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venerdì, Novembre 15, 2024

M’illumino di meno, la giornata nazionale del risparmio energetico

Come ogni anno dal 2005, si rinnova in Italia l’appuntamento con il risparmio energetico e la promozione di stili di vita sostenibili. Mentre l’industria dell’illuminazione a Dubai ha tracciato la rotta globale dell’economia circolare

Andrea Martire
Andrea Martire
Laureato in Scienze Politiche, ha avuto una lunga collaborazione con "Il Caffè Geopolitico", testata di settore. Lo spinge uno spiccato interesse per lo studio del territorio urbano di Roma est, in cui vive e a cui ha dedicato 4 libri tra il 2017 e il 2022. Impiegato nell'associazionismo sindacale agricolo, ha esordito con un saggio ad Expo Milano nel 2015. È presidente di un'associazione che cerca di valorizzare quello che altri chiamano "periferia"

“È ora che l’industria dell’illuminazione illumini la necessità di guidare l’economia circolare“: con questo gioco di parole lo scorso gennaio negli Emirati Arabi Uniti, al Lightalks che ha inaugurato il 16esimo Light Middle East, la Fiera internazionale dell’illuminazione, nel celebre Dubai World Trade Centre, gli esperti del settore di tutto il mondo hanno espresso un appello collettivo al settore per unire ed educare i clienti e le parti interessate sulla necessità di creare un’economia circolare.

La conferenza nella capitale araba è in realtà solo l’ultimo degli sforzi che il settore sta portando avanti da tempo per una maggiore sostenibilità, ancor più importanti in questa crisi energetica che, seppur depotenziata rispetto ai prezzi monstre del gas e dell’elettricità nell’estate 2021, fa ancora preoccupare. Specie perché le analisi degli esperti confermano che i prezzi di gas e di elettricità sembrano sì essersi stabilizzati, e la proiezione è che dovrebbero rimanere immutati anche nel futuro prossimo, ma sono comunque raddoppiati e triplicati rispetto a due anni fa.

Diventa dunque importante dare uno sguardo ai propositi circolari di un settore fondamentale a livello energetico, sia nell’ambito pubblico che in quello privato. Ma qual è la situazione italiana? Nell’ambito del risparmio energetico il nostro Paese si conferma all’avanguardia. Lo dimostra la 19esima edizione di “M’illumino di meno”, la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili che Rai Radio2 con il programma Caterpillar organizza annualmente dal 2005 per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse.

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I propositi dell’illuminazione a Dubai

L’appuntamento di inizio anno a Dubai ha tracciato una rotta da perseguire per gli anni a venire. Nella stimolante sessione di apertura Praveen Thampi, direttore creativo del Ministero della Luce (una società di progettazione architettonica dell’illuminazione con uffici a Mumbai, Hong Kong e Dubai), ha affermato che tocca ai progettisti più sensibili “educare i colleghi” sui diagrammi di flusso digitali (DFD) e “educare i clienti” sull’illuminazione come servizio che aiuta l’economia circolare a produrre, riciclare e identificare prodotti che abbiano un’alta longevità e un basso impatto.

Il direttore creativo del ministero della Luce Praveen Thampi ha anche parlato di come i progetti di illuminazione circolare nelle case e negli uffici possono aumentare la vigilanza, migliorare l’umore, ridurre l’iperattività, ridurre gli errori e gli incidenti, aumentare la produttività e affrontare un problema crescente di carenza di vitamina D.

A questo ottimismo ha fatto un po’ da contraltare Paul Nulty, fondatore della società di consulenza per il design dell’illuminazione Nulty+, il quale ha dichiarato che “il problema che abbiamo è che i clienti e il mercato non sono pronti per l’economia circolare. Abbiamo bisogno di una voce unica a livello industriale. L’unico modo per raggiungere un’economia completamente sostenibile è che i governi intervengano e aiutino il settore”.

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M’illumino di meno, le caratteristiche dell’edizione 2023

Non è un caso che questo articolo esca il 16 febbraio. Perché è dal 2005 che questa giornata nel nostro Paese è dedicata al risparmio energetico e agli stili di vita sostenibili. La prima edizione si tenne il 16 febbraio 2005, quando, in occasione dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, il noto programma radiofonico Caterpillar, in onda su Rai Radio2, ebbe l’idea di chiedere agli ascoltatori e alle ascoltatrici di spegnere tutte le luci non indispensabili come gesto di attenzione per l’ambiente. Da quel momento quella che era un’iniziativa individuale è diventata un’azione collettiva. Fino a trasformarsi, con la recente conversione del decreto legge n. 17/2022, in un giornata dedicata sul calendario.

“Anno dopo anno – si legge sul sito ufficiale – M’illumino di Meno ha promosso e raccontato le molte azioni, piccole e grandi, che ciascuno di noi può fare per salvare il Pianeta: scegliere la bici anziché l’auto, passare alle rinnovabili, condividere, piantare alberi, eliminare lo spreco alimentare e riciclare correttamente. Nel tempo l’urgenza di queste azioni individuali e collettive si è imposta a tutti noi mostrandoci gli effetti sulla natura di anni di sfruttamento ambientale. La pandemia da Covid-19 è stata l’occasione per tutti di ripensare il tema della salute globale e la guerra in Ucraina ci impone nuovamente di accelerare la riconversione energetica. Il cambiamento di abitudini suggerito da molti anni da M’illumino di Meno è ormai diventato una necessità di sopravvivenza, oltre che una possibilità per sviluppare una comunità sociale più sostenibile da tutti i punti di vista”.

Come ogni anno, sono tantissime le iniziative sparse lungo l’Italia: scuole, università, amministrazioni, aziende, associazioni, condomìni, cittadini che come da tradizione aderiranno spegnendo le luci, pedalando, organizzando attività di educazione ambientale, riducendo il consumo energetico. L’edizione 2023, poi, nei giorni scorsi ha puntato molto sui podcast, il linguaggio comunicativo preferito in questo periodo. Inoltre l’obiettivo di questa 19esima edizione è quello di mappare il fenomeno crescente delle comunità energetiche rinnovabili, con un invito rivolto a Comuni, fondazioni, privati cittadini e aziende che intendono sviluppare reti di questo tipo: aderite a M’illumino di Meno!

Infine, prendendo spunto dai movimenti per la giustizia climatica e dalle mobilitazioni internazionali, “anche M’illumino di Meno da quest’anno allarga i suoi confini con il coinvolgimento di altre radio nel mondo e dell’EBU, la European Broadcasting Union”.

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