La doppia transizione ecologica e digitale non può prescindere dalla tecnologia o, meglio, dalle tecnologie. Si è fatto un gran parlare quest’anno dell’intelligenza artificiale, che da una parte promette enormi vantaggi con l’automazione di molti processi e meccanismi lavorativi e dall’altra minaccia non solo l’aspetto occupazionale ma anche le questioni ambientale, dato l’enorme consumo di energia. Prima di valutare ogni tecnologia, dunque, è necessario avere un approccio complesso che tenga conto di più variabili. Detto questo, la domanda è d’obbligo: quali sono le tecnologie più promettenti nell’immediato futuro?
Il World Economic Forum ha pubblicato negli scorsi giorni il suo rapporto annuale sulle 10 principali tecnologie emergenti, evidenziando quelle con il potenziale più grande per avere un impatto positivo nel mondo nei prossimi tre-cinque anni. Il World Economic Forum, impegnato sin dal suo statuto a migliorare lo stato del mondo, è la più nota e la più influente organizzazione internazionale per la cooperazione, con una partecipazione pubblico-privata. Il Forum coinvolge i principali leader politici, imprenditoriali e di altro tipo della società per definire le agende globali e locali nonché quelle industriali.
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Le 10 principali tecnologie emergenti del 2024
Secondo Jeremy Jurgens, direttore generale del Forum Economico Mondiale e capo del centro per la Quarta Rivoluzione Industriale, “le organizzazioni prendono decisioni migliori quando comprendono i fattori che plasmano il futuro. Il rapporto identifica le tecnologie pronte a influenzare significativamente le società e le economie”.
E allora vediamo quali sono le dieci tecnologie su cui sono poste le maggiori speranze per un futuro migliore:
- AI per la scoperta scientifica: i continui avanzamenti, grazie a continui modelli generativi che imparano a una velocità sorprendente, stanno rivoluzionando la ricerca scientifica, migliorando la comprensione delle malattie e proponendo nuovi materiali.
- Tecnologie per la protezione della privacy: i dati sintetici trasformeranno la gestione delle informazioni, offrendo nuove opportunità per la condivisione e la collaborazione dei dati globali, in particolare nella ricerca sanitaria.
- Superfici intelligenti riconfigurabili: queste superfici innovative trasformano pareti ordinarie in componenti intelligenti per la comunicazione wireless, migliorando l’efficienza energetica.
- Stazioni di piattaforme ad alta quota: utilizzando aerei, dirigibili e palloni per estendere l’accesso alla rete mobile a regioni remote si potrà colmare il divario digitale di miliardi di persone.
- Sensori e comunicazione integrati: le reti 6G permettono la raccolta e la trasmissione simultanea dei dati, migliorando l’agricoltura intelligente, la conservazione ambientale e la pianificazione urbana.
- Tecnologia immersiva per il mondo costruito: combinando potenza di calcolo con realtà virtuale e aumentata si punta a migliorare le infrastrutture e i sistemi quotidiani.
- Soluzioni di raffreddamento sostenibili: offrono maggiore efficienza e minore consumo di energia.
- Microbi catturatori di carbonio: sono organismi ingegnerizzati che convertono le emissioni in biocarburanti, aiutando a mitigare il cambiamento climatico.
- Mangimi alternativi per il bestiame: si tratta di mangimi proteici sostenibili derivati da proteine unicellulari, alghe e rifiuti alimentari.
- Genomica per i trapianti: avanzamenti significativi nella sanità con l’impianto di organi geneticamente modificati, che possono offrire un’immediata speranza a milioni di persone in attesa di trapianti.
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Quel che manca nelle tecnologie emergenti
Il rapporto sulle 10 principali tecnologie emergenti, alla sua 12esima edizione, è una risorsa essenziale per professioniste e professionisti, scienziate e scienziati e persone comuni, curiose di comprendere dove le elite al potere intendono indirizzare gli sforzi. Utilizzando una metodologia innovativa che include letteratura accademica, tendenze di finanziamento e depositi di brevetti, il rapporto garantisce l’accuratezza e la rilevanza delle tecnologie selezionate. Il rapporto è prodotto in collaborazione con Frontiers e coinvolge oltre 300 esperti mondiali.
Se è vero che ciò che lascia ben sperare è che molte delle tecnologie citate contribuiranno a migliorare gli aspetti ambientali, affrontando di petto il collasso climatico in atto, con un forte interesse verso il tema cruciale dell’efficienza energetica, è altrettanto evidente che tuttavia in questa classifica c’è un’evidente mancanza: si tratta comunque di tecnologie che tradiscono comunque un approccio bottom up, dall’alto al basso, in cui c’è qualche potere che elargisce soluzioni, chissà se a buon mercato, verso chi più soffre. Ma, per dirla alla De Andrè, “non ci sono poteri buoni”. Come sa chi legge sin dall’inizio questo portale, l’economia circolare che più ci piace è quella che costituisce un cambio di paradigma all’attuale modello di sviluppo. E ciò vale anche per l’uso condiviso e redistribuitivo della tecnologia.
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