La circolarità nella moda sembra essere un’esigenza a cui non possiamo rinunciare. E, sebbene a volte fare passi in avanti nella produzione, nel consumo e nel reimpiego dei prodotti e delle risorse, sia difficoltoso. A volte arrivano segnali che lasciano intendere che sia l’unica strada possibile, e che anche le grandi aziende ne stiano, almeno all’apparenza, prendendo atto.
Uno di questi è individuabile dalle mosse di eBay, uno dei più grandi siti di e-commerce online, che sta ampliando il suo Circular Fashion Fund con un investimento di 1,2 milioni di dollari che fornirà entro la fine del 2025.
Il fondo, fanno sapere in una nota, si rivolge a startup tecnologiche innovative e piccole imprese attive nel settore con l’intento di aiutarle a scalare i loro sforzi di circolarità dalla produzione alla fine del ciclo di vita, compresi i servizi di noleggio e riparazione. Oltre ai finanziamenti, il programma si propone di offrire ai beneficiari oltre 200 ore di tutoraggio e networking con esperti del settore.
Le domande sono aperte dal 16 ottobre fino al 15 novembre ed è possibile candidarsi tramite il sito web dedicato. Nel comunicato, eBay afferma che dalla selezione internazionale dei finalisti verrà scelto un vincitore come “Circular Fashion Innovator of the Year”, che riceverà un investimento di 300.000 dollari. L’attività del richiedente, lo dicevamo, deve avere sede negli Stati Uniti, essere registrata con un numero di identificazione aziendale statunitense e può essere un ente di beneficenza, un’impresa sociale o una società registrata. I candidati, inoltre, devono svolgere l’attività commerciale da un minimo di 6 mesi e un massimo di 6 anni.
Giunto alla sua terza edizione nel Regno Unito, dove è lanciato nel 2022, il fondo sta per essere lanciato per la prima volta negli Stati Uniti e in Germania, dopo essersi espanso con successo in Australia lo scorso anno. Ha collaborato rispettivamente con il British Fashion Council, il Fashion Council Germany e l’Australian Fashion Council.
Il vincitore negli Stati Uniti – dove ci sarà una collaborazione con il Council of Fashion Designers of America – riceverà 50.000 dollari, mentre i due secondi classificati riceveranno 25.000 dollari ciascuno. Tutti e tre i finalisti riceveranno sessioni di mentoring su misura, workshop formativi e opportunità di networking.
I vincitori saranno scelti da una giuria composta da esperti del settore della moda, del mondo accademico e della sostenibilità.
“eBay Circular Fashion Fund supporta le aziende innovative che utilizzano tecnologia e servizi per cambiare il comportamento dei clienti nel settore della moda. Stiamo cercando – precisano – soluzioni lungimiranti che sviluppino il modo in cui pensiamo all’economia circolare della moda”.
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L’usato in passerella
Quello di eBay è un sito che potremmo definire storico, poiché attivo dal 1995: oggi rappresenta un modello di marketplace che ancora resiste alle variazioni del mercato, dove rivenditori terzi possono mettere in esposizione virtualmente i loro prodotti per arrivare agli acquirenti. Un sistema dunque che di per sè favorisce il mercato dell’usato, anche se ovviamente non si concentra unicamente su esso e non quindi ascrivibile apriori ad un modello che possiamo definire attento alla sostenibilità.
Un elemento di colore che però rappresenta una bella novità ha visto a settembre debuttare nella London Fashion Week, giunto alla sua 40esima edizione, la cosiddetta Pre-Loved Fashion Week, con sfilate in diretta di articoli usati firmati da marchi della moda e stilisti, in collaborazione con il British Fashion Council. Un granello in un ingranaggio rotto come quello dell’industria della moda, di cui eventi come la London Fashion Week sono la vetrina, ma la manifestazione che qualcosa si sta muovendo, anche sotto i riflettori dell’alta moda.
Condotta dalla modella e presentatrice Leomie Anderson, Endless Runway – questo il nome dell’evento che gioca sul significato della circolarità come ciclo potenzialmente infinito – è stata la prima sfilata in diretta di eBay, che ha messo in evidenza i pezzi simbolo degli ultimi quarant’anni della settimana della moda londinese.
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