mercoledì, Dicembre 3, 2025

BIO

Alessandro Bernardini

27 ARTICOLI
Nella redazione del progetto di podcasting Sveja, ha scritto per la rivista di letteratura Arti & Mestieri Laspro e per la cooperativa editoriale Carta. Per il quotidiano online Giornalettismo ha tenuto una rubrica settimanale sul conflitto Palestina-Israele. Ha collaborato con Lettera Internazionale e lavorato in Medio Oriente come videomaker. Si occupa di comunicazione, educazione e formazione in ambito formale e non formale per il Terzo Settore. Fa parte dell’area Formazione di A Sud Ecologia e Cooperazione. Autore dei romanzi “La vodka è finita” (Ensemble) e ’“Nonostante febbraio. Morire di lavoro” (Red Star Press)

Mense pubbliche: l’Europa entra nel piatto. Cosa dicono i nuovi criteri del JRC

I nuovi criteri per menù più sostenibili e sani nelle mense pubbliche, pubblicati dal Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea, mirano a trasformare scuole, ospedali, uffici pubblici e strutture assistenziali in punti di snodo della strategia alimentare europea. Ecco come

Incendi in Amazzonia, è record: 791 milioni di tonnellate  di CO₂ emesse nel 2024

Mentre a  Belém la Cop30 ha superato il giro di boa, un nuovo studio del Joint Research Centre (il centro di ricerca della Commissione UE) mostra come gli incendi del 2024 nell’Amazzonia abbiano emesso quantità di CO₂ equivalenti a quelle annuali della Germania, ponendo in emergenza la tutela delle foreste

Ecolabel a geografia variabile: la sostenibilità che non si trova su tutti gli scaffali

Il marchio più noto dell’Unione Europea, che indica prodotti e servizi caratterizzati da un ridotto impatto ambientale, è l’ecolabel. Ma le ricerche indicano che è ancora poco diffuso. Un peccato perché, al contrario di quel che si crede, i marchi green si rivelano meno costosi. A conferma che serve un cambiamento reale

SHEIN corre ai ripari dopo le multe per greenwashing, violazione della privacy e trasparenza

Dopo varie sanzioni per dati, pubblicità ingannevole e sostenibilità fuorviante, il colosso della fast fashion riorganizza la propria governance. Ma l’Europa non sembra disposta a chiudere un occhio. Anche se nel frattempo sta alleggerendo gli impegni di direttive e regolamenti, nel nome della semplificazione

La Terra ha superato il primo punto di non ritorno climatico

Le barriere coralline collassano, e raggiungono il primo tipping point planetario: si tratta di un processo irreversibile, che può essere al massimo rallentato ma non può più essere invertito. Così la crisi climatica conferma di andare più veloce della politica. Cosa dicono i dati e dove possiamo ancora intervenire

The dark side of the green: quando la sostenibilità è solo branding

Dalle creme “reef-friendly” alle collezioni “conscious”, il capitalismo tinge di verde i propri interessi. Ma dietro la retorica della sostenibilità si nasconde una strategia di potere: dire ecologia per continuare a inquinare. Ecco i motivi per cui il greenwashing resta ancora predominante

La mensa scolastica come motore di cambiamento: il “mission-oriented approach” per un futuro sostenibile

Da Londra arriva un rapporto che lancia una visione innovativa per il futuro delle mense scolastiche. A firma di Mariana Mazzucato, economista di fama internazionale, mostra come la spesa pubblica può diventare una leva per la sostenibilità e la salute. A patto di saper rinunciare al profitto ad ogni costo

E se il futuro del cibo stesse nei suoi scarti?

Le tecnologie attuali possono trasformare i rifiuti alimentari in risorse. Dall’elettricità alla biotecnologia, un’ondata di innovazioni apre la strada a un’economia circolare dove gli scarti diventano energia. Ma restano alcuni ostacoli da superare: dai costi elevati alle normative da aggiornare

Un mondo fatto di plastica: fotografia di una minaccia per la terra e per chi ci vive

Una panoramica sull’’inquinamento della plastica che costa trilioni di dollari all'anno, con effetti devastanti su salute e sistemi sanitari in tutto il mondo. Dall’Europa all’America Latina, dagli Usa all’Asia passando per l’Africa, non c’è luogo che non debba fare i conti con questo problema devastante

Più di 1,4 milioni di firme per salvare i videogiochi dall’obsolescenza programmata

L’obiettivo della campagna “Stop destroying videogames” è stato raggiunto: oltre 1,4 milioni di firme. Così i gamer europei chiedono all’UE di fermare la disattivazione a distanza dei videogiochi. In quello che sarà un banco di prova per la Commissione, che ora dovrà prendere in considerazione la proposta
Scopri la piattaforma ICESPspot_img