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martedì, Dicembre 24, 2024

BIO

Andrea Turco

181 ARTICOLI
Giornalista freelance. Ha collaborato per anni con diverse testate giornalistiche siciliane - I Quaderni de L’Ora, radio100passi, Palermo Repubblica, MeridioNews - e nazionali. Nel 2014 ha pubblicato il libro inchiesta “Fate il loro gioco, la Sicilia dell’azzardo” e nel 2018 l'ibrido narrativo “La città a sei zampe”, che racconta la chiusura della raffineria di Gela da parte dell’Eni. Si occupa prevalentemente di ambiente e temi sociali.

La grande corsa all’idrogeno delle imprese italiane

Le aziende italiane a partecipazione statale puntano sul vettore energetico. Solo Enel, però, sembra privilegiare con convinzione l’idrogeno verde, proveniente da fonti rinnovabili. Intanto il progetto del governo di riconvertire l’Ilva a idrogeno è rinviato a data da destinarsi

Tutto (o quasi) quello che avreste voluto sapere sull’idrogeno

Promette di essere la sfida energetica dei prossimi anni, su cui puntano istituzioni e aziende e si concentrano miliardi di fondi pubblici. E, allo stesso tempo, su di essa si concentrano le pressioni dell’economia lineare, che vogliono sfruttare l’idrogeno per lasciare inalterati gli equilibri di forza

“Il governo fa ciò che vogliono Eni ed Enel”. Intervista al chimico Vincenzo Balzani

Il professor Vincenzo Balzani è coordinatore del gruppo di lavoro Energie per l’Italia. Da tempo si mostra critico sulla strategia italiana per l’idrogeno e soprattutto sui progetti per lo stoccaggio e la cattura di carbonio. “Meglio puntare subito su energia elettrica rinnovabile”

Il contestato progetto di Eni per lo sviluppo dell’idrogeno blu a Ravenna

Al largo della costa adriatica il cane a sei zampe intende realizzare il più grande sito al mondo di cattura e stoccaggio di carbonio. Grazie al quale, secondo il premier Conte, “l’energia blu e l’idrogeno saranno integrati”. Il professore Vincenzo Balzani critica però il progetto in una scheda redatta per il nostro portale

Il paradosso dei ristori a metà per i mercatini dell’usato. Giuliani (Rete Onu): “Serve una legge”

“Coi mercati dell’usato non si ragiona in termini di filiera”: così Alessandro Giuliani, vicepresidente della rete Onu, sottolinea la vicenda dei mancati sussidi per alcuni operatori. “Eppure, nonostante le difficoltà, i nostri negozi continuano a battere record su record”

Il sorpasso dell’artificiale sulla materia vivente. Il Cnr: “Serve una svolta circolare”

La massa antropica ha superato la biomassa vivente: è il dato che più colpisce nella ricerca pubblicata sulla rivista Nature dall'Istituto israeliano Weizmann per le Scienze. Soltanto gli oggetti in plastica pesano il doppio di tutti gli animali del mondo. “Creare sempre nuovi oggetti ha un’impronta climatica importante”

“Premiare chi fa meglio e supportare le comunità circolare”: l’appello dei Comuni Virtuosi

L’associazione che dal 2015 mette insieme 130 enti locali ha incontrato, il ministro Costa. Presentando un dossier che stimola i Comuni ad adottare pratiche sostenibili e circolari. “Anche se ci sono sindaci che vogliono sperimentare poi vengono bloccati da una macchina amministrativa non all’altezza”

Inquinamento da plastica, il rapporto che inchioda le “solite” multinazionali

Per il terzo anno consecutivo ai primi tre posti del rapporto di Break Free From Plastic, il movimento che mette insieme oltre 1900 organizzazioni non governative nel mondo, ci sono colossi come Coca Cola, Pepsi e Nestlè. In un anno i volontari hanno raccolto in 55 Paesi 346.494 pezzi

Ricambi per gli elettromedicali, il progetto “anti-Covid” ignorato dalle istituzioni

L’azienda bolognese Dismeco da mesi propone a ospedali ed enti locali il progetto sperimentale MDRe – Medical Device Regeneration, per recuperare e riutilizzare i ricambi da apparecchiature elettromedicali inutilizzate o dismesse. Senza però ottenere risposte. “Col nostro progetto tutti vincerebbero e nessuno perderebbe” dice l’ad Claudio Tedeschi

“Basta fondi Ue a inceneritori e discariche”. L’Europa dà priorità all’economia circolare

Le istituzioni comunitarie hanno approvato i criteri di impiego del Just Transition Fund e i nuovi criteri per i fondi regionali del Cohesion Fund. Un risultato epocale, valido per il periodo 2021-2027. “Ora i soldi andranno ai livelli prioritari della gerarchia dei rifiuti: riciclo e compostaggio, ma anche riduzione e riuso”
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