fbpx
martedì, Dicembre 24, 2024

Ecodesign the future, i concept per imballaggi circolari in vetrina il 26 marzo a Milano

Ultime battute per il workshop di eco-progettazione realizzato da Economiacircolare.com in collaborazione con Erion Packaging. Anche la fase progettuale è giunta al termine ed il 26 marzo verranno premiate le tre migliori idee progettuali

Silvia Santucci
Silvia Santucci
Giornalista pubblicista, dal 2011 ha collaborato con diverse testate online della città dell’Aquila, seguendone le vicende post-sisma. Ha frequentato il Corso EuroMediterraneo di Giornalismo ambientale “Laura Conti”. Ha lavorato come ufficio stampa e social media manager di diversi progetti, tra cui il progetto “Foresta Modello” dell’International Model Forest Network. Nel 2019 le viene assegnata una menzione speciale dalla giuria del premio giornalistico “Guido Polidoro”

Giunge alle sue fasi finali “Ecodesign the Future: packaging edition”, il workshop progettuale, realizzato da Economiacircolare.com in collaborazione con Erion Packaging patrocinato dall’ISIA – Istituto universitario di design italiano e dal Poliarte di Ancona, finalizzato alla pratica e alla cultura dell’eco-progettazione in ottica di economia circolare con un focus sul tema degli imballaggi.

Il percorso formativo e progettuale, dopo una parte didattica, ha previsto la realizzazione da parte dei partecipanti di proposte di progetto e prototipi sul tema dell’imballaggio, con l’obiettivo di individuare buone pratiche in grado di accompagnare le attività produttive, in particolare delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), verso percorsi di eccellenza progettuale e di piena circolarità.

I sei team di partecipanti hanno lavorato all’ideazione di prototipi innovativi e di proposte legate al design di prodotto e alla sua distribuzione e comunicazione, sotto la guida di Marco Pietrosante, designer e docente universitario, ed Elisa Delli Zotti, service and graphic designer, docente dell’ISIA Roma Design. Gli autori dei tre progetti più meritevoli, che saranno premiati in un evento pubblico il prossimo 26 marzo.

Leggi anche: Ecodesign the future, al via la fase progettuale del workshop per la sostenibilità del packaging

Rethink Pack!, la premiazione di Ecodesign the Future

L’appuntamento è per sabato 26 marzo dalle 16 presso l’ADI Design Museum di Piazza Compasso d’Oro 1 a Milano. L’evento Rethink Pack! sarà un’occasione per confrontarsi sull’importanza dell’ecodesign e scoprire le idee che potrebbero rivoluzionare il settore degli imballaggi.

Dopo una tavola rotonda sul ruolo dell’ecodesign per un futuro realmente circolare, saranno presentati gli eco-concept di packaging per le apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) ideati dai e dalle partecipanti al workshop progettuale, con la premiazione delle tre migliori idee progettuali.

A seguire, un aperitivo finale consentirà un momento di networking (il programma dell’evento). Per motivi di sicurezza, secondo le disposizioni legislative vigenti, l’evento sarà a numero chiuso e sarà necessaria la registrazione.

Leggi anche: Ecodesign the future, comunicare la sostenibilità evitando il greenwashing si può

Ecodesign the future premiazione

La valutazione dei prototipi migliori

I sette nuovi concept eco-progettuali sono stati ideati con l’obiettivo di implementare modelli di distribuzione più sostenibili nel settore delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) e potranno essere oggetto di approfondimenti e sviluppi successivi.

I prototipi sono stati valutati da una commissione di esperti del settore: Raffaele Lupoli, direttore editoriale di EconomiaCircolare.com, Nicola Saldutti, caporedattore Economia Corriere della Sera, Marica Di Pietri, direttrice responsabile di EconomiaCircolare.com, Roberto Magnaghi, Direttore generale di Erion Packaging e Maurizio BernardiBSH Italy e Presidente di Erion Packaging

La valutazione è avvenuta attraverso diversi criteri, che includono l’innovazione del concept e la coerenza progettuale rispetto al brief e rispetto ai criteri di circolarità e di sostenibilità. Oggetto di giudizio sono state anche le capacità di fare rete e quella di evidenziare gli stakeholder e, naturalmente, la coerenza progettuale rispetto al settore e all’applicabilità; infine, ma non per ultima, la qualità estetica e la comunicazione.

“I ragazzi – ha detto Maurizio Bernardi, presidente di Erion Packaging – ci hanno sorpreso con idee innovative e fuori dagli schemi. Spesso chi lavora in azienda ed è immerso ogni giorno nel modo attuale di fare le cose, tende a pensare in ottica di miglioramento e più difficilmente riesce ad immaginare qualcosa di completamente disruptive rispetto all’esistente. Questa è la forza dei giovani, non essere influenzati dallo stato dell’arte e proporre cose a cui magari nessuno aveva pensato prima. In questo senso una più stretta collaborazione tra mondo della formazione e mondo delle imprese può agevolare questo approccio sinergico in una logica win-win“.

Leggi anche: Ecodesign degli imballaggi: ecco come renderli più sostenibili

La fase progettuale

Il workshop che ha portato al delinearsi delle idee progettuali ha visto una fase di ricerca teorica, seguita da una fase progettuale.

“I partecipanti – spiega Elisa Delli Zotti – hanno accolto le suggestioni condivise durante gli incontri di approfondimento e dibattito iniziali. Le hanno riportate all’attenzione del gruppo di lavoro e arricchite con contributi personali, ciascuno ovviamente riferendosi alla propria area di expertise. Si sono poi ‘lanciati’ operativamente nell’esplorazione di comportamenti virtuosi in ambito packaging e di casi studio rilevanti da mappare a supporto della ricerca tematica”.

“Dall’enunciazione di piccole evidenze e idee, – prosegue – siamo passati alla individuazione di vere e proprie ‘nuvole di concept’, che restituiscono, anche graficamente, le prime macro aree da ‘sondare’ alla scoperta di pattern comuni o filoni ‘sotto traccia‘ “.

“Con approfondimenti trasversali ad ampio raggio – conclude Elisa Delli Zotti – (dal packaging per food alla cosmesi…) e ricerche tipologiche invece mirate ai settori merceologici che trattano i piccoli e grandi AEE, siamo poi entrati nella fase del brainstorming. Ai designer, presenti in tutti i team, il compito di rappresentare visivamente l’evoluzione delle idee di ciascun team”.

Leggi anche: Ecodesign the future, i modelli di business che fanno bene all’ambiente

© Riproduzione riservata

spot_img

POTREBBE INTERESSARTI

Ultime notizie

La Community di EconomiaCircolare.com