La Commissione europea intende riaggiornare la Direttiva quadro sui rifiuti. Lo fa sapere la stessa Commissione, che ha avviato per questo motivo una consultazione pubblica sulla direttiva, che si concluderà il 16 agosto. Tra gli obiettivi della revisione, anche la definizione di target europei per la riduzione degli sprechi alimentari. Tutti i cittadini e i soggetti interessati (imprese, associazioni, istituzioni, accademici) possono esprimere il loro parere.
La revisione della direttiva sui rifiuti del 2008 (già aggiornata nel 2018) punta a “migliorare il risultato ambientale complessivo della gestione dei rifiuti in linea con la gerarchia dei rifiuti e l’attuazione del principio chi inquina paga”. Per ottenere questo risultato, spiega la Commissione, il lavoro di modifica si concentrerà sui seguenti settori: prevenzione (compresa la riduzione dei rifiuti alimentari), raccolta differenziata, oli usati e tessili e applicazione della gerarchia dei rifiuti e del principio “chi inquina paga”. Tra le opzioni in campo innanzitutto la semplificazione, “per rendere più chiara la legislazione e ridurre gli oneri per i cittadini e le imprese”.
Secondo il commissario per l’Ambiente Virginijus Sinkevičius, “per raggiungere gli obiettivi di economia circolare e neutralità climatica del Green Deal europeo, dobbiamo compiere uno sforzo maggiore per evitare in primo luogo di generare rifiuti e per rendere più efficiente il nostro settore della gestione. Questo è ciò che vogliamo fare con questa revisione e stiamo lavorando per fissare per la prima volta obiettivi di riduzione degli sprechi alimentari”.
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La consultazione
Avviata il 14 maggio scorso, la consultazione (cui si può partecipare cliccando qui) si concluderà, come anticiparo, il 16 agosto. Negli obiettivi della Commissione servirà ad avere conferme ai risultati ottenuti; a ricercare opinioni e approfondimenti su possibili azioni alternative a quelle già messe in campo; a raccogliere esempi di buone pratiche.
Riduzione e prevenzione dei rifiuti e degli sprechi alimentari e poi sistemi di raccolta differenziata sono, insieme agli incentivi normativi ed economici, gli ambiti tematici della consultazione. Ad oggi sono già arrivati alla Commissione 90 riposte, per l’80% da privati cittadini. 17 di queste risposte vengono dall’Italia.
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