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I Colori del Mediterraneo

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Informazioni
Indirizzo:
Invariante 12/B, Via Giovanni Paolo II, 132, 84084 Fisciano SA, Campania
Regione: Campania
Città: Fisciano
Tipo di realtà:
  • Profit
Attività:
  • Modello produttivo circolare
Target:
  • B2C
  • B2B
Numero di dipendenti: 0-14
Anno di nascita: 2014
Anno riconversione: 2014

    "I colori del Mediterraneo - Tingere con le piante" è un'associazione nata come spin-off Accademico dell’Università degli Studi di Salerno che opera nel settore della green economy e dell'economia circolare, per la messa a punto di prodotti quali pitture, tonachini, marmorini a base di calce, colorati esclusivamente con piante spontanee e/o residui di coltivazione caratteristici di un territorio, opportunamente selezionati e processati, da utilizzare nel settore della bio-edilizia prevalentemente, ma anche in altri settori che possono richiedere l’uso di materiali coloranti innovativi e a basso impatto ambientale, fuori dagli schemi della grande distribuzione.

    L’obiettivo raggiunto dal progetto è quello di ottenere un nuovo prodotto grazie al recupero di materiale che altrimenti sarebbe eliminato, anche con un costo di smaltimento per le aziende agricole, rafforzando una filiera a basso impatto ambientale, basata sulla riduzione dello spreco. Il prodotto è caratterizzato da elevata eco-compatibilità in tutta la filiera, dalla produzione all'applicazione, allo smaltimento dei residui, rispetto per la salute delle maestranze e di chi abita i luoghi, varietà cromatiche sempre nuove, stretto legame con il territorio e con le sue risorse.

    Lo spin-off ha partecipato a lavori in collaborazione con strutture pubbliche e private per interventi di valorizzazione delle risorse del territorio in un’ottica di economia circolare, mettendo a punto prodotti innovativi non presenti sul mercato, caratterizzati da elevata eco-compatibilità, qualità elevata, potere evocativo che hanno contribuito a realizzazioni di effetto e personalizzate. In quest'ottica, sono stati recuperate le brattee del carciofo bianco di Pertosa (SA), presidio Slow Food, in collaborazione con la Fondazione MIDA, per la ristrutturazione del Museo del Suolo. La lavorazione del carciofo, infatti, prevede la eliminazione di una elevata quantità di biomassa. Tra le attività della società vi è stata anche la collaborazione con l’azienda Gaia GB Agricola (Montoro, AV) per il recupero dei residui di lavorazione della cipolla ramata di Montoro, anch’essa presidio Slow Food ed eccellenza del territorio campano, per la preparazione di rivestimenti colorati. Nella fase di preparazione del prodotto vengono eliminate le tuniche esterne che, quindi, rappresentano uno scarto per l’azienda. Proprio le tuniche della cipolla sono state recuperate da Naturalmente Colore, ed utilizzate per la colorazione di pitture ecologiche, a base di calce. Il risultato è stato quello di ottenere un prodotto ad elevata eco-compatibilità, basato sul recupero degli scarti di lavorazione dell’azienda, fortemente evocativo di un territorio e delle sue risorse. Le pitture sono state utilizzate nell'ambito della stessa azienda Gaia GB Agricola per la pitturazione del locale di ristorazione, ma anche nella ristrutturazione del Museo Vivente della Dieta Mediterranea di Pioppi (Salerno), così da mettere insieme e proporre ai fruitori, anche attraverso i sensi, la cultura del recupero.

    "I colori del Mediterraneo" ha ricevuto il premio Campione dell’economia circolare, Treno Verde, Legambiente 2017. L’approccio adottato dalla società può essere esteso facilmente a tutte le situazioni nelle quali vi sono scarti che possono essere recuperati ed in particolare provenienti dal settore agricolo. Basta ricordare che gli scarti rappresentano fino al 40% della filiera agricola, sia durante la coltivazione sia durante le fasi successive di confezionamento e trasformazione..

     

    L’associazione utilizza per la gran parte materie prime riciclate provenienti dal settore della coltivazione e trasformazione dei prodotti agricoli e/o della tintura naturale. Tutte le materie prime che utilizza sono naturali e riciclabili. Viene proposto ai consumatori di ritirare il contenitore una volta terminato il prodotto in modo che possa essere riciclato dall’azienda stessa per nuovi confezionamenti. Tutti i processi sono stati messi a punto in modo da ridurre i consumi energetici, ricorrendo quando possibile, all’essiccazione all’aria delle materie prime recuperate. La gran parte delle materie prime proviene dal recupero degli scarti di altre produzioni. Non vengono utilizzati solventi durante il processo di produzione e quindi non devono essere smaltiti. Tutti i soci sono particolarmente attenti allo smaltimento dei rifiuti e alla gestione sostenibile degli stessi anche cercando nuove collaborazione con aziende che operano nel settore del recupero. L’approvvigionamento delle materie viene fatto in prevalenza sul mercato locale o comunque a distanza ridotta per le materie prime non reperibili direttamente sul mercato locale. La scelta dei fornitori viene fatta rispettando in via prioritaria i criteri ambientali, di qualità delle materie prime e rispetto delle maestranze.

    "I colori del Mediterraneo" ha, fin dalla sua nascita, contribuito alla creazione di reti sul territorio collegate in modo diretto e indiretto alla mission aziendale. Con questo obiettivo ha partecipato a numerose manifestazioni e progetti di divulgazione che hanno coinvolto sia operatori, sia enti pubblici e sia istituzioni scolastiche, con particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio di risorse naturali, culturali, umane disponibili sul territorio. L’attività della società ha visto coinvolte in prima persona le donne mettendone in evidenza le doti particolari di creatività, capacità di interazione, innovatività. Ha collaborato con associazioni impegnate nella difesa dell’ambiente, conservazione e valorizzazione del patrimonio, inclusione sociale. Ha ricevuto nel 2017 il premio “Campione dell’economia circolare” assegnato da Legambiente. La campagna pubblicitaria e di marketing è improntata sulla sostenibilità dei processi, sull’economia circolare, sul recupero delle risorse e competenze del territorio.