Dopo l’approvazione, l’altro ieri, in Commissione Sviluppo Economico a Palazzo Vecchio (7 voti a favore su 8 commissari presenti), la mozione per limitare o vietare pubblicità ad altro impatto sul clima legate ai combustibili fossili negli spazi pubblicitari di bus e metro sarà discussa nel Consiglio comunale di Firenze. A presentare il documento sono stati Giovanni Graziani, Caterina Arciprete, Vincenzo Maria Pizzolo (AVS-Ecoló): “Non ci aspettiamo che il passaggio in Consiglio Comunale arrivi a breve, ma ci auguriamo comunque che avvenga dopo l’estate o entro l’anno al massimo”, dice Graziani a EconomiaCircolare.com.
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La mozione che vuole il bando per le pubblicità fossili
Martedì 3 giugno la Commissione Sviluppo Economico del Comune di Firenze ha votato e approvato la mozione n. 2025/00610 “Adozione di restrizioni / divieti circa le pubblicità relative alle fonti fossili”. Tra i presenti, oltre agli eletti, anche Andrea Sbarbaro, presidente dell’Associazione “Cittadini Sostenibili” che sulle pubblicità fossili sta conducendo una campagna informativa e di promozione.
Nel testo presentato da Graziani, Arciprete e Pizzolo si ricordano le città – come l’Aia, Amsterdam, Edimburgo, Leiden, Sidney, Sheffield, Somerset, Utrecht – che in tutto il mondo hanno già intrapreso questo cammino contro la normalizzazione, in tempi di crisi climatica, di pubblicità che promuovono combustibili fossili o di mezzi di trasporto e svago altamente inquinanti e climalteranti. Pubblicità che promuovono quindi le cause principali della crisi climatica.
Si ricordano i mezzi d’informazione – come il Guardian o British Medical Journal, che hanno detto no a fondi legati alle fonti fossili, come anche EconomiaCircolare.com e le altre testate della coalizione “Stampa libera per il clima”). Si ricorda l’appello contro le pubblicità climalteranti del segretario Onu, António Guterres. Ma anche la Delibera del Consiglio Comunale n. 13 del 31/03/2021 che regolamenta la pubblicità a Firenze e, all’art 10, norma il contenuto del messaggio pubblicitario.
La mozione ricorda che la città di Firenze ha avviato “Firenze per il Clima”, un “percorso di partecipazione civica verso la neutralità climatica della città entro il 2030” che “intende raccogliere bisogni e proposte dell’intera cittadinanza per arricchire la strategia climatica della città, favorendo alleanze e sperimentando nuove forme di partecipazione, fra cui l’istituzione della prima Assemblea cittadina per il clima e la mobilitazione di un’ampia rete di organizzazioni”.
Per questo, “affinché la pubblica amministrazione smetta di prestare il fianco e generare profitto su questo tipo di comunicazione” che nuoce gravemente al clima e alla salute delle persone – come quella del tabacco ricordano i firmatari – si chiede alla Sindaca e alla Giunta comunale di “adottare tutte le misure necessarie al fine di introdurre restrizioni o divieti riguardo le pubblicità finanziate con fondi pubblici e privati, in luoghi particolarmente sensibili quali fermate del bus, della metro e altri spazi pubblicitari legati al trasporto pubblico urbano, relative a prodotti e servizi a base di combustibili fossili con un’elevata impronta di carbonio, quali prodotti petroliferi, auto con motore a combustione interna, in particolare SUV o di grande dimensione, compagnie aeree, navi da crociera, e qualsiasi servizio possa essere direttamente correlato ai combustibili fossili”.

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I prossimi passi
A questo punto la mozione entra nell’ordine dei lavori del Consiglio Comunale, “dove avendo il parere favorevole della Commissione ed essendo portata da componenti della maggioranza, ci auguriamo avrà un esito favorevole”, auspica Graziani.
Ma nel frattempo i firmatari del testo non staranno con le mani in mano. “Su queste tematiche è importante accompagnare il percorso istituzionale anche con spinte culturali: stiamo immaginando qualche evento, qualche approfondimento con le associazioni che promuovono questi percorsi, facendo rete con le altre città e facendo pressione anche fuori dai palazzi istituzionali, affinché l’iniziativa possa ricevere maggiore attenzione e venga considerata prioritaria” racconta ancora Graziani.
Secondo il quale se Firenze di facesse protagonista in Italia di un’iniziativa del genere, la scelta di questo Comune noto in tutto il mondo “potrebbe avere un impatto notevole.
Su due diverse direttrici”. La prima è sui cittadine e le cittadine: una forma di contrasto e contenimento dell’effetto normalizzatore e anestetizzante prodotto da questo genere di pubblicità rispetto alla crisi climatica e alle sue cause.
L’altra direttrice è “quella dell’emulazione: essere la prima città in Italia a fare questa scelta, inserendosi in un movimento globale che è cresciuto tanto e ha raggiunto oltre 40 città in Europa e nel mondo, potrebbe spingere altri comuni italiani a fare altrettanto. Cosa che come anche noi cercheremo di fare, diffondendo mozioni come la nostra presso altre reti di liste civiche ecologiste solidali in giro per l’Italia”.
“Pensiamo davvero che Firenze possa dare un segnale comunicativo importante, in coerenza con il percorso già intrapreso per raggiungere la neutralità carbonica al 2030, il progetto Firenze per il Clima, la dichiarazione di Emergenza Climatica. Oltre alle tante azioni di riduzione delle emissioni, infatti, accompagnare anche con decisioni simboliche permette di spingere il cambiamento culturale di cui c’è bisogno”. conclude Graziani.

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