giovedì, Novembre 6, 2025

Il nuovo standard tedesco per il passaporto digitale di prodotto delle batterie

Sviluppato dal consorzio Battery Pass, lo standard è una guida rivolta alle aziende per capire funzionamento e contenuti del passaporto digitale di prodotto, un documento elettronico dove sono riunite tutte le informazioni sensibili sulla batteria. Un passaggio fondamentale nella sostenibilità del settore

Tiziano Rugi
Tiziano Rugi
Giornalista, collaboratore di EconomiaCircolare.com, si è occupato per anni di cronaca locale per il quotidiano Il Tirreno Ha collaborato con La Repubblica, l’agenzia stampa Adnkronos e la rivista musicale Il Mucchio Selvaggio. Attualmente scrive per il blog minima&moralia, dove si occupa di recensioni di libri. Ha collaborato con la casa editrice il Saggiatore e con Round Robin editrice, per la quale ha scritto il libro "Bergamo anno zero"

Un nuovo standard che stabilisce i dati che devono essere contenuti in un passaporto digitale di prodotto (DPP) per le batterie – come quelle utilizzate nei veicoli elettrici, nelle biciclette elettriche e nei sistemi industriali di accumulo dell’energia – è stato rilasciato dall’Istituto tedesco di standardizzazione (DIN) e dalla Commissione tedesca per le tecnologie elettriche, elettroniche e dell’informazione (DKE). In pratica, si tratta di una guida rivolta alle aziende, per avere un’idea concreta di come funziona il passaporto digitale per le batterie e come verrà applicato.

Che si tratti di veicoli elettrici, biciclette elettriche o sistemi industriali di stoccaggio dell’energia, le batterie svolgono un ruolo fondamentale nel raggiungimento della neutralità climatica. Tuttavia il confronto tra la sostenibilità e le prestazioni non è semplice. Questa situazione è destinata a cambiare nel febbraio 2027 con l’introduzione del passaporto digitale delle batterie, obbligatorio in tutta l’Unione Europea, che finalmente documenterà i dati relativi all’intero ciclo di vita di una batteria, come stabilisce il nuovo Regolamento Ue 2023/1542 per le batterie dei veicoli elettrici, dei veicoli a due ruote e le batterie industriali con una capacità superiore a 2 kWh.

passaporto 1

Allo sviluppo dello standard, denominato DIN DKE SPEC 99100 – Requisiti per gli attributi dei dati del Battery Passport, ha partecipato il consorzio Battery Pass, una collaborazione di undici organizzazioni internazionali leader nel settore industriale, tecnologico e scientifico, guidato da Systemiq e con la collaborazione del ministero federale tedesco per gli Affari economici e l’azione per il clima, il cui scopo è favorire l’adozione del passaporto delle batterie fornendo alle aziende e agli altri attori della catena del valore delle batterie un primo quadro completo dei requisiti tecnici, delle opportunità e delle barriere legate all’adozione del DPP.

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Obiettivi del del passaporto digitale di prodotto

Le batterie sono, infatti, il primo settore di prodotti a cui l’Unione Europea ha imposto l’adozione dei DPP. Altri settori, tra cui il tessile e la moda, stanno sviluppando DPP nell’ambito di una legislazione comunitaria separata e ci si aspetta che faranno riferimento e si ispireranno al passaporto per le batterie quando elaboreranno i nuovi standard. In poche parole, il passaporto digitale è un documento elettronico visualizzabile online grazie a un link collegato al codice QR unico con cui è contrassegnata la batteria, stampato o inciso sul dispositivo oppure incluso nella confezione o nella documentazione di accompagnamento.

Qui sono memorizzati tutti i dati richiesti, più una serie di requisiti tecnici come previsto dagli articoli 77 e 78 e dagli allegati del Regolamento batterie dell’Unione europea: informazioni generali sulla batteria e sul produttore, materiali e composizione della batteria, metriche di prestazione e durata, condizioni di lavoro nell’estrazione delle materie prime e impronta di carbonio della batteria. I dati precedentemente conservati in luoghi diversi, come l’origine, la composizione, le prestazioni e l’impronta ambientale, saranno riuniti sotto un unico luogo digitale, che permetterà di monitorare con maggiore accuratezza l’intero ciclo di vita della batteria.

