Ben 75 pagine per rendere più comprensibile e pronta all’uso la tassonomia, cioè il sistema di classificazione delle attività economiche da considerare sostenibili: così l’Unione Europea prova a rispondere ai dubbi e alle incomprensioni generate negli scorsi mesi. Lo fa allo scopo di “ridurre gli oneri amministrativi a carico delle imprese che applicano il quadro dell’UE in materia di finanza sostenibile”.
La Commissione ha scelto lo strumento delle FAQ, cioè le domande più frequenti, allo scopo di illustrare l’applicazione dei requisiti generali di tassonomia e dei criteri di vaglio tecnico per attività specifiche incluse negli atti delegati relativi al clima e all’ambiente della tassonomia.
Esse riguardano inoltre i criteri generici “non arrecare un danno significativo” (DNSH), che garantiscono che le attività economiche che contribuiscono a uno degli obiettivi ambientali stabiliti nel regolamento sulla tassonomia non causino un danno significativo a nessuno degli altri obiettivi ambientali.
Mairead McGuinness, commissaria per i servizi finanziari, la stabilità finanziaria e l’Unione dei mercati dei capitali, ha dichiarato: “La tassonomia dell’UE fornisce agli investitori una comprensione comune degli impatti ambientali dei loro investimenti, orientando nel contempo gli sforzi di transizione sostenibile delle imprese. Il nostro obiettivo è ora quello di migliorare l’utilizzo dello strumento e queste domande frequenti aiuteranno le imprese ad applicare la tassonomia”.
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Cosa prevedono le FAQ sulla tassonomia
Lo strumento delle FAQ, tra i preferiti dall’Unione Europea, fa parte del programma di semplificazione della Commissione. La tassonomia, invece, è una pietra angolare del quadro dell’UE in materia di finanza sostenibile e un importante strumento di trasparenza del mercato. Mira a indirizzare gli investimenti verso le attività economiche più necessarie per la transizione, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo. Sono quattro gli obiettivi fondamentali della tassonomia UE:
- Crea un quadro di riferimento per investitori e società;
- Sostiene le imprese nei loro sforzi per pianificare e finanziare la loro transizione;
- Protegge dalle pratiche di greenwashing;
- Aiuta ad accelerare il finanziamento di quei progetti già sostenibili e quelli necessari nella transizione.
Sono invece sei gli obiettivi ambientali e climatici:
Le norme sulla tassonomia – atti delegati e modifiche varie – sono entrate in vigore il 1° gennaio 2024. Ma oggi, a un anno di distanza, l’applicazione resta incerta e variegata nei 27 Stati membri dell’UE. “Lo scopo della presente nota – scrive la Commissione – è quello di aiutare le parti interessate a conformarsi ai requisiti normativi in modo economicamente vantaggioso e di garantire che le informazioni riportate siano comparabili e utili per ampliare la finanza sostenibile”.
Nel documento di 78 pagine le FAQ forniscono indicazioni su:
- Requisiti generali: ulteriore spiegazione di concetti fondamentali come “Non causare danni significativi” (DNSH).
- interoperabilità: allineamento dei criteri di tassonomia alla direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale (CSRD) e agli standard europei di rendicontazione della sostenibilità (ESRS).
- Criteri di selezione tecnica: linee guida specifiche per ciascun obiettivo ambientale e rendicontazione settoriale.
- Chiarimenti DNSH: Sezioni dedicate per ogni obiettivo, per offrire chiarezza sulla conformità.
Il documento sottolinea inoltre l’importanza di una rendicontazione trasparente e di verifiche periodiche da parte di terze parti per garantire la conformità.
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Tassonomia, oltre alle FAQ c’è di più
Ben consapevole della difficoltà delle imprese ad adeguarsi, specie se il linguaggio utilizzato è troppo tecnico, sulla tassonomia la Commissione ha inoltre creato un sito web educativo e di facile utilizzo che offre una serie di strumenti online per aiutare gli utenti a comprendere meglio la classificazione e le caratteristiche di sostenibilità delle imprese in modo semplice e pratico, facilitandone in ultima analisi l’attuazione e sostenendole nei loro obblighi di comunicazione.
Il navigatore della tassonomia dell’UE offre quattro strumenti, per “aiutare a navigare nella tassonomia”.
- Bussola della tassonomia dell’UE: una rappresentazione visiva dei settori, delle attività e dei criteri inclusi negli atti delegati della tassonomia dell’UE
- Calcolatore della tassonomia dell’UE: una guida passo-passo sugli obblighi di comunicazione
- Archivio delle domande frequenti (già incontrate prima)
- Guida per l’utente della tassonomia dell’UE: un documento di orientamento sulla tassonomia per i non esperti.
Basterà? A prima vista i contenuti sono abbastanza chiari, mentre di rovescio la fruibilità del sito è molto ridotta.
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