Cooperativa Ruah
- Non profit
- Prodotto circolare
- B2C
La Cooperativa Impresa Sociale Ruah nasce nel 2009 dall’evoluzione dell’Associazione Comunità Immigrati Ruah, che lavora nel territorio di Bergamo dal 1991. La Cooperativa ha lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini italiani e stranieri. I servizi attivi vanno dall’accoglienza, all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate a interventi di formazione sui temi del dialogo e dell’incontro interculturale per creare un nuovo senso comune basato sul rispetto e il riconoscimento di ogni essere umano. Nel 2015 si aggiunge una nuova area, dedicata all’accompagnamento dei migranti richiedenti protezione internazionale.
Nel 1997, è nato il laboratorio Triciclo, che ha come finalità l’inserimento temporaneo di immigrati/e e italiani/e in situazione di difficoltà personale e/o marginalità sociale. Tramite il recupero, il riciclo e la riduzione dei rifiuti, dà nuova vita all'usato di qualità, attraverso un attento processo di raccolta e selezione.
Il Laboratorio Triciclo dà una seconda vita all'usato di qualità, attraverso un attento processo di raccolta e selezione, reimmettendo in circolo oggetti e materiali di scarto. Offre un servizio gratuito di ritiro a domicilio o in sede di mobili, oggetti, giochi, libri, casalinghi, vestiti, e altro: qualsiasi oggetto in buono stato ed ancora utilizzabile viene posto nel magazzino per poi essere venduto a coloro che ne fanno richiesta. In media si effettuano 110 ritiri al mese in Bergamo e paesi limitrofi in altrettante famiglie. Gli acquirenti sono circa 600 al mese.
Da novembre 2017 la Cooperativa Ruah gestisce, in collaborazione con Aprica e la Cooperativa Ecosviluppo, il Centro del Riuso presso la Piattaforma Ecologica del Comune di Bergamo, un luogo dove i cittadini possono donare oggetti che non riescono più ad utilizzare per essere reimmessi nel ciclo virtuoso del riuso e riutilizzo. Gli operatori del Laboratorio effettuano anche sgomberi di appartamenti, cantine e solai, collaborano con Caritas Diocesana Bergamasca per lo svuotamento dei cassonetti di raccolta vestiti, si occupano del ritiro dell’olio alimentare usato in collaborazione con Aprica, A2a e Comune di Bergamo, ed effettuano il ritiro presso scuole, comuni, aziende di cartucce esauste per stampanti (progetto Ri.Ca.Ri.Ca). Nella sede del Laboratorio, si svolge vari giorni a settimana il mercatino dell’usato, nel quale vengono venduti gli oggetti raccolti, selezionati e divisi in tre reparti: abbigliamento, arredamento e cose di casa.
I benefici in termini ecologici che le attività del Laboratorio Triciclo apportano sono quindi duplici: da un lato la reimmessa in circolo dell’usato recuperabile, dall'altra la raccolta e corretto smaltimento di materiali in fin di vita, evitando la dispersione nell'ambiente.
Il Laboratorio Triciclo nasce all’interno della Comunità Immigrati Ruah Onlus, per rispondere ad un problema che, in particolare nel 1996, viene vissuto dall’allora responsabile della comunità Giulio Baroni, come limite alla prima accoglienza e all’integrazione degli immigrati nel territorio: la mancanza di un posto di lavoro immediato per coloro che appena arrivati a Bergamo non sanno a chi rivolgersi. Questo ha portato alcuni immigrati a passare di porta in porta nei vari centri di primo ascolto, nelle parrocchie, nelle comunità religiose ecc. per racimolare qualche spicciolo o un pasto caldo.
Nei primi mesi del 1997, un Obiettore di coscienza ed un operatore senegalese iniziano a raccogliere qualche vecchio mobile di cui qualcuno vuole liberarsi e lo mettono in un piccolo garage, senza quindi gettarlo in discarica. Per un paio di mesi l’attività viene portata avanti in maniera sporadica.
A maggio 1997 viene costituita l’Associazione Comunità Immigrati Ruah Onlus con lo scopo di assumere full-time un operatore che organizzi il possibile ampliamento dell’attività. Viene acquistato un furgone e si inizia in modo sistematico la raccolta di mobili, elettrodomestici, vestiti e tutto ciò che viene scartato dalla gente. Poco alla volta la gente inizia a conoscere le attività e la richiesta di ritiri aumenta sensibilmente, sino ad arrivare a oggi, con un nuovo magazzino inaugurato nel 2005 in Via Cavalieri di Vittorio Veneto che nel 2017 verrà completamente rinnovato.
A livello sociale, i benefici apportati dal laboratorio sono molteplici:
Creazione di spazi per l’inserimento propedeutico al lavoro per cittadini italiani in difficoltà e per cittadini immigrati non ancora inseriti nel circuito produttivo locale.
Creazione di un contesto dove la cittadinanza possa acquistare mobili, elettrodomestici e vestiti usati a cifre contenute.
Organizzazione eventi ed attività di divulgazione della cultura del riuso e riciclo, come Rigira la moda 2016, sfilata di moda eco-vintage attraverso la quale sono stati proposti abiti usati vintage e vestiti ri-modellati o ri-stilizzati dalle allieve della scuola di moda C. Caniana, o il festival Ri.Casa, attraverso il quale si è voluto riavvicinare le famiglie al riuso di mobili, suggerendo ai partecipanti “ristrutturazioni” creative, e molti altri.