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venerdì, Dicembre 20, 2024
RUBRICA

IN CIRCOLO

TAVOLA ROTONDA

Come i processi partecipativi possono favorire la circolarità
C

processi partecipativiLibertà è partecipazione, cantava Giorgio Gaber in una delle sue canzoni più note. Un motto ancora più attuale nell’era della transizione ecologica e circolare. Per comprendere la necessità, non più rinviabile, di un cambio di paradigma serve far diventare protagoniste le persone. Affinché impianti e opere pubbliche siano concordate e non imposte.

In Circolo dedica il suo spazio di analisi e riflessione a questi temi, attraverso una serie di interviste costruttive, come le abbiamo definite, con esponenti di primo piano a livello nazionale e internazionale, che ci aiutano a comprendere le opportunità dei processi partecipativi e l’esigenza di una democrazia che, se vuole continuare a definirsi tale, deve tornare a confrontarsi coi territori. Se il Pnrr, finora, è stata un’occasione mancata in tal senso, c’è ancora tempo per rimediare. Gli esempi positivi in tutto il mondo, in questo senso, non mancano.

Cinzia Rossi (Antonianum): “Dietro alla crisi ambientale c’è una crisi antropologica”

Secondo la docente della Pontificia Università Antonianum, “una cittadinanza attiva che lasci esprimere le responsabilità e l'impegno autentico delle persone è la vera chiave dello sviluppo sostenibile contemporaneo”

Circolarità è partecipazione

Il Pnrr ha confermato che sino ad oggi non c’è stato modo di invertire la rotta nella gestione e nella progettazione pubblica. La circolarità – sottratta all’angusto recinto dove di solito viene collocata quando si parla di ciclo dei rifiuti - può essere paradigma di riferimento per una nuova partecipazione

“Il Pnrr continua a ignorare la democrazia di prossimità”. Intervista al filosofo Stefano Petrucciani

Per andare avanti, a volte, è necessario guardarsi indietro. Lo sa bene Stefano Petrucciani, professore ordinario di Filosofia politica presso l’università di Roma La...

“La transizione ecologica è prima di tutto transizione democratica”. A colloquio con Ilaria Casillo

Partendo dal Pnrr italiano, la vicepresidente della Commissione nazionale francese del Dibattito pubblico riflette sul ruolo marginale che la partecipazione ha nelle decisioni pubbliche del nostro Paese, sul bisogno di pesare di più avvertito dai cittadini, sulla domanda di una democrazia più allargata

“L’economia circolare è anche la sostenibilità circolare delle opere”. Intervista a Marianella Sclavi

"L'innovazione ormai si fa nel locale". Marianella Sclavi, esperta nell'ascolto e nella gestione creativa dei conflitti, affronta nella rubrica delle "interviste costruttive" temi essenziali ma che la pandemia ha messo da parte "Dal monitoraggio alle conoscenze, tutto passa dal locale. Una visione che manca nel Pnrr"

Di bilanci partecipativi, di bene comune e democrazie al collasso. Intervista a Yves Sintomer

Yves Sintomer è un politologo francese che si occupa principalmente di teoria democratica. Con lui abbiamo affrontato vari aspetti, a partire dall'assenza di coinvolgimento dei cittadini durante la pandemia. "Per affrontare la transizione ecologica serve uno sviluppo massiccio dell’economia circolare"

“L’economia circolare deve avere relazioni con i luoghi”: intervista a Giovanni Allegretti, esperto di processi partecipativi

Uno degli aspetti meno dibattuti del Pnrr è lo scarso coinvolgimento della popolazione in vista della ripresa post-Covid. Si tratta invece di un tema fondamentale nell'analisi di Allegretti. "La tragedia collettiva del Covid è stata affrontata con una visione miope della politica"

Il Recovery plan? Una grande occasione in cui i cittadini sono relegati a semplici spettatori

La partecipazione degli italiani non è stata contemplata nel caso del Piano di ripresa e resilienza come per altri Piani, altre politiche, investimenti, opere pubbliche. A causa della scarsa sensibilità democratica di chi ci governa, ma anche della crisi democratica che coinvolge il Paese. Eppure gli strumenti e gli esempi ci sono
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