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giovedì, Dicembre 26, 2024

Da oggi è attiva la norma UNI che aiuta a misurare la circolarità

Sul sito dell'Ente Italiano di Normazione è possibile consultare la UNI/TS 11820 affinché ciascuna organizzazione possa individuare il proprio livello di circolarità. Ecco quello che c'è da sapere

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Redazione EconomiaCircolare.com

Un po’ di numeri sulla nuova norma Uni, la UNI/TS 11820, che è attiva da oggi e aiuterà a misurare la circolarità nel nostro Paese: più di due anni e mezzo per la sua stesura, 42 riunioni, 122 commenti all’interno dell’inchiesta pubblica preliminare, 40 casi studio. Si tratta di dati che aiutano, seppur solo in parte, a inquadrare l’importanza della specifica tecnica che definisce un set di indicatori applicati a livello meso e macro, con lo scopo di valutare, attraverso un sistema di rating, il livello di circolarità di un’organizzazione o di un gruppo di organizzazioni.

È importante specificare che il documento di 58 pagine, dal 30 novembre consultabile sul sito dell’Ente Italiano di Normazione, prevede sì un sistema di rating ma senza indicare livelli minimi di circolarità da raggiungere, mentre garantisce una valutazione sul livello raggiunto, in modo da rispettare il carattere “sperimentale” della norma, che avrà dunque tempo per essere assimilata. Come ricorda UNI, la specifica tecnica viene riesaminata ogni tre anni.

Leggi anche: Misurare la circolarità? In arrivo la norma UNI. “Potrà fornire un vantaggio competitivo alle aziende italiane”

Misurare la circolarità affinché diventi sistema

Ad analizzare le applicazioni della norma sulla misurazione della circolarità, molto attesa soprattutto dalle imprese, è stato un webinar che si è svolto nella giornata di ieri, 29 novembre, e che a breve sarà possibile visionare online sui canali di comunicazione di UNI. L’incontro, che è stato moderato dalla nostra Alessandra De Santis, coordinatrice di EconomiaCircolare.com, media partner dell’evento, ha visto un’ampia partecipazione. Erano presenti:

  • Ruggero Lensi, direttore generale UNI
  • Giacomo Vigna, Ministero per le Imprese e il Made in Italy, Dirigente della Divisione III – Economia circolare e politiche per lo sviluppo ecosostenibile – Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI
  • Silvia Grandi, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Direttore Generale della Direzione generale economia circolare
  • Giuseppe Salonia, Unioncamere, Servizio Innovazione e Proprietà Intellettuale
  • Emanuele Riva, vice direttore generale di Acredia
  • Claudio Perissinotti Bisoni, technical project manager UNI
  • Claudio Rosso, coordinatore UNI/CT 057/GL 03
  • Laura Cutaia, presidente UNI/CT 057 “Economia circolare”
  • Carlo Brondi, coordinatore UNI/CT 057/GL 04 “Problemi specifici dell’economia circolare”

Con la pubblicazione della specifica tecnica, ha spiegato Claudio Perissinotti Bisoni, sarà possibile per UNI avviare un’opera di diffusione della norma, affinché la circolarità possa uscire dal recinto della buona volontà delle singole realtà e farsi sistema, attraverso la definizione di una serie precisa di indicatori, supportati da alcuni esempi di calcolo della circolarità che risultano un utile vademecum. Lo standard della norma UNI/TS 11820 si basa su un’ampia prospettiva di circolarità – inclusi gli approcci complementari come life cycle thinking, material flow analysis, resource value maintenance e value recovery –  e prevede la compilazione di 71 indicatori totali, di cui almeno 33 indicatori per le organizzazioni di prodotti e 27 per quelle di servizi.

Da ciò, attraverso una serie di calcoli