Herman Daly: “Così l’economia di stato stazionario può proteggere l’ambiente e migliorare la società”
Uno dei più celebri economisti ecologici spiega cosa sia la sua teoria dell’economia di stato stazionario e come può essere utile per proteggere l’ambiente e migliorare la società. Salvando il nostro futuro
Per un’economia ecologica di pace
La crisi ecologica globale dovrebbe convincerci, una volta di più, della necessità di ripensare l’economia per metterne in discussione la centralità nella nostra vita e in quella del pianeta, partendo dalla considerazione che la “scienza economica” è, in realtà, una disciplina sociale, al servizio di altre discipline. E che è alla politica che andrebbe lasciato il compito di occuparsi della riorganizzazione della società
Tim Jackson, l’economista ecologista che critica il capitalismo
Dalle sue ricerche alle pubblicazioni ai TED: vi presentiamo Tim Jackson
Prosperità senza crescita: per Tim Jackson l’economia deve tornare ad occuparsi delle persone
Economista ecologista, professore di sviluppo sostenibile all’Università britannica del Surrey (Guildford), autore di numerosi saggi, ha criticato il sistema capitalista per aver dimenticato alcuni valori umani fondamentali, senza i quali una società non può definirsi davvero prospera
Herman Daly, un’economia di stato stazionario per salvare l’ambiente
Un’economia in cui la produzione e i consumi sono stabili. Che non cresce, ma non è neppure in recessione. Dove popolazione e occupazione sono costanti. Per Herman Daly è l’unico modo per impedire la distruzione degli ecosistemi. E abbandonare il totem del Pil
L’allarme di Berners-Lee: “Nemmeno le rinnovabili ci salveranno se non rallentiamo”
Riduzione del fabbisogno di energia, economia circolare, giustizia sociale: per il professore e saggista inglese sono le tre chiavi per chi ha a cuore il futuro del Pianeta. “Una cosa è certa: se i governi si affidano solo al Pil il disastro è assicurato. Serve un salto in avanti dal punto di vista culturale: capire che essere sostenibili è la cosa giusta da fare”
“La crescita fa male al Pianeta”. Dall’Eea al Nobel Parisi, il capitalismo non è più una certezza
Un documento dell’EEA mette in discussione la possibilità del disaccoppiamento tra crescita economica e impronta ambientale. Aprendo a tutta una serie di teorie economiche non mainstream – finora relegate ai margini del discorso economico, politico ma anche ambientale – per le quali la crescita non è un totem