C’è tempo fino al 4 giugno per candidarsi al premio GammaDonna, il riconoscimento dell’omonima associazione che mira a ridurre il gender gap attraverso un sostegno all’imprenditoria femminile. Nella sua ventesima edizione il premio toccherà le città di Roma, Milano e Torino, tra appuntamenti di business networking ed eventi formativi a sostegno delle imprenditrici.
La prima tappa a Roma è prevista per il prossimo 6 giugno. Il 10 settembre sarà la volta di Milano, con il workshop “Data Strategy: metodi e tecnologie utili per estrarre valore dai dati che ci circondano”. Chiude il percorso Torino: il 4 novembre, la Nuvola Lavazza ospiterà la Finale del Premio, accogliendo sul palco le storie di innovazione delle sei finaliste.
Obiettivo dell’iniziativa scrivono in una nota è: “Sostenere il cambio di passo e la diffusione di una nuova prospettiva rigenerativa, cruciale per affrontare le sfide legate all’ambiente, alla sostenibilità e al benessere umano”.
A chi si rivolge il premio
Il premio, fanno sapere in una nota, è destinato a imprenditrici – founder, co-founder, oppure socie attive con ruoli manageriali – che si siano distinte per aver innovato con prodotti/servizi, processi o modelli organizzativi all’interno della propria azienda, con almeno un bilancio alle spalle.
Le sei finaliste saranno selezionate da una giuria di esperti di innovazione, esponenti del mondo imprenditoriale e investitori: in palio diversi premi legati a visibilità e formazione, come un mini-documentario sulla storia di innovazione imprenditoriale, un master della 24Ore Business School e altre opportunità formative e di mentoring.
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Essere imprenditrici in Italia
In base ai dati diffusi da Unioncamere a marzo 2024, sono 1 milione e 325mila le imprese femminili registrate in Italia, il 22,2% del totale del tessuto produttivo nazionale con una piccola battuta d’arresto sul 2023 (-0,9%). “Un rallentamento che – secondo GammaDonna – non interrompe l’invasione dell’universo femminile in settori tradizionalmente maschili. E, pur restando contraddistinto dalla piccola dimensione e da una minor produttività, il mondo dell’impresa al femminile fa passi avanti sul fronte del rafforzamento della struttura imprenditoriale”.
Il dato del rapporto tra imprese femminili e il totale delle imprese che si occupano di attività professionali, scientifiche e tecniche nel 2023 sfiora il 20% dal 19,7% del 2022.
Le imprese femminili hanno inoltre una caratteristica specifica, sono cioè un po’ più giovani rispetto alle altre imprese: il 10,6% delle aziende femminili è infatti guidato da imprenditrici under 35 (contro il 7,9% delle attività non femminili). Cresce, inoltre, la propensione delle imprenditrici a far ricorso a modelli aziendali più strutturate: le società di capitale femminili sono aumentate dell’1,7% nel 2023, arrivando a rappresentare il 26% del totale delle aziende guidate da donne.
“La nostra è una scelta di campo, coerente con i nostri 20 anni di storia e di sfide al fianco di imprenditrici coraggiose e visionarie, pioniere di nuovi modelli di business – sottolinea la presidente GammaDonna Valentina Parenti – Vogliamo incoraggiare una visione olistica del progresso, che riconosca l‘interconnessione tra salute degli ecosistemi e benessere umano e ne promuova il bilanciamento, contribuendo in questo modo a costruire un futuro sostenibile per le generazioni presenti e future”.
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