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martedì, Novembre 19, 2024
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SustainMe Hub a Ecomondo 2024: l’impresa di misurare per comunicare la sostenibilità

Il progetto Road to Neutrality torna per il secondo anno consecutivo a Ecomondo, la fiera internazionale delle tecnologie per la sostenibilità. A Rimini Fiera, SustainMe Hub ha replicato l’approfondimento sugli strumenti di misurazione e rendicontazione e sulla riduzione degli impatti di prodotti e processi nel talk organizzato insieme a EconomiaCircolare.com.

Centrale in quest’ottica la recente introduzione del passaporto digitale di prodotto, che concentra in sé e rende costantemente reperibili  le principali informazioni sul ciclo di vita dei prodotti: uno strumento che valorizzerà sempre più l’impegno delle aziende nell’efficientamento delle proprie attività e nella riduzione e misurazione degli impatti. Dietro le quinte del progetto Erika Francescon, Nadia Foggiato ed Elena Lazar, le tre co-founder di SustainMe Hub.

Una molteplicità di progetti e la nuova sede operativa

“La vetrina offerta da Ecomondo, le competenze interne a SustainMe Hub e le importanti relazioni costruite giorno dopo giorno rendono la nostra realtà un punto di riferimento per chi è impegnato nella direzione della circolarità e della riduzione degli impatti” commenta Nadia Foggiato.  In quest’ottica  la relazione con EconomiaCircolare.com è strategica per concretizzare e poi lanciare progetti virtuosi di misurazione e rendicontazione di sostenibilità”.

Erika Francescon racconta alcuni di questi lavori svolti a più mani: “la realizzazione di un calcolatore LCA per gli eventi sostenibili, la redazione di un bilancio di sostenibilità integrando GRI/ESR per ICAP Leather Chem, un’azienda chimica che opera anche in ambito fashion e che fa ricerca sui polimeri bio-based, le formazioni tecniche abilitanti”.

Altra novità di rilievo annunciata a Rimini è l’apertura della sede operativa di SustainMe Hub a Milano, presso CoFactory, scenario perfetto per start-up e aziende fortemente orientate all’innovazione. Interviene al talk organizzato a Ecomondo, Ivan Tallarico, ceo e co-founder di CoFactory, che ha testimoniato la centralità dei temi della sostenibilità in un contesto nato per rendere la manifattura additiva accessibile anche a start up, una sorta di Living Lab.

EnegyGO, il kit che misura i consumi e invia i dati

Non esiste strategia di sostenibilità senza la disponibilità di dati certi e affidabili: pensiamo ai bilanci di sostenibilità, alle carbon footprint e ai tanti strumenti di raccolta e tracciamento di informazioni necessari per le imprese.

Spesso i dati necessari per ottenere rendicontazioni di sostenibilità vengono stimati perché non si hanno a disposizione i dati primari. tecnici e/o degli impianti, con il rischio di ottenere risultati che si discostano molto dalla situazione reale dell’azienda” spiega Elena Lazar, co-founder di SustainMe Hub e founder di Innovation System.
“Oggi possiamo ottenere dati certi direttamente dal campo, a partire dal quadro elettrico principale, dalle relative linee di distribuzione e dai macchinari. Queste informazioni si possono raccogliere tramite sensori, in primis analizzatori di rete che in ambito produttivo contano pezzi lavorati oppure ore di lavorazione dei macchinari, ma anche da misuratori di gas, contabilizzatori di calore o altri tipi di sensori utili per la filiera produttiva. Per sostenere questo processo abbiamo lanciato in anteprima a Ecomondo 2024 il kit
EnergyGo, che raggruppa in modo semplice quello che già in Innovation System facciamo da diversi anni. Si tratta una serie di analizzatori di rete e di un gateway IoT che in 5 semplici passaggi sono pronti a inviare i dati alla nostra piattaforma OnBoard”.

Apripista di progetto è proprio la sede milanese di CoFactory, dove nelle prossime settimane sarà installato il kit EnergyGo. “rediamo nelle azioni concrete e nella centralità dei dati per efficientare i consumi e ridurre gli sprechi, questioni prioritarie per le aziende energivore. Anche in questo caso sposiamo la causa di un’azienda altamente innovativa member di CoFactory” commenta Ivan Tallarico.


LCA e passaporto digitale: il futuro della produzione

Maurizio Dallan, co-founder Ecoesedra ed ecodesigner ha concentrato l’attenzione sulle prospettive che si aprono pe rle imprese alal luce delle più recenti novità normative. “Il Regolamento Ecodesign (ESPR) recentemente entrato in vigore spinge le imprese a ripensare i loro prodotti per minimizzare l’impatto ambientale. La progettazione sostenibile parte dalla valutazione degli impatti in ogni fase del ciclo di vita per intraprendere scelte di ottimizzazione. Un esempio concreto è il caso Sofil Marmi, che ho presentato nel panel sull’Ecodesign organizzato in fiera da EconomiaCircolare.com: l’azienda siciliana ha richiesto l’analisi LCA allo scopo di ottenere la certificazione ambientale di prodotto EPD  (Enviroment Product Declaration) requisito indispensabile per esportare nei mercati del nord Europa”.

Le informazioni contenute dell’LCA, insieme ad altre informazioni su riparabilità, impatti sociale e garanzia,  saranno il cuore del passaporto digitale di prodotto, che traccerà tutta la filiera sin dall’estrazione delle materie prime e permetterà ai consumatori di fare scelte più consapevoli”.

SustainMe Hub lavora quotidianamente per mettere a disposizione delle imprese tool di misurazione d’impatto avanzati e percorsi di formazione abilitanti, in modo da sviluppare  nuove competenze e consentire alle aziende di allinearsi a richieste di mercato e normative europee sempre più stringenti a tutela del consumatore e delle generazioni future.

Uno sforzo che vale la pena di fare!

SustainMe Hub
Responsabile Stampa e Relazioni Istituzionali: Nadia Foggiato

nadia@sustainme.it
sustainme.it



 

 

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