fbpx
venerdì, Dicembre 13, 2024

Ora il baratto viaggia sul web, dagli oggetti alle case per le vacanze

Migliaia di oggetti, abiti, ammennicoli e giocattoli inutilizzati al posto di cose che potranno esserci utili: è questo lo scenario più comune. Ma sono tante le iniziative contro lo spreco, dagli swap party ai mercatini dell'usato. E per chi ha tempo e capacità da offrire, in cambio c'è una vacanza in un bed and breakfast

Letizia Palmisano
Letizia Palmisanohttps://www.letiziapalmisano.it/
Giornalista ambientale 2.0, spazia dal giornalismo alla consulenza nella comunicazione social. Vincitrice nel 2018 ai Macchianera Internet Awards del Premio Speciale ENEL per l'impegno nella divulgazione dei temi legati all’economia circolare. Co-ideatrice, con Pressplay e Triboo-GreenStyle del premio Top Green Influencer. Co-fondatrice della FIMA, è nel comitato del Green Drop Award, premio collaterale della Mostra del cinema di Venezia. Moderatrice e speaker in molteplici eventi, svolge, inoltre, attività di formazione sulle materie legate al web 2.0 e sulla comunicazione ambientale.

Vi siete mai fermati a pensare quanti oggetti abbiamo in casa? Probabilmente no. Sono migliaia e migliaia. Secondo una ricerca statunitense diffusa dal Los Angeles Times nel 2014, in una dimora media americana ci sono ben 300mila oggetti (dalle graffette, ai fogli di carta, dai vestiti all’asse da stiro). Avete letto bene: trecentomila beni. Secondo il medesimo studio, i bambini statunitensi rappresentano il 3,7% dei bimbi del mondo, ma possiedono il 47% di giochi e libri per i più piccoli.

Quanti di questi oggetti finiamo per usare davvero? Quanti rimangono in fondo a cassetti, armadi, soffitte o addirittura in magazzini temporanei affittati con il proposito di tenerli per brevi periodi che finiscono per essere vere e proprie pertinenze di casa?

Questo accade perché viviamo in una società fondata sulla cultura del possesso, più che dell’uso.

Scambio come esempio di economia circolare

Condivisione, prestito, riuso, sono alla base dei principi dell’economia circolare perché permettono di allungare la vita agli oggetti e ne richiedono una produzione in minori esemplari.

Come vi abbiamo raccontato, una delle possibilità per entrare a far parte di questo circuito, è comprare e vendere nei negozi dell’usato.

Non è però la sola alternativa. Tra le opzioni sempre più praticate vi è, infatti, il baratto che grazie al web diventa asincrono.

Il baratto del XXI secolo

Il baratto è una pratica antica, risalente a ben prima che vi fosse la moneta. I bambini oggi la praticano ancora spesso, con lo scambio di figurine, carte, giochi e non solo. Negli adulti sembrava più entrata in disuso, ma ultimamente sta rifiorendo sotto nuova forma.

Grazie al web oggi domande e offerta si possono incontrare e far perfezionare gli scambi.

Esiste ad esempio il portale Zerorelativo, che consente alle persone, i barter, da un lato di caricare gli oggetti che vorrebbero scambiare e dall’altro di indicare la propria lista dei desideri. Gli scambi possono essere effettuati a distanza o dal vivo. Regola d’oro da ricordare è “…il tuo oggetto è la tua moneta”.

Lo scambio asincrono: dagli swap party all’online

Dopo tanti secoli questa forma di scambio si è rinnovata e può non avvenire solo tra due singoli barattanti, ma all’interno di una comunità. Non dovendo quindi provvedere a uno scambio reciproco, vi sono più possibilità di riuscire a dar via l’oggetto che si porta e trovare qualcosa che desideriamo, grazie al baratto asincrono.

Come è possibile?

Semplice, ad ogni bene da mettere in circolo viene attribuito un certo numero di crediti che, a loro volta, potranno essere usati per far proprio ciò che vogliamo “acquistare”.

Spesso le occasioni di scambio diventano vere e proprie feste. Così sono nati gli swap party che possono essere a tema (es. dedicati solo ai vestiti o all’oggettistica) o liberi. All’ingresso avviene la valutazione e poi si inizia ad esporre e a girare, magari con un drink in mano.

Il baratto asincrono è sempre più online

Con la tecnologia che avanza (e le restrizioni sugli eventi fisici del 2020) dalle occasioni dal vivo, lo swapping si è sempre più spostato online.

Esistono tantissimi portali nei quali si possono caricare gli oggetti che non utilizziamo più, ma non solo. A seconda del regolamento del sito, si possono barattare anche prestazioni professionali o servizi.

Scopriamo insieme alcuni esempi.

Armadio Verde, come si può intuire dal nome, serve a dare una seconda vita a vestiti, scarpe e accessori. La particolarità è che tali beni vengono ritirati da Armadio Verde, per essere valutati, approvati e stimati in “stelline” che potrete usare per fare acquisti sul portale aggiungendo una piccola somma di denaro. Molti anche i pezzi firmati presenti sul portale, come ampia è la sezione dedicata ai capi per bambini.

Non volete avere limiti agli oggetti da caricare per il vostro swapping online? Il portale che fa per voi probabilmente è “cose (in)utili”. Qui oltre a capi di abbigliamento e oggetti, addirittura si può mettere il proprio “tempo utile” a disposizione per aiutare altre persone, ad esempio, per aiutare nel realizzare un orto ma anche una consulenza professionale.

Un altro portale che non possiamo non citare è quello dedicato alla Settimana del Baratto nel quale i gestori di bed & breakfast italiani propongono di dare ospitalità in cambio di beni, come marmellate fatte in casa, o servizi quali la realizzazione di un sito internet, ma anche una bella ripitturata alle pareti. Qualsiasi sia il vostro talento, potreste riuscirlo a barattare con un bel weekend al mare o in montagna!

© Riproduzione riservata

spot_img

POTREBBE INTERESSARTI

Ultime notizie

La Community di EconomiaCircolare.com