

9. RAEE, che contributo ha dato il PNRR nella realizzazione di nuovi impianti?

Perché è così fondamentale investire in sistemi di raccolta RAEE e impianti innovativi? Rispondiamo in 10 punti a tutte le curiosità sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, perché conoscere la complessità della sfida che affrontiamo è il primo passo per invertire la rotta

Letizia Palmisano
Letizia Palmisanohttps://www.letiziapalmisano.it/
Giornalista ambientale 2.0, spazia dal giornalismo alla consulenza nella comunicazione social. Vincitrice nel 2018 ai Macchianera Internet Awards del Premio Speciale ENEL per l'impegno nella divulgazione dei temi legati all’economia circolare. Co-ideatrice, con Pressplay e Triboo-GreenStyle del premio Top Green Influencer. Co-fondatrice della FIMA, è nel comitato del Green Drop Award, premio collaterale della Mostra del cinema di Venezia. Moderatrice e speaker in molteplici eventi, svolge, inoltre, attività di formazione sulle materie legate al web 2.0 e sulla comunicazione ambientale.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha rappresentato un’importante opportunità per potenziare la filiera. La Missione 2, Componente 1, Investimento 1.2 ha stanziato 600 milioni di euro per “Progetti ‘faro’ di economia circolare”, destinati a finanziare la realizzazione di nuovi impianti e l’ammodernamento di quelli esistenti per diverse filiere di rifiuti, inclusi i RAEE.

Per la filiera RAEE, i fondi sono stati destinati a progetti per:

  • La realizzazione di nuovi impianti di trattamento, con una quota significativa delle risorse (60%) destinata alle regioni del Centro-Sud per colmare il divario infrastrutturale.
  • L’implementazione di tecnologie innovative per il recupero di materiali da pannelli fotovoltaici, pale eoliche e per il riciclo delle plastiche.
  • La creazione di impianti per il recupero di materie prime critiche.

Tuttavia, l’impatto reale di questi fondi sul fronte strategico delle materie prime critiche potrebbe essere limitato rispetto alle reali esigenze del comparto. Secondo analisi preliminari dei progetti finanziati nella linea dedicata ai RAEE, la maggior parte delle proposte riguarda impianti di trattamento standard che non prevedono il recupero spinto di CRM. Solo una minoranza dei progetti finanziati implementerà tecnologie idrometallurgiche avanzate, e di questi solo una manciata si concentrerà su materie prime critiche come le terre rare. Questo evidenzia come, nonostante i fondi, manchi ancora una visione industriale di lungo termine per sfruttare appieno la “miniera urbana” italiana.

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