mercoledì, Novembre 5, 2025

BIO

Danilo Bonato

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Laureato in Ingegneria gestionale al Politecnico di Milano, MBA presso la San Diego State University, ha dedicato il suo percorso professionale alla promozione della sostenibilità e allo sviluppo di soluzioni per favorire l’affermazione del paradigma dell’economia circolare. In qualità di Direttore Sviluppo Strategico e Relazioni Istituzionali in Erion, il più grande Sistema multi-consortile no profit in Italia per la Responsabilità Estesa del Produttore, è impegnato in un costante confronto con istituzioni e stakeholder finalizzato a valorizzare il riciclo quale leva competitiva per lo sviluppo industriale del nostro Paese. È membro del Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo e del CETMA, fa parte del Comitato di Presidenza della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ed è consigliere di amministrazione della società europea di servizi di conformità normativa Pronexa. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche e ambientali, di libri sullo sviluppo sostenibile e tiene corsi e seminari sui temi dell’economia circolare, delle materie prime strategiche e della transizione ecologica.

Il futuro della Responsabilità Estesa del Produttore

Nata negli anni Novanta, la responsabilità estesa del produttore (EPR) è rimasta confinata agli aspetti collegati al trattamento dei rifiuti. È dunque necessario che tale visione limitata si ampli

Elezioni, la sfida energetica e ambientale nella visione programmatica dei partiti

È mancata nei partiti, almeno fino ad oggi, una visione di lungo periodo, essenziale per raggiungere con successo gli impegnativi obiettivi fissati dagli accordi internazionali e dal Green Deal Europeo. Il prossimo Governo sia in grado di dare un forte impulso alle iniziative a favore del settore del riciclo, dell’eco-design e della decarbonizzazione dell’economia

Economia circolare non è solo rifiuti. Servono più risorse e più coraggio

Ospitiamo l'intervento di Danilo Bonato, direttore generale di Erion, specie perché arriva da un addetto ai lavori. "L'economia circolare è affrontata in modo (troppo) tradizionale. E, soprattutto, le risorse assegnate a una trasformazione fondamentale della società e dell'economia sono assolutamente insufficienti"
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