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venerdì, Dicembre 13, 2024

Tutti gli eventi green da non perdere. E le settimane dedicate a baratto, finanza e riduzione dei rifiuti

Anche se è da poco terminato Ecomondo, il mese di novembre è ancora particolarmente ricco di appuntamenti e iniziative dedicate alla sostenibilità. Tra gli eventi green di questo mese vi segnaliamo le settimane dedicate alla finanza sostenibile, al baratto e alla riduzione dei rifiuti

Valeria Morelli
Valeria Morelli
Content Manager e storyteller 2.0. Fa parte del network di Eco Connection Media. Si occupa di strategie di comunicazione web, gestione social, consulenza 2.0 e redazione news e testi SEO. Per Green Factor, all’interno dell’ufficio stampa, si occupa delle relazioni istituzionali.

Novembre è un periodo pieno di impegni per chi cerca di avere un ritmo di vita compatibile con gli equilibri del Pianeta e per chi vuole saperne di più, dalle buone pratiche quotidiane, alla finanza etica, passando per forme di turismo alternative. Il mese è iniziato con Ecomondo, che ha tenuto banco dal 7 al 10 novembre con una notevole presenza di EconomiaCircolare.com.

Di ritorno dalla fiera internazionale dell’economia circolare e della transizione ecologica, sono ancora molti gli appuntamenti e le iniziative in corso o prossime ad accadere. Noi oggi ve ne segnaliamo tre che hanno la particolarità di svolgersi in più giorni (una settimana o addirittura due).

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Settimane dell’Investimento Sostenibile e Responsabile

Quando mettete qualche risparmio da parte vorreste impiegarlo perché possa dare i suoi frutti anche in termini di sostegno a progetti etici e sostenibili, ma non sapete da dove iniziare? La prima buona notizia è che non siete i soli e la seconda è che esistono diverse iniziative per acquisire la giusta consapevolezza e agire di conseguenza.

Tra queste vi sono le Settimane dell’Investimento Sostenibile e Responsabile, il principale appuntamento in Italia sulla finanza sostenibile che dura ben 15 giorni coinvolgendo la seconda e la terza settimana del mese di novembre. Le Settimane SRI, promosse e organizzate dal Forum per la Finanza Sostenibile, giunte alla dodicesima edizione, sono cominciate il 14 novembre e proseguiranno fino al 28 novembre, in presenza (a Milano e a Roma) e online. Il ricco programma prevede convegni e seminari su argomenti di primo piano della finanza sostenibile

Tema centrale dell’edizione di quest’anno sarà il superamento dei pregiudizi nei confronti degli investimenti ESG (ambientali, sociali e di buona governance) e la necessità, anche economico-finanziaria, di accelerare la transizione ecologica. Durante gli eventi saranno presentate cinque nuove ricerche focalizzate su investitori istituzionali, mercato retail e PMI e un paper che risponde alle recenti critiche al settore.

Come evidenzia l’ultimo rapporto dell’IPCC (il Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico delle Nazioni Unite) pubblicato lo scorso marzo – spiegano dal forum – per limitare i danni del cambiamento climatico bisogna agire subito: a livello globale, la transizione verso un modello di sviluppo equo e sostenibile richiede investimenti 3/6 volte superiori ai $600 miliardi attuali. Una cifra di gran lunga inferiore ai costi dell’inazione, che – secondo il World Economic Forum – possono arrivare fino al 18% del PIL globale. Gli organizzatori non hanno dubbi: il contributo della finanza sostenibile si può rivelare dunque essenziale per orientare gli investimenti pubblici e privati verso attività in grado di garantire un rendimento economico e, al contempo, di generare impatti positivi dal punto di vista sia ambientale che sociale. Per saperne di più vi consigliamo di consultare il portale ufficiale.

Leggi anche: Ecco cosa prevede il nuovo standard Ue per contrastare il greenwashing

Settimana del Baratto

Scambio un soggiorno a Montecastrilli in Abruzzo in cambio di oggetti di antiquariato e arredo per B&B”, “Offro pernottamento in Sardegna in cambio di supporto nella creazione di un piccolo sito web”, “Alloggio con prima colazione a Bassano del Grappa in cambio di lezioni di cucina vegana”. Avete mai pensato di andare in vacanza non pagando in denaro ma scambiando con beni o servizi?

