La cartina tornasole delle trasformazioni sociali, economiche e culturali oggi si intinge in un solvente saturo, che è la società dei consumi, e il risultato che restituisce non è più una misura del progresso o del benessere collettivo, ma del grado di dipendenza della società stessa dal consumo.
Negli ultimi cinque anni, infatti, l’economia globale ha consumato oltre 582 miliardi di tonnellate di materiali, cioè una quantità quasi pari a quella utilizzata lungo tutto il XX secolo. Un dato che restituisce l’insostenibile accelerazione del sistema “take-make-waste” (prendi, usa, getta) e insieme la nostra dipendenza dal consumo, che si è insinuata negli immaginari collettivi, nelle nostre quotidianità e fino nelle nostre tasche: abbiamo davvero bisogno di tutti questi oggetti?
EconomiaCircolare.com lancia uno Speciale e una campagna contro l’assurdità del consumismo, che non solo supera i limiti planetari di sostenibilità, ma anche la soglia dell’utile. Ci concentriamo, infatti, sulla produzione e l’acquisto di oggetti superflui, figli di bisogni artificiali, che riempiono le nostre tasche, case e immaginari, e poi pattumiere, discariche e habitat naturali nel giro del breve tempo che intercorre tra l’euforia dell’usa e la delusione del getta. Con ironia e provocazione, smascheriamo le contraddizioni di un sistema che ci vende il superfluo come indispensabile, addentrandoci nei paradossi della società dei consumi.
Vittoria Moccagatta
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