Il modello lineare adottato fin qui dall’industria tessile fa sì che l’80% dei tessuti prodotti nel mondo venga gettato via o incenerito, mentre il tasso di riciclo è soltanto dell’1%. In Italia, per guardare in casa nostra, si raccolgono ogni anno 2,7 kg di prodotti tessili per abitante contri i 23 chili immessi sul mercato.
Uno spreco di risorse e un impatto ambientale non più tollerabile, a fronte del quale l’Europa è corsa ai ripari, con la revisione della direttiva quadro sui rifiuti, prevedendo l’obbligo di raccogliere separatamente i rifiuti tessili a partire dal primo gennaio 2025.
Accanto a quest’obbligo si dovranno introdurre regimi armonizzati di sistemi di responsabilità estesa del produttore (in sigla inglese EPR, extended producer responsibility), consorzi la cui costituzione sarà finanziata dal cosiddetto eco-contributo, una quota versata appunto dal produttore per finanziare una gestione efficiente di questa frazione di rifiuto.
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Le nuove regole sull’EPR in attesa del trilogo
I consorzi dovranno fornire supporto ai produttori per l’attuazione concreta delle nuove regole, ma anche per identificare e sviluppare soluzioni utili a migliorare la riparabilità, la riutilizzabilità e il riciclo dei materiali. Inoltre, organizzeranno campagne di sensibilizzazione verso il consumatore finale per la corretta dismissione dei capi e degli altri rifiuti tessili e favoriranno il dialogo con tutti gli attori della filiera (comuni, rivenditori, selezionatori, riciclatori) per la definizione degli accordi di programma finalizzati a migliorare la raccolta e garantire standard di qualità della selezione e del riciclo.
Le regole del gioco sull’EPR, a livello europeo, non sono ancora definitive: dopo la recente pronuncia del Consiglio europeo le caratteristiche del sistema Epr dovranno essere confermate dal cosiddetto trilogo, cioè la ricerca di un accordo definitivo tra Commissione Ue, Europarlamento e Consiglio. Nel frattempo il governo italiano e nello specifico il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha lavorato a diverse bozze di un decreto che va nella stessa direzione: ora dal ministero c’è l’impegno a riprendere le consultazioni degli stakeholder nell’attesa del trilogo.
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La voce degli stakeholder in attesa del decreto italiano
“È necessaria un’azione sinergica da parte di tutti gli attori per riuscire ad implementare la direttiva europea in modo da organizzare al meglio la filiera del fine vita, discutendone i requisiti con il Mase e il Mimit e allineandosi con tutti i consorzi per creare regole univoche e armonizzate nell’interesse dei produttori”: così Luca Campadello, Strategic Development & Innovation Manager di Erion, la piattaforma multiconsortile che ha dato vita a Erion Textiles, uno dei sei consorzi nati su iniziativa volontaria in Italia con l’ambizione di gestire raccolta e trattamento dei rifiuti fruendo degli eco-contributi degli iscritti. In attesa delle indicazioni che emergeranno dal trilogo, aggiunge Campadello, “è fondamentale essere presenti ora ai tavoli di lavoro nazionali per impostare insieme al Governo quello che sarà il sistema del futuro arrivando a regole condivise”.
Proprio per animare il dibattito e rappresentare le esigenze dei diversi stakeholder, Erion Texitiles ha organizzato un webinar gratuito che sarà condotto dal direttore responsabile di EconomiaCircolare.com, Raffaele Lupoli. Giovedì 26 settembre dalle ore 15.30 in diretta streaming si discuterà di “Tessile a un passo dalla norma EPR. Gli impatti economici e organizzativi per le aziende”.
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Relatrici e relatori del webinar in programma il 26 settembre
Ad aprire i lavori dopo i saluti del presidente di Erion Textile Raffele Guzzon, sarà Mattia Pellegini, capo unità della direzione generale Ambiente della Commissione europea, che aggiornerà speaker e spettatori sui dettagli della revisione della direttiva e sui lavori del trilogo.
Il webinar proseguirà con una testimonianza: quella di Femke den Hartog, policy advisor del consorzio olandese Stichting UPV Textiel, che già da qualche anno ha messo in moto la propria macchina organizzativa e potrà essere da stimolo per la messa a punto del sistema anche nel nostro Paese. Paolo Gracis, partner tax della società di consulenza BDO racconterà invece quali saranno le nuove sfide organizzative e quali le ricadute economiche per le aziende del settore tessile a seguito dell’entrata in vigore delle nuove norme, partendo proprio dalle esperienze già in corso in Paesi come Francia e Olanda. Uno dei temi della discussione sarà quello della determinazione degli eco-contributi e della modalità con cui le aziende dovranno metterli a bilancio.
Dopo gli speech introduttivi, seguirà la tavola rotonda, anch’essa coordinata dal direttore di EconomiaCircolare.com. Parteciperanno Matteo Magnani, Senior Policy Analyst di Ellen MacArthur Foundation, coautore tra l’altro del report “Pushing the boundaries of EPR policy for textiles”, Luca Campadello, Strategic Development and Innovation Manager di Erion, Silvia Mazzanti, Sustainability Manager di Save The Duck, e Nicola Gelder, vicepresidente di ASSOSPORT, associazione che raccoglie i produttori di articoli sportivi.
Nella fase finale dell’incontro è prevista una sessione di domande da parte delle persone che seguiranno i lavori con le risposte degli esperti e delle esperte presenti. A seguire il programma dell’evento e le indicazioni per partecipare.
WEBINAR
26 SETTEMBRE 2024 ore 15,30
Tessile a un passo dalla norma EPR.
Gli impatti economici e organizzativi per le aziende
15.30 Introduzione del Presidente di Erion Textiles
Raffaele Guzzon, Miroglio Fashion
15.35 Aggiornamento sulla normativa europea sui rifiuti tessili in via di definizione
Mattia Pellegrini, Head of unit European Commission
15.45 L’esperienza olandese
Femke den Hartog, Policy Advisor del Consorzio olandese Stichting UPV Textiel
15.55 Effetti economici previsti dall’aggiornamento normativo
Pietro Gracis, BDO Partner – Tax
16.05 Tavola Rotonda
Matteo Magnani, Senior Policy Analyst di Ellen MacArthur Foundation
Luca Campadello, Strategic Development and Innovation Manager di Erion
Silvia Mazzanti, Sustainability Manager di Save The Duck
Nicola Gelder, Vicepresidente di ASSOSPORT
16.45 Q&A
17.00 Conclusione
MODERA
Raffaele Lupoli, Direttore Responsabile EconomiaCircolare.com
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