Tra gli appuntamenti circolari di novembre vi è proprio la Settimana del Baratto che quest’anno compie quindici anni. L’iniziativa è promossa dal portale Bed-and-Breakfast.it e oggi prevede anche la versione internazionale con la Barter Week.

Dal 13 al 19 novembre, i B&B affiliati al portale www.bed-and-breakfast.it che decidano di partecipare all’iniziativa possono accogliere gratuitamente i loro ospiti in cambio di servizi o di beni propri, contribuendo così a portare avanti una tradizione che si ripete da ben 15 anni ogni terza settimana di novembre.

Se amate viaggiare e cercate alternative low cost, non potete perdere l’occasione di un soggiorno gratuito in cambio dell’offerta di attività manuali, educative o creative, o del donare un oggetto ai proprietari delle strutture.

Come individuare dove andare (anche in base a ciò che potete offrire)? Partendo dal portale www.settimanadelbaratto.it, potrete sfruttare il motore di ricerca interno degli alloggi che, al posto dei prezzi, elencherà le richieste dei B&B, già suddivise per regione o tipo di servizi e prodotti desiderati, consentendovi così di confrontare e scremare i tanti tipi di annunci.

Ci sono host che hanno desideri specifici in elenco e altri che sono aperti a più tipologie di scambi e proposte. Quando avrete trovato il match perfetto, potrete cliccare su “Contatta e Baratta” per iniziare la trattativa con il gestore. Una volta raggiunto l’accordo, è ora di fare le valigie! La meta per l’edizione 2024 potrà essere anche oltrefrontiera.

Come vi abbiamo anticipato, infatti, quest’anno la Settimana del Baratto parla molte lingue: ad aderire sono bed and breakfast in ben 64 Paesi nel mondo, dall’Albania all’Uganda. Certo, il nostro consiglio in ogni caso è quello di preferire mete nelle quali potrete arrivare via terra (magari in treno o in pullman) perché un’iniziativa così bella non pesi in maniera significativa sulla vostra impronta ecologica.

Leggi anche: Ora il baratto viaggia sul web, dagli oggetti alle case per le vacanze

Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti

Quella 2023 sarà la quindicesima edizione della Settimana Europea di Riduzione dei Rifiuti (SERR 2023) che vede le realtà italiane tra i protagonisti. Il Belpaese, infatti, sale ormai stabilmente sul podio per numero di azioni proposte e confidiamo che anche per l’anno in corso possa confermare il primato. La SERR 2023 si focalizzerà sul packaging per sensibilizzare sull’importante impatto ambientale degli imballaggi, promuovendo un comportamento di consumo e produzione più sostenibile in linea anche con l’approccio adottato dalla Commissione UE di un nuovo Regolamento sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio. Lo slogan della SERR 2023 non poteva quindi che essere “Non farti imballare”.

Da settembre cittadini, imprese, associazioni, pubbliche amministrazioni e scuole hanno iniziato a registrare le proprie azioni (l’ultimo termine utile è il 12 novembre) da tenersi tra il 18 e il 26 novembre 2023. Se non avete fatto in tempo ad aderire non preoccupatevi. Sul portale potrete infatti scoprire le diverse iniziative locali e dare supporto a quelle aperte al contributo da esterni.

Nella nostra vita quotidiana, gli imballaggi svolgono un ruolo cruciale nel contenere, proteggere, trasportare e presentare ogni tipo di merce. Tuttavia, la realtà è che questi hanno un enorme impatto sull’ambiente. L’utilizzo di materiali vergini – spiegano gli organizzatori della manifestazione europea – rappresenta una grande sfida: il 40% della plastica e il 50% della carta utilizzata nell’UE sono destinati proprio al packaging. Inoltre, quando giungono alla fine del loro ciclo di vita, gli imballaggi costituiscono il 36% dei rifiuti solidi urbani. È evidente come la situazione richieda un’attenzione immediata e non è un caso se l’Europa sta completando l’iter proprio in queste settimane della normativa volta a mettere drasticamente a dieta la pattumiera per ciò che concerne questi rifiuti.

E voi quali buone pratiche già adottate?

Leggi anche: Riuso vs riciclo, serve quadro conoscitivo certo e condiviso

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