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Pil
Includere gli ecosistemi nel calcolo del PIL: la proposta del Joint Research Center
Non tenere conto della salute degli ecosistemi rende il Pil una misura fallace: perché le risorse provengono dalla natura, e distruggerla significa compromettere il benessere. Per valutare lo stato di un’economia bisognerebbe affiancare al Pil un indicatore come il Prodotto ecosistemico lordo: il centro di ricerca della Commissione europea è al lavoro per farlo
“Le politiche ambientali? Aumentano la competitività”. A colloquio con l’economista Simone Borghesi
Inflazione, deglobalizzazione, spesa pubblica, 'effetto Bruxelles' sulle politiche ambientali globali. Simone Borghesi, economista ambientale da poco eletto Presidente della European Association of Environmental and Resource Economists (EAERE) riflette con noi su alcuni aspetti della relazione tra economia e ambiente
PIL e rifiuti da attività economiche. Quel disaccoppiamento ancora lontano
Le politiche ambientali degli ultimi anni, e nello specifico quelle che ruotano intorno al tema dell’economia circolare, si sono concentrate sul tema del cosiddetto disaccoppiamento o decoupling tra la creazione di valore aggiunto e la produzione di rifiuti. Nel nostro Paese, invece, la produzione di rifiuti da attività economiche cresce a ritmi superiori a quelli del PIL.
“La decrescita è controproducente, meglio la crescita sana”. Intervista a Per Espen Stoknes
Intervista all’economista e psicologo norvegese Per Espen Stoknes, che mette insieme le due scienze sociali alla ricerca di un nuovo modello di sviluppo. Dove la crescita è indispensabile per garantire il benessere, ma solo se non danneggia l’ambiente e non favorisce le disuguaglianze
Ecco perché il Pil non coglie per intero la dimensione economica di un Paese
Un nuovo indicatore per uno sguardo sostenibile alla prossima generazione: una visione pragmatica e non ideologica
Edgar Morin: Uscire dal neoliberismo e abbracciare la comunità di destino col Pianeta
Partendo dalla crisi prodotta dalla pandemia – che considera “sintomo virulento di una vasta crisi più profonda del grande paradigma dell’Occidente diventato mondiale, quello della modernità” – il filosofo francese evidenzia la necessità di rinnovamento che dovrà necessariamente partire dall’uscita dal neoliberismo e dalla “presa di coscienza della comunità di destino terrestre tra la natura vivente e l’avventura umana”. Arricchiamo i nostri approfondimenti sul tema dei rapporti tra sviluppo e crescita economica con la lettura di “Cambiamo strada. Le 15 lezioni del coronavirus” di Edgar Morin
“Agnostici rispetto alla crescita”: l’economia della ciambella per il benessere del Pianeta?
Il modello di “economia della ciambella” riporta le questioni sociali e ambientali al centro dello sviluppo. È una bussola che ci guida verso un posto sicuro dove operare la nostra economia e dove costruire una società nuova, attenta ai diritti umani e alle esigenze del pianeta
“Tutti i motivi per cui il Pil è una misura imperfetta”. Intervista a Jean-Paul Fitoussi
Secondo l’economista francese il Prodotto Interno Lordo non solo non riesce a misurare il benessere o le disuguaglianze all’interno di una società ma addirittura, nel calcolarlo, sono gli aspetti negativi di un sistema economico che contribuiscono a farlo crescere. È il caso di cercare altri indicatori?