Quando la rigenerazione urbana impatta sui luoghi istituzionali i processi spesso vanno a vantaggio della comunità, descrivendo una traiettoria perfettamente circolare. È quanto accade all’ex caserma dei carabinieri di Sansepolcro, in Toscana, divenuta luogo di riferimento per la comunità e per il panorama artistico nazionale. La struttura festeggia in ottobre i primi dieci anni dalla riconversione.
Le sue stanze, recuperate e lasciate in parte volutamente incompiute, sono diventate laboratorio artistico in continuo fermento. Ben 120, tra residenze e mostre ospitate, e circa 5mila ingressi solo nel 2022, rendono questo progetto di rigenerazione urbana uno dei case histories di maggior successo in Italia.
Leggi anche: Metamorfosi, il legno delle imbarcazioni dei migranti diventa musica
Genesi e rigenerazione urbana
Da luogo dell’autorità a luogo dalla funzione sociale ed artistica. Nelle stanze dagli intonaci imperfetti convivono tante anime che dialogano con il territorio attraverso esposizioni, residenze artistiche, coworking, laboratori, progetti. “CasermArcheologica” è il nome del progetto che, diretto dalla project manager Laura Caruso e dall’artista Ilaria Margutti, in dieci anni ha trasformato Palazzo Muglioni, nel cuore di Sansepolcro, in un luogo in continuo mutamento, pervaso da un flusso di creatività che lo trasforma continuamente e che dialoga con il territorio: esposizioni, residenze artistiche, coworking, laboratori, progetti e tanto, tanto altro.
Il progetto ha coinvolto studenti delle scuole superiori, professionisti, imprenditori, istituzioni e fondazioni che lo hanno trasformato in un luogo in continuo mutamento, pervaso da un flusso di creatività. Diversi i nomi del variegato panorama artistico italiano e internazionale che in questi anni hanno trovato a Caserma la loro “casa” temporanea, dando vita a residenze, mostre e attività partecipative di altissimo profilo: da Olivier Grossetête, a Tina Helen, da Alessandra Baldoni a Virgilio Sieni, e tanti altri.
Leggi anche: “Vi racconto Made in Carcere: una seconda opportunità per persone e cose”
Calendario degli eventi
C’è spazio per l’impegno e anche per la sperimentazione, sempre a vantaggio della comunità. Fino al 9 dicembre sarà ancora possibile partecipare a CASERMALAB, SPERIMENTAZIONI TRA ARTE E ARTIGIANATO, l’esposizione che mette in mostra tre esiti di altrettante residenze che hanno visto lavorare insieme artisti e importanti realtà artigianali del territorio.
Tra questi anche una pregiata tessitura che unisce tradizione e contemporaneità, lavoro di Ilaria Margutti con l’azienda Busatti di Anghiari; tre sculture in legno e vetro specchiato, sintesi tra creatività, tecniche artigianali tradizionali e innovazione tecnologica, a cura dello scultore e fotografo Francesco Capponi di Perugia e del Mastro Santi del Sere di Anghiari; il corso aperto a tutti tenuti dalle famose merlettaie di Sansepolcro e dalle ragazze di CasermArcheologica, guidate dalla maestra ricamatrice Anna Capozzi, per fare conoscere e imparare il merletto a tombolo ai giovani, sperimentando opere inedite tra merletto e fotografia.
Due le mostre ancora in corso, dedicate ad una particolare arte, quella tipografica. Fino al 26 novembre sarà possibile ammirare le opere dell’artista Max Fish nella mostra dal titolo MESSO AL MURO _ Abbracciare le imperfezioni, una serie di manifesti realizzati a stampa tipografica a caratteri mobili.
La mostra si concluderà con l’ultimo dei laboratori tenuti dall’artista, aperto a partecipanti da varie parti d’Italia che potranno stampare sui macchinari allestiti in mostra. Aderente al movimento internazionale della “bad print”, l’artista si ispira alla street art e il graffitismo e raccoglie parole, ispirate alla poesia e alle scritte raccolte sui muri. I manifesti, incisivi e taglienti, ironici, sul filo del sarcasmo, riflettono sul cambiamento di significato delle parole a seconda dei contesti in cui sono inseriti, invitano lo spettatore a prendere posizione.
Attraverso la stampa tipografica in grandi dimensioni i testi diventano immagini, le lettere impresse su carta, sovrapposte, stratificate, riprodotte in più copie mai identiche, riflettono sulla riproducibilità dell’immagine-testo. La mostra è un work in progress, come dimostrano le presse e i torni presenti in allestimento, strumenti utilizzati dall’artista per la continua produzione di nuovi manifesti che integrano le opere già in mostra e sono a disposizione del pubblico che partecipa ai workshop tenuti da Max Fish.
Il 16 dicembre inaugurerà SCONFINAMENTI, la mostra di Elio Mariucci e Fabio Mariacci, il cui titolo racconta di chi ogni giorno mette a rischio la propria vita per oltrepassare confini al fine di garantirsi una possibilità di futuro. Molte delle opere degli artisti sono ispirate a questo dramma permanente.
Nei giorni di apertura, la mostra è pensata dagli artisti per sconfinamenti tra le arti, tra i linguaggi, per avviare dialoghi con musicisti e poetesse chiamati a interpretare le opere in mostra, con antropologi, storici e filosofi che diano lettura del nostro tempo – per esempio del tema delle migrazioni – attraverso le arti.
Un luogo restituito alla comunità, che lavora per la comunità e costituisce uno splendido esempio di rigenerazione urbana e di circolarità degli immobili.
Info e curiosità qui www.casermarcheologica.it
Leggi anche: Spazi rigenerati, un nuovo modo di ripensare le città
© Riproduzione riservata