A Roma c’è un festival dell’economia circolare. È dedicato a tutti, ma soprattutto ai giovani, per mostrare cosa le ragazze e i ragazzi possono fare per l’economia circolare e cosa l’economia circolare piò fare per loro. Tre giorni di incontri, presentazioni, cortometraggi, giochi, mostre, tavole rotonde dal 16 al 18 giugno presso la Città dell’Altra Economia (Campo Boario di Testaccio, Ex Mattatoio): è il piccolo Festival di Metti in circolo il cambiamento, progetto guidato dall’associazione di cooperazione internazionale LVIA in collaborazione con Legambiente con l’obiettivo di favorire il processo di cambiamento culturale verso i principi dell’economia circolare applicata alla tutela ambientale.
Tantissimi gli appuntamenti, in presenza, nel pieno rispetto delle norme anti contagio da Covid-19, e in streaming sulla pagina Facebook di Metti in circolo il cambiamento.
Economia circolare e Pnrr
Si parte mercoledì 16 alle 17.30 con la tavola rotonda “Il cambiamento che vogliamo al tempo del PNRR” dove i protagonisti del progetto nazionale “Metti in circolo il cambiamento” confronteranno i risultati ottenuti con esperti e istituzioni, per disegnare la mappa che porta alla realizzazione di un’economia circolare e sociale.
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Città, scuola, cinema
Gli incontri, aperti al pubblico in presenza e in streaming, inizieranno giovedì 17 alle ore 11.30 con La città circolare: testimonianze dal cambiamento, con il racconto di esperienze già realizzate, in corso o da progettare per modificare gli spazi sociali e costruire nuovi modelli di cittadinanza.
Alle 14.30, invece, si terrà l’appuntamento con gli Strumenti per cambiare a partire dalla scuola con la presentazione di un toolkit per docenti e formatori sui temi dell’educazione allo sviluppo sostenibile. Subito dopo, alle 15.30 inizierà la presentazione dei cortometraggi vincitori del contest nazionale realizzato nelle scuole di Metti in circolo il cambiamento, con interventi degli autori.
La giornata si concluderà alle 18.30 con “Aperitivo e musica per cambiare” con la partecipazione dell’artista Valerio Piccolo, nello spazio all’aperto.
Alla Città dell’Altra Economia potrete visitare anche una mostra educativa sull’economia circolare e implicazioni ambientali, legali e sociali della scorretta gestione dei rifiuti.
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Escape Room
Formazione, discussione, ma anche divertimento. Giovedì 17 dalle ore 10.00 e fino alla sera, tutti gli ospiti e i visitatori potranno partecipare gratuitamente, all’Escape Room sull’economia circolare: le squadre o i singoli saranno chiamati ad una corsa contro il tempo per risolvere gli enigmi sull’economia circolare e salvare la Terra.
Economia circolare e lavoro
Venerdì 18 sarà dedicato al tema dei Green Jobs e le professioni circolari: istruzione, orientamento e competenze per trovare e creare lavoro (ore 9.30) e alle Idee per mettersi al lavoro (ore 11.30), con i consigli degli esperti e le storie dei protagonisti premiati dal progetto Metti in circolo il cambiamento.
Il progetto
Il festival, spiega Milena Dominici di Legambiente “è il culmine di un progetto, Metti in circolo il cambiamento, durato due anni e svolto in quattro Regioni – Sicilia, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte – in cui sono stati selezionati 60 under 30 scelti tra studenti universitari e neet (quei giovani che non hanno né cercano un impiego, non frequentano una scuola né un corso di formazione)”. A loro sono stati dedicati “percorsi formativi – con istituzioni, aziende, associazioni come Legambiente e LVIA – grazie ai quali hanno potuto vedere e in qualche caso provare i lavori legati all’economia circolare”.
Nei tre giorni del festival, “verranno proposti tutti i prodotti realizzati durante il progetto, inclusi i bellissimi cortometraggi e le migliori idee green proposte dai ragazzi e premiate dal bando legato al progetto. E poi ci saranno occasioni di confronto con altre realtà interessate e interessanti per questi giovani”.
L’appuntamento romano alla Città dell’Altra Economia, conclude Dominici, sarà insomma “l’ennesima occasione di un confronto che non deve finire qui, per dare a questi ragazzi altri stimoli affinché continuino ad essere cittadini circolari”.
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