Lo standard prevede che i dati contenuti nel passaporto digitale delle batterie siano accessibili ai consumatori, all’industria e ai riciclatori. L’obiettivo è quello di consentire la comunicazione di dati ambientali affidabili, rendere le decisioni di acquisto consapevoli e informate, facilitare la manutenzione, fornire una valutazione del rischio per il trasporto delle batterie usate, rendere più efficiente il riciclo, semplificare la determinazione del valore residuo e snellire il commercio di batterie usate nei mercati.

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Una spiegazione pratica dei contenuti del passaporto digitale

“Con la DIN DKE SPEC 99100, rendiamo i risultati del progetto Battery Pass facilmente accessibili a tutti coloro che si preparano all’introduzione del passaporto delle batterie nell’Unione Europea. Allo stesso tempo, gettiamo le basi per un’ulteriore standardizzazione internazionale su questo tema”, ha spiegato Torsten Freund, responsabile del progetto Battery Passport all’interno dell’azienda chimica BASF e presidente del comitato DIN DKE SPEC 99100. Lo standard è stato elaborato a partire dalla “Content Guidance for the EU Battery Pass Passport”, la guida realizzata del consorzio Battery Pass, in cui si trovano tutte le informazioni necessarie per creare un passaporto per le batterie in linea con i requisiti del regolamento UE sulle batterie.

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“La guida ha gettato le basi per una spiegazione pratica dei requisiti di contenuto del passaporto per le batterie. Lo standard appena pubblicato fornisce alle aziende chiarezza sugli aspetti specifici dei dati da raccogliere per il passaporto delle batterie. Questo segna un altro importante passo avanti nell’utilizzo dei passaporti digitali dei prodotti e nello sfruttamento del loro straordinario potenziale per la creazione di valore circolare”, ha aggiunto il presidente di Acatech Thomas Weber, una delle aziende del consorzio.

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L’importanza del passaporto digitale in chiave economia circolare

L’Unione Europea è consapevole che la sostenibilità del settore delle batterie passerà esclusivamente attraverso la transizione verso l’economia circolare. A riprova, il Regolamento batterie prevede l’utilizzo crescente nel tempo di un contenuto minimo riciclato di materiali nelle nuove batterie. Il passaporto digitale si inserisce perfettamente in questo percorso, perché avere informazioni sicure e attendibili sui dati di tutti gli attori coinvolti nel ciclo di vita della batteria, sulla provenienza dei materiali, la composizione chimica del prodotto, la storia di produzione e le performance di sostenibilità favorirà la trasparenza e la tracciabilità lungo l’intera catena del valore.

Un’ampia sezione del passaporto digitale della batteria si concentra esclusivamente sui materiali utilizzati, per individuare la percentuale di quelli vergini e riciclati (litio, nichel e cobalto). Inoltre le istruzioni all’interno del passaporto digitale per lo smontaggio della batteria sono state inserite con lo scopo di facilitare il riutilizzo e il recupero del maggior numero possibile di componenti della batteria. Si tratta di informazioni fondamentali anche nella fase di riciclo, sia per chi si occuperà di recuperare i materiali contenuti nelle batterie, sia per i cittadini che potranno prendere decisioni di acquisto più consapevoli in ottica di riparabilità del prodotto.

Il Battery Pass Consortium ha fatto una stima dei benefici economici e ambientali dell’adozione del passaporto digitale di prodotto nelle batterie: una riduzione dei costi di approvvigionamento per gli operatori indipendenti del 2-10% e costi di pre-trattamento e trattamento per il riciclo inferiori del 10-20% grazie alla riduzione delle esigenze di campionamento. Infine i tassi di riciclo potrebbero migliorare dell’1-2% e l’Unione Europea potrebbe risparmiare ogni anno da 370 a 1300 kton di CO₂ nel grazie al prolungamento della vita utile delle batterie.

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