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giovedì, Novembre 14, 2024

Quanta CO2 vale un’auto usata? E una felpa? Il gioco, serissimo, delle emissioni

Usare oggetti di seconda mano invece che comprarne di nuovi evita l’uso di materie prime e l’emissione della CO2 dei processi produttivi e dello smaltimento. L’Istituto svedese di ricerca ambientale (IVL) ha calcolato questi risparmi per Subito. Purtroppo il pacchetto “Fit for 55” sul clima dimentica economia circolare, riuso e riciclo

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Redazione EconomiaCircolare.com

Lo sai quanta CO2 viene emessa durante tutta “la vita” di una felpa, dalla produzione delle materie prime ai lavaggi fino a quando diventerà un rifiuto? E uno scooter? Più o meno di una tv? Potremmo chiamarlo il gioco delle emissioni, ma è una cosa seria. L’Istituto Svedese di Ricerca Ambientale (IVL) ha calcolato, per la piattaforma di compravendita dell’usato Subito.it, le emissioni connesse ai diversi oggetti in vendita sul portale, per quantificare quanta CO2 non è stata emessa non comprando un oggetto nuovo ma scegliendone uno usato. EconomiaCircolare.com ne fa un gioco (serio) per non dimenticare il valore ambientale dell’usato e in genere della prevenzione dei rifiuti. Peccato che il pacchetto “Fit for 55” della Commissione Europea abbia dimenticato l’economia circolare.

Quanta CO2 vale un’auto? E una tv?

Il complesso lavoro condotto per Subito dall’Istituto svedese di ricerca ambientale (sotto trovate i dettagli) passa attraverso la definizione di emissioni medie per tipologia di oggetti. Difficile resistere alla tentazione di trasformare un lavoro così serio in un gioco da fare sotto l’ombrellone o camminando lungo sentieri di montagna. Una sorta di riedizione in chiave green del famoso gioco dei fagioli della compianta Raffaella Carrà. Quanto pesa, in termini di emissioni di CO2, uno scooter? Provate ad indovinare… più o meno di 100 kg? IVL ci dice che uno scooter ‘pesa’ 190 kg di CO2. Un’auto 2.800 kg, una moto 265 kg. Cambiamo genere per chi non ama i motori. Un pc: quanta CO2 viene emessa durante tutto il ciclo di vita di un pc, dall’estrazione dei metalli alla produzione della plastica fino allo smaltimento? 270 kg., Un televisore ne vale 168, uno smartphone 47, una bicicletta 99, una felpa 10 kg di CO2 e un paio di scarpe 19.

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Il metodo

La ricerca ha preso in considerazione gli annunci pubblicati su Subito dagli utenti privati (non quelli delle aziende). I dati sugli acquisti sono stati inseriti nel calcolatore delle emissioni di anidride carbonica creato da IVL, permettendo la quantificazione – seguendo il metodo LCA (Life Cycle Assessment) e quindi lungo tutto il ciclo di vita del prodotto – dei potenziali effetti positivi sull’ambiente al netto delle emissioni dell’azienda. L’assunto di base è che ogni prodotto usato venduto sostituisce la produzione di un prodotto equivalente nuovo e la gestione della dismissione del prodotto stesso. Per elaborare i dati di impatto ambientale relativi all’estrazione e alla produzione dei materiali e al processo di smaltimento, IVL ha creato una partizione dei materiali basata sulla composizione media degli oggetti presenti nelle diverse categorie della piattaforma. Ad esempio, un divano è mediamente formato da: 30% legno, 11% acciaio, 18% polipropilene, 20% poliuretano, 10% poliestere, 7% cotone, 3% pelle, 1% lana.

Per ogni bene è stato calcolato l’impatto ambientale derivante dall’estrazione della materia prima, dalla lavorazione dei materiali di cui è composto e dal processo di dismissione. Successivamente il totale è stato tradotto in chilogrammi equivalenti di CO2. Il valore attribuito all’oggetto è stato convertito in base alla composizione della partizione dei materiali e ad ogni partizione è stato associato un quantitativo di materiale (plastica, acciaio e alluminio) e di emissioni in chilogrammi di CO2.

Nel calcolo effettuato è stato tenuto conto anche dell’impatto ambientale che deriva dal trasporto degli oggetti tra venditore e compratore – con una stima di 44 km per annuncio. Inoltre, è stato preso in considerazione anche l’impatto ambientale negativo che deriva dalle attività svolte dall’azienda: consumo di energia elettrica dei server e degli uffici, gli spostamenti per lavoro. Il risultato finale, quindi, è al netto degli impatti negativi di Subito.

I risultati

Come si può leggere nella ricerca Second Hand Effect 2020, l’anno scorso grazie alla vendita di quasi 26 milioni di oggetti su Subito (dalle magliette alle automobili ai telefonini) è stato raggiunto un risparmio di 5,4 milioni di tonnellate di CO2. Quante sono 5,4 milioni di tonnellate di CO2? L’Istituto Svedese di Ricerca Ambientale ci dice che sono pari alle emissioni di anidride carbonica assorbite in un anno da 26 mila ettari di bosco (un bosco grande come tutto il Comune di Parma). Oppure ad un anno di emissioni di 740.000 italiani (la popolazione della provincia di Lecce, ad esempio) o 16 mesi di traffico romano o ancora 77 milioni di voli a/r tra Milano e Roma.

“Ogni volta che si sceglie di acquistare un oggetto usato invece di qualcosa di nuovo, che sia un mobile, uno smartphone o un paio di jeans, non si sta solo risparmiando denaro, ma si fa anche una scelta che aiuta l’ambiente” commenta Giuseppe Pasceri, CEO di Subito.

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Il risparmio di materie prime

Comprando e vendendo usato, non si evitano solamente le emissioni ma anche l’estrazione e l’utilizzo di materie prime per produrre nuovi beni. IVL calcola che nel 2020 la compravendita su Subito abbia fatto risparmiare oltre 2 milioni di tonnellate di acciaio, che corrispondono ad esempio a 26.800 km di binari. O ancora 197 mila tonnellate di alluminio, come non aver prodotto 13 miliardi di lattine di bibite. E infine 310 mila tonnellate di plastica: 5,8 miliardi di bottiglie di plastica da 2 litri.

“Fit for 55” dimentica l’economia circolare

Che l’economia circolare,  il riuso e il riciclo fossero stati dimenticati nella scrittura del pacchetto di misure “Fit for 55” nato per dare attuazione alle legge europea sul clima lo abbiamo già scritto. Oggi vi abbiamo dimostrato, numeri alla mano, quanto una delle prime R del paradigma dell’economia circolare possa fare bene al clima e all’ambiente in generale.

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