giovedì, Novembre 6, 2025

7. Perché non ci sono abbastanza impianti di riciclo dei RAEE?

Perché è così fondamentale investire in sistemi di raccolta RAEE e impianti innovativi? Rispondiamo in 10 domande a tutte le curiosità sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, perché conoscere la complessità della sfida che affrontiamo è il primo passo per invertire la rotta

Letizia Palmisano
Letizia Palmisanohttps://www.letiziapalmisano.it/
Giornalista ambientale 2.0, spazia dal giornalismo alla consulenza nella comunicazione social. Vincitrice nel 2018 ai Macchianera Internet Awards del Premio Speciale ENEL per l'impegno nella divulgazione dei temi legati all’economia circolare. Co-ideatrice, con Pressplay e Triboo-GreenStyle del premio Top Green Influencer. Co-fondatrice della FIMA, è nel comitato del Green Drop Award, premio collaterale della Mostra del cinema di Venezia. Moderatrice e speaker in molteplici eventi, svolge, inoltre, attività di formazione sulle materie legate al web 2.0 e sulla comunicazione ambientale.

Il problema in Italia non è tanto una carenza numerica di impianti di primo trattamento, quanto una carenza di impianti altamente specializzati e una distribuzione geografica squilibrata. Le cause principali sono:

  • Complessità e lentezza degli iter autorizzativi: ottenere i permessi per costruire un nuovo impianto di trattamento rifiuti è un processo che può durare anni, spesso rallentato da burocrazia e dalla sindrome “NIMBY” (Not In My Back Yard), ovvero l’opposizione delle comunità locali.
  • Sostenibilità economica legata ai volumi: la redditività di un impianto, specialmente se tecnologicamente avanzato, dipende dalla garanzia di ricevere flussi costanti e sufficienti di rifiuti da trattare. I bassi tassi di raccolta in molte aree, soprattutto nel Centro-Sud, rendono rischioso un investimento di milioni di euro.
  • Carenza di impianti per il recupero spinto: in Italia mancano quasi del tutto gli impianti di raffinazione metallurgica finale (idrometallurgica o pirometallurgica) per il recupero delle Materie Prime Critiche (CRM) dalle schede elettroniche o dalle polveri di triturazione. Di conseguenza, queste frazioni ad alto valore vengono oggi quasi interamente esportate verso impianti specializzati nel Nord Europa, con una perdita di valore per il sistema-Paese.
  • Mancanza di impianti per flussi specifici: c’è una carenza di impianti dedicati al trattamento di flussi emergenti, come i pannelli fotovoltaici a fine vita e le batterie dei veicoli elettrici, e per il riciclo di alta qualità delle plastiche contenenti additivi come i ritardanti di fiamma (BFR), che richiedono tecnologie di decontaminazione avanzate.

impianti di riciclo dei RAEE 2

SCOPRI LA CAMPAGNA FAI LA TUA MOSSA

© Riproduzione riservata

spot_img

POTREBBE INTERESSARTI

Ultime notizie