Tre frecce verdi che si susseguono in una forma circolare. Da molti è considerato il logo del riciclo per eccellenza, il simbolo internazionale del riciclaggio e si può trovare ovunque, dai bicchieri usa e getta ai giocattoli. Qualsiasi prodotto, infatti, può mostrare il segno. Anche se non riciclabile.
I critici la chiamano pubblicità ingannevole che causa tonnellate di rifiuti non riciclabili gettati ogni anno nella raccolta differenziata, soffocando, di fatto, il sistema di riciclaggio.
Negli Stati Uniti, precisamente, in California, hanno deciso di correre ai ripari. Arrivano da Los Angeles, infatti, le regole più rigorose degli USA sull’etichettatura ambientale degli imballaggi. La legge, firmata il 5 ottobre dal Governatore democratico, Gavin Newsom, darà a tutti i californiani un’idea ben chiara di cosa è destinato alle discariche invece che ai centri di raccolta per il riciclaggio.
Secondo quanto affermano i sostenitori della legge, le nuove regole stabiliscono gli standard più rigorosi in America per i quali gli articoli possono mostrare le note “frecce che si inseguono”, cercando di porre rimedio all’attuale confusione nei consumatori.
California: standard rigorosi per l’etichettatura ambientale e il riciclo degli imballaggi
Secondo quanto denunciato dalla Statewide Commission on Recycling Markets and Curbside Recycling all’inizio di quest’anno, la maggioranza dei consumatori presumono, erroneamente, che il simbolo con le tre frecce circolari indichi che gli articoli debbano andare nei cassonetti per il riciclaggio. “È disonesto, non è giusto per le aziende che hanno investito nel rendere effettivamente riciclabili i loro prodotti, e non è giusto per i consumatori che pagano di più per qualcosa che pensano sia migliore per l’ambiente”, ha affermato Nick Lapis, direttore di Advocacy di Californians Against Waste.
Ma non mancando le voci critiche al provvedimento, secondo cui il disegno di legge sarebbe talmente restrittivo che potrebbe aumentare il numero di rifiuti che finiscono in discarica, invece di diminuirlo. Le 14 organizzazioni di opposizione lamentano infatti che la lista di ciò che è riciclabile potrebbe ridursi fino ad includere soltanto otto tipi di materiali cartacei, due forme di vetro, due tipi di metalli, due tipi di plastica e un tipo di plastica colorata.
E ora, il Dipartimento statale per il riciclaggio e il recupero delle risorse californiano avrà tempo fino al primo gennaio 2024 per pubblicare uno studio su ciò che è riciclabile.
Anche altri Stati americani si stanno muovendo nella stessa direzione, dopo che un recente rapporto della Consumer Brands Association ha denunciato le falle nel sistema di riciclaggio in America.
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Compost e contaminazione del suolo
Il Governatore Newsom ha firmato, inoltre, un disegno di legge che mira a rafforzare le regole per ciò che può essere utilizzato nel compost per prevenire la contaminazione del suolo.
L’autore del disegno di legge, il deputato democratico Phil Ting, ha denunciato che alcune aziende etichettano gli articoli come utilizzabili per il compost, anche se contengono sostanze chimiche dannose che rendono il compost inutilizzabile.
Monouso solo su richiesta
Un terzo disegno di legge amplia una legge statale già esistente che consente ai ristoranti di distribuire cannucce monouso solo su richiesta e richiede ai servizi da asporto di offrire ai consumatori confezioni di condimenti monouso solo se richieste.
Queste misure sono parte integrante di un pacchetto di nove progetti di legge che, secondo quanto stabilito, dovrebbero destinare 270 milioni di dollari del bilancio statale per la modernizzazione e promozione del riciclaggio.
Il Governatore ha inoltre approvato un disegno di legge che mette al bando i cosiddetti “forever chemicals” (cioè resistenti ai principali processi naturali di degradazione) negli imballaggi alimentari a partire dal primo gennaio 2023, ed entro il 2024 richiederà ai produttori di pentole di rivelare se nei loro prodotti vengono utilizzati materiali pericolosi.
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