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Cosa cambia davvero con il PiTESAI, il Piano che fa ripartire le estrazioni di gas
Il ministero della Transizione Ecologica ha reso pubblico il Piano con il quale intende definire le aree idonee dove sarà possibile continuare a estrarre idrocarburi. Diminuiscono le zone interessate da nuove possibili attività di perforazione ma si continua a puntare sul gas. Nonostante il trend di ricerca in calo
Non c’è tempo per il PiTESAI e salta la moratoria: le trivelle tornano in azione?
Il 30 settembre scadono i termini per l’approvazione del Piano che dovrebbe essere lo strumento di pianificazione generale delle estrazioni di idrocarburi nel nostro Paese. Senza il PiTESAI e senza una nuova proroga della moratoria potrebbero tornare le perforazioni, sia a terra che a mare. Per Augusto De Sanctis “ciò dà l’idea dell’arretratezza del nostro Paese”
“Principi astratti e nessun nuovo divieto”. Intervista a Enzo Di Salvatore (UniTe) sul PiTESAI
“Dovrebbe pianificare, indicando le zone dove si può trivellare e quelle non idonee. Invece il Piano del governo si limita a dare criteri generali, dando priorità ai criteri economici invece che a quelli ambientali”: così il costituzionalista Enzo Di Salvatore sul PiTESAI, il Piano incaricato di disegnare la sostenibilità degli idrocarburi
Si possono rendere sostenibili le fonti fossili? Il Mite ci prova con il PiTESAI
Il 16 luglio è stata avviata la consultazione pubblica di quello che dovrà essere lo strumento di pianificazione generale delle estrazioni di idrocarburi nel nostro Paese. L’attuale versione del PiTESAI punta sulla razionalizzazione: si continuerà a estrarre nei giacimenti produttivi e si sceglie di puntare (ancora) sul gas