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sabato, Novembre 16, 2024
RUBRICA

SPECIALE | Cibo e ambiente
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Mangiare è una scelta politica. Quando mangiamo – quando scegliamo cosa mandare giù, cosa e dove acquistare quello che poi finirà in pentola – pratichiamo una scelta di parte. Scegliamo, spesso senza esserne consapevoli fino in fondo, da che parte stare: dalla parte degli inquinatori e di chi sfrutta e maltratta i nostri cugini gli animali? Da quella di chi privilegia i profitti a tutti i costi?  O dalla parte di chi difende gli altri animali (anche l’uomo e la donna lo sono), di chi cerca di ridurre le loro sofferenze, di chi sceglie di alimentare meno possibile la crisi climatica?

Con questo speciale, EconomiaCircolare.com vuole aiutarvi (vuole aiutarci tutti) a fare una scelta consapevole, raccontando gli impatti sul clima dei grandi allevamenti intesivi, i favori economici e finanziari che questi grandi inquinatori ricevono in spregio alla salute del Pianeta, le inaccettabili scelte comunicative volte ad ingannare i consumatori.

Buona lettura.

Il peso delle importazioni di soia per gli allevamenti europei: deforestazione e incertezza

In una recente ricerca il JRC ha definito l’Europa in una situazione di dipendenza proteica: per soddisfare il bisogno di mangimi per gli allevamenti intensivi i Paesi Ue devono necessariamente importare materie prime, la cui produzione non sempre è sostenibile

Quanti finanziamenti ricevono gli allevamenti intensivi? I dati

Decine di miliardi che fluiscono senza sosta dal sistema bancario e dalla cosa pubblica verso i più grandi allevamenti e le colture che servono a sfamarne gli animali. Ecco le cifre che raccontano come si foraggia la crisi climatica

Banche che finanziano la crisi climatica: il caso degli allevamenti intensivi

Un report di Friends of the Earth mette in luce come le maggiori banche statunitensi sostengono con finanziamenti miliardari una delle industrie, quella dell’allevamento, responsabili della crisi climatica

Bistecca in salsa greenwashing: come l’industria degli allevamenti nasconde il suo impatto ambientale

Dalla pubblicità ingannevole alle pressioni delle lobby, così l’industria della carne cerca di nascondere sotto il tappeto il proprio impatto