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venerdì, Novembre 15, 2024

Le sale cinematografiche? Sulla sostenibilità sono spesso in ritardo

Durante la 78ma Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Green Cross Italia, Gse e ANEC hanno presentato uno studio che ha misurato l’attenzione all’ambiente delle sale italiane: “Le strutture oggi sono spesso indietro rispetto ad altri settori in termini di conversione ecologica ed energetica”

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Redazione EconomiaCircolare.com

Mentre l’Italia e l’Europa, grazie al Green Deal, hanno scelto di puntare sulla sostenibilità ambientale (anche se su alcuni dettagli si può discutere), cosa fa la filiera del cinema, che nei giorni scorsi ha avuto una passerella d’eccezione con la 78ma Mostra Internazionale di Venezia? Ad esempio, quanto sono sostenibili le sale cinematografiche che frequentate? Come possono divenire strutture più ecofriendly e ridurre sensibilmente i consumi energetici?

Sustainable screens

A raccontare la situazione delle sale cinematografiche in Italia ci ha pensato lo studio presentato nei giorni scorsi a Venezia da Green Cross Italia – onlus promotrice del premio Green Drop Award -, il GSE (Gestore dei servizi energetici) ed ANEC (Associazione nazionale esercenti cinema). Il progetto “Sustainable screens” intende infatti promuovere e divulgare la sostenibilità e la transizione energetica nella filiera cinematografica e teatrale.

Cinema e teatri, infatti, possono mostrare concretamente che la sostenibilità ambientale è possibile, e non comporta rinunce ma solo qualche attenzione in più, con importanti vantaggi. Cinema e teatri possono essere ambasciatori di sostenibilità, esempio per i tantissimi utenti che le popolano. “Sustainable screens” vuole mettere in campo gli strumenti per accompagnare gli esercenti cinematografici e teatrali verso sale più sostenibili con una diminuzione dei costi in bolletta.

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Solo un cinema su tre ha eseguito interventi di efficienza energetica negli ultimi tre anni

Dallo studio presentato a Venezia è chiara una cosa: “Le sale cinematografiche – si legge nella nota della presentazione – oggi sono spesso indietro rispetto ad altri settori in termini di conversione ecologica ed energetica”.

“Il 68% dei cinema campione non ha effettuato interventi di efficienza energetica negli ultimi 3 anni” ha spiegato Cristina Vajani del GSE illustrando la ricerca effettuata su un campione di 45 province e 14 regioni. Ricordiamo che il 60% di consumi energetici delle sale deriva dagli impianti di climatizzazione (il 61% delle sale possiede ancora caldaie a metano, il 12% utilizza caldaie a gasolio), mentre il 32% dei consumi elettrici è determinato da proiettori, amplificatori e schermi.

Quali sono invece le misure messe in campo dall’altro 32% dei cinema? Si è trattato soprattutto, spiega la ricerca, di relamping e sostituzione dei proiettori. Solo l’1% ha isolato con cappotto termico l’edificio, solo il 6,7% ha un impianto fotovoltaico (sebbene – tra parcheggi e lastrici solari – il 58% del totale disponga di spazi idonei ad ospitarne uno).

Cinema e PNRR

“Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) sono allocati 300 milioni di euro per l’efficientamento di cinema e teatri – ha ricordato Elio Pacilio, Presidente di Green Cross Italia – Molto più di un semplice ristoro post Covid ma una vera e propria rivoluzione per la qualità e il comfort dell’intero settore, a vantaggio degli esercenti, certo, ma soprattutto degli spettatori e dell’ambiente”. Pacilio ha poi ricordato il “protocollo d’intesa siglato oggi a Venezia fra Green Cross Italia e ANEC per lavorare insieme sulla sostenibilità del settore, dai rifiuti all’energia: un primo passo concreto in avanti che saremo felici di condividere con gli altri soggetti della filiera cinema che oggi sono qui con noi e con tutti quelli che sappiamo già impegnati in questo percorso, dalle produzioni fino ad includere anche le forme di consumo domestico“.

Le sale cinematografiche oltre ad essere un contenitore devono e, dovranno diventare un veicolo di comunicazione e sensibilizzazione per lo spettatore – ha commentato Simone Gialdini, direttore generale ANEC – goccia dopo goccia auspichiamo di raggiungere gli obiettivi dell’agenda ambientale 2030-2050.

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L’ambiente sul grande schermo: Green Drop Award

Il Green Drop Award è il premio dedicato ai temi ambientali e assegnato da Green Cross Italia nel corso della Mostra. Nato nel 2011 in collaborazione con il Comune di Venezia e ufficialmente riconosciuto dalla Biennale come riconoscimento per la più significativa fra le opere in concorso nella selezione ufficiale, ha vanta un comitato d’onore tutto al femminile di assoluto rilievo: Claudia Cardinale, Paola Comin, Simona Izzo, Ottavia Piccolo, Stefania Sandrelli, Chiara Tonelli.

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