giovedì, Novembre 6, 2025
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Città circolari, dalle buone pratiche alle politiche di sistema
C

Sono tante in Italia e all’estero le esperienze concrete che evocano il necessario processo di transizione ecologica delle aree urbane: dai rifiuti, all’energia passando per le costruzioni, la relazione con le aree periurbane e la mobilità. Ma cosa manca a queste esperienze, spesso condotte da soggetti diversi e non dialoganti tra di loro, per diventare programmazione di politiche coerenti e integrate?

Quale ruolo giocano i diversi stakeholder per consentire alle buone pratiche urbane di circolarità di diventare progetti di città circolari? Partendo da pratiche già in atto e dai progetti in cantiere, In Circolo dedica il suo spazio di analisi e riflessione a capire cos’è una città circolare, all’individuazione delle metodologie e degli interventi, normativi e non solo, necessari per integrare tra loro e mettere a sistema tali pratiche e progetti.

AGGIORNAMENTO DEL 6 OTTOBRE 2025

Il primo lunedì di ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell’Habitat, una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite per riflettere sullo stato delle nostre città e sul diritto fondamentale di tutti a un alloggio adeguato. Questa giornata offre un’occasione preziosa per analizzare il modello di sviluppo urbano dominante. Le nostre città, infatti, funzionano ancora oggi come sistemi complessi dotati di un “metabolismo” prettamente lineare: un flusso costante di risorse in entrata che vengono consumate per poi essere espulse sotto forma di rifiuti ed emissioni. Questo approccio “prendi-produci-getta” su scala urbana sta mostrando tutti i suoi limiti, generando pressione ambientale e disuguaglianze sociali.

In questo scenario, la Giornata Mondiale dell’Habitat diventa un catalizzatore per accelerare la transizione verso un modello di città circolare. È l’occasione perfetta per analizzare come i principi dell’economia circolare possano ridisegnare gli spazi urbani, trasformandoli in ecosistemi rigenerativi. Questo cambiamento passa attraverso soluzioni concrete come la bioarchitettura, che privilegia materiali rinnovabili e progetta edifici flessibili e decostruibili. Un altro asse strategico è la gestione sostenibile dei rifiuti da costruzione e demolizione, trasformando macerie e scarti in risorse preziose per nuovi processi edilizi. Infine, un ruolo cruciale è giocato dallo sviluppo di infrastrutture verdi – parchi, tetti e pareti vegetate, corridoi ecologici – che integrano la natura nel tessuto urbano. L’obiettivo finale è chiaro: abbandonare il modello estrattivo per costruire città più resilienti, a basso impatto e finalmente a misura d’essere umano.

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Città circolari, a Ecomondo il dibattito per farne organismi viventi, sostenibili e sistemici

La vera circolarità non è la somma di buone pratiche ma la connessione tra i sottosistemi urbani: così l’architetta Danila Longo, professoressa all’Alma Mater Studiorum di Bologna, spiega l’importanza di creare città circolari. In Italia e nel resto d’Europa non mancano le sperimentazioni, anche basate sull’intelligenza artificiale

Ambiente costruito: tutti i vantaggi dell’economia circolare nelle città e nell’edilizia

Un report della società di consulenza McKinsey sottolinea i vantaggi economici di un approccio circolare al settore delle costruzioni: riduce la necessità di materie prime, abbatte i costi di costruzione e aumenta il valore degli immobili. Le opportunità di business sono soprattutto nell’ammodernamento energetico e nelle nuove tecnologie come il passaporto digitale di prodotto

I driver dell’economia circolare: la situazione nelle città dell’UE nel report OECD

Un report dell’OECD (l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) analizza il percorso dell’Unione Europea verso la circolarità. Emergono tre driver principali: strategia, innovazione e partnership. I risultati ci sono ma il modello lineare resta quello predominante se non si rimuovono gli ostacoli

Città circolari, ecco come le amministrazioni locali possono accelerare sull’economia circolare

Lo studio dello Stockholm Environment Institute (SEI) fornisce una panoramica di buone pratiche e strumenti che le amministrazioni locali dovrebbero introdurre per avere uno slancio maggiore verso un’economia circolare nei contesti urbani

Rotterdam “sfida” i cambiamenti climatici con tetti verdi, giardini spugna e piazze d’acqua

Tour tra le innovazioni che stanno rendendo la città olandese più resiliente alla crisi climatica

Il principale ostacolo alla transizione delle città verso l’economia circolare? Le barriere culturali

Sondaggio ICESP in 28 centri urbani italiani: a frenare l’economia circolare anche barriere economiche, amministrative, politiche. Alle “Città del futuro” è dedicato il Circular talk di giovedì 26 maggio

Metabolismo urbano, conoscerlo (e cambiarlo) rende circolari le città

Il metabolismo urbano è un approccio che guarda alla città come a un organismo vivente, con l’obiettivo di favorire la transizione circolare e migliorare la sostenibilità urbana. Ecco di cosa si tratta, a cosa serve e quali sono i principali metodi utilizzati

Dalle città circolari alle città Cradle to cradle. Oltre la sostenibilità

Gli alberi hanno un effetto positivo nei confronti del clima e degli altri esseri viventi, non producono rifiuti perché i loro scarti diventano nutrimento per altri organismi, migliorano acqua e suolo. Impariamo a osservare i fenomeni naturali per costruire case come alberi e città come foreste.

Terza tavola rotonda OCSE sull’economia circolare nelle città: sfide e opportunità post-Covid

La terza tavola rotonda dell’OCSE sull'economia circolare nelle città e nelle regioni, tenutasi a maggio, si è concentrata sull’opportunità per le città di portare avanti l'agenda per l'economia circolare come risposta alla pandemia. E ha toccato in particolare il case study di Granada

L’economia circolare del rifiuto organico: chiudere il cerchio e nutrire la terra

Nelle città, nelle nostra case, produciamo rifiuti. La frazione più consistente della raccolta differenziata domestica è l'organico. Una sua gestione ottimale in ambito urbano consente il recupero di una risorsa fondamentale per restituire fertilità al suolo e garantire la chiusura del ciclo produttivo, un vero esempio di economia circolare