giovedì, Novembre 6, 2025

L’allegra protesta del circo di Extinction Rebellion all’OMC Med Energy: “Fa’ poc e pajaz”

“Non fate i pagliacci” dicono alle imprese fossili presenti alla conferenza OMC Med Energy di Ravenna i membri del 'circo' di Extinction Rebellion, truccati da clown. “Abbiamo pieno diritto, come pagliacci, a partecipare alla 'fiera del greenwashing'”

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Redazione EconomiaCircolare.com

Clown in giacca e cravatta con parrucche iridescenti e nasi rossi a palla hanno accolto ieri mattina il pubblico in coda per entrare alla conferenza OMC Med Energy al di Ravenna. Sono i membri del ‘circo’ di Extinction Rebellion (XR) che, in fila all’ingresso del Pala De André hanno sostenuto “di avere pieno diritto, come pagliacci, a partecipare alla ‘fiera del greenwashing’”. Più tardi, si sono esibiti in evoluzioni sui tricicli e numeri di giocoleria a ritmo di musica.

GAS, CCS e niente più transizione

La conferenza OMC Med Energy, scrive in una nota il movimento per il clima, “è dedicata al ruolo del gas nella transizione energetica e nella creazione di alleanze industriali per cercare soluzioni innovative finalizzate alla decarbonizzazione di settori ‘difficili’ come cementifici e raffinerie”. La pacifica protesta è stata organizzate per sottolinea “come le numerose aziende collegate all’industria fossile che partecipano alla conferenza, tra cui Eni, Snam, TotalEnergies e Shell, siano tra i principali responsabili dell’aggravarsi della crisi ecoclimatica”.

Negli ultimi mesi infatti i giganti del fossile hanno fatto marcia indietro sui loro impegni riguardo alla decarbonizzazione. Ricostruisce XR: “In dicembre la Shell ha annunciato una riduzione dei propri investimenti nelle energie rinnovabili e un maggiore impegno nell’estrazione di gas fossile. ENI, il colosso italiano del gas e del petrolio, che sul suo sito enfatizza il proprio impegno green, dal 2023 al 2024 ha aumentato di meno di 2 gigawatt la propria capacità installata di rinnovabili, passando da appena 3 GW a 4,1 GW. Nello stesso periodo, la sola produzione di gas peserà per il 60% del portafoglio aziendale. Allo stesso tempo ENI promuove come soluzione alla crisi del clima la Carbon Capture and Storage (CCS – cattura e stoccaggio della CO2), a partire dai progetti di Ravenna e Hynet nel Regno Unito, mentre secondo molti esperti si tratta di una tecnologia sperimentale e costosa, inadatta a fronteggiare l’emergenza climatica”.

Questi tentativi di mettersi una maschera sembrano un circo, spiega Extinction Rebellion, L’ennesimo teatrino creato da imprese e governi per illuderci di stare lavorando con serietà a soluzioni che ci portino velocemente ad una completa transizione ecologica, che si fa sempre più necessaria“.

Clima fossili
Foto: Extinction Rebellion

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“Fa’ poc e pajaz”

Alla ridicola ma pericolosa volontà dei nostri politici di trasformare l’Italia – e in particolare la città di Ravenna – in un hub del gas fossile, rispondiamo Fa’ poc e pajaz (non fate i pagliacci)” continua Extinction Rebellion. XR punta infatti il dito anche contro la politica, colpevole di fare leva sul gas come energia di transizione ritardando la decarbonizzazione dell’economia e dei consumi: A Ravenna, infatti, è da poco arrivato il rigassificatore BW Singapore, “acquistato dalla Snam per 367 milioni di euro, uno dei tasselli della strategia che mira a trasformare l’Italia in uno hub del gas, in un momento storico in cui i consumi energetici del paese e dell’Europa sono in costante calo”.

La protesta si sposta a Roma

 “Chiediamo soluzioni sistemiche a problemi sistemici: per fronteggiare l’emergenza ecoclimatica, la transizione ecologica deve essere immediata”, afferma l’associazione. Che dal 25 aprile al 1 maggio “porterà la protesta e la disobbedienza civile a Roma, in una Primavera Rumorosa per rimettere al centro del dibattito pubblico la crisi ecoclimatica e celebrare la Resistenza, il lavoro, la democrazia”.

Clima fossili
Foto: Extinction Rebellion

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Aggiornamento del 30 aprile 2025

Da Ravenna, Angela, attivista di XR, spiega che durante la OMC Med Energy “si discuterà di nuovi investimenti in gas fossile e nello stoccaggio della CO2″. Per questo definisce la fiera, della quale saranno protagoniste anche diverse imprese delle energie fossili, “una vera e propria pagliacciata”.

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