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domenica, Dicembre 15, 2024

Decreto Salva infrazioni, novità per RAEE e responsabilità estesa dei marketplace

Sarà più facile conferire RAEE presso i negozi e i consorzi dovranno finanziare campagne di sensibilizzazione per rispondere alla procedura d’infrazione UE e incrementare la raccolta. Semplificate anche le modalità di raccolta dei contributi ambientali dovuti dai venditori attivi sui marketplace

Vittoria Moccagatta
Vittoria Moccagatta
Classe 1998. Laureata in filosofia all'Università degli Studi di Torino, è una borsista Training for Circularity WEEE Edition presso il CDCA. Co-fondatrice di startup nell'ambito dell'agricoltura sostenibile, è stata una ricercatrice per il progetto "Torino città solidale e sostenibile"

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il cosiddetto “decreto Salva infrazioni” – decreto legge 131/2024, convertito in legge n. 166 del 14 novembre 2024 – finalizzato ad agevolare la risoluzione di 15 procedure d’infrazione che l’Unione Europea ha aperto nei confronti dell’italia.

Tra le altre norme, ci sono interventi significativi in materia ambientale, in particolare sulla qualità dell’aria, sulla gestione sostenibile della fauna e sui rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE). L’intervento su quest’ultimo punto risponde alla lettera di messa in mora arrivata da Bruxelles per sollecitare un maggiore impegno nell’aumento dei tassi di raccolta di RAEE, dal momento che il nostro Paese a fine 2023 era fermo al 33,8% contro un target atteso del 65%.

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Sensibilizzare sull’importanza della raccolta e del riciclo

Gli emendamenti approvati per rispondere al richiamo europeo sono frutto di un’elaborazione congiunta degli stakeholder della filiera, raccolta già nel 2022 dal consorzio Erion all’interno del Libro Bianco sui RAEE. “Questi emendamenti non solo semplificano le procedure per i distributori, ma pongono anche l’accento sulla necessità di una comunicazione efficace e incisiva verso i cittadini italiani che, purtroppo, faticano ancora a inquadrare i RAEE come rifiuti che devono essere differenziati, proprio come quelli in carta, plastica e vetro” commenta il direttore generale di Erion Weee Giorgio Arienti.

Tra le principali novità c’è infatti l’obbligo per i sistemi collettivi di progettare, realizzare e finanziare programmi di comunicazione, informazione e sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza della raccolta separata dei RAEE e sui benefici ambientali ed economici del relativo riciclo. Il decreto convertito in legge prevede infatti che ogni anno i Consorzi debbano destinare a questa finalità almeno il 3% del totale dei ricavi dell’esercizio precedente.

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Meno burocrazia per Uno contro Uno e Uno contro Zero

La nuova norma semplifica gli adempimenti a carico dei negozianti che offrono i servizi di ritiro dei RAEE “Uno contro Uno” e “Uno contro Zero”. Sono stati eliminati, ad esempio, l’obbligo di iscrizione all’Albo Gestori Ambientali e quello di “tenuta del registro di carico e scarico mediante schedario numerato progressivamente, (…) dal quale risultino il nominativo e l’indirizzo del consumatore che conferisce il rifiuto e la tipologia dello stesso”.

Queste semplificazioni, riducendo in modo significativo gli oneri in termini di costi e di tempi a carico dei negozianti, faciliteranno la raccolta dei RAEE presso gli esercizi commerciali e – prosegue Arienti – “favoriranno i comportamenti virtuosi dei cittadini, verso i quali saranno finalmente realizzate importanti campagne di comunicazione, come quelle che Erion WEEE ha realizzato negli ultimi anni con il programma DireFareRAEE”.

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Riscossione facile degli eco-contributi per chi vende sui marketplace

Il decreto “Salva infrazioni” contiene un’altra importante novità: l’approvazione di un emendamento che possa facilitare le modalità di raccolta dei contributi ambientali dovuti dai venditori attivi sui marketplace attraverso il sistema “pay on behalf”. Grazie a questo sistema i siti di e-commerce dichiarano l’immesso sul mercato dei venditori che commercializzano sulle loro piattaforme prodotti (come le batterie) coperti da Responsabilità Estesa del Produttore. Il decreto estende a livello normativo un progetto pilota sviluppato tra il 2022 e il 2023 da Amazon, Erion Energy e altri Consorzi EPR.

“Questa misura – dichiara Laura Castelli, Direttore Generale di Erion Energy – rappresenta un enorme passo in avanti per tutta la filiera del post-consumo. Da oggi in avanti lo Stato italiano e i Consorzi EPR avranno uno strumento in più per aiutare anche le piccole e medie imprese ad adempiere ai loro obblighi normativi partecipando attivamente al finanziamento per la gestione del fine vita dei loro prodotti. Questo lo dobbiamo al grande lavoro e alla grande collaborazione di Amazon Italia”.

“L’Accordo di programma siglato con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Erion Energy e altri consorzi di settore ha rappresentato un passo importante verso una gestione più efficace e sostenibile dei rifiuti sottoposti ai regimi di Responsabilità Estesa del Produttore” ha commentato Bianca Maria Martinelli, Direttore Policy and Strategy di Amazon per l’Italia. “Questo modello semplificato non solo aiuta i nostri partner di vendita a rispettare gli obblighi normativi, ma promuove anche una maggiore trasparenza nella filiera del riciclo.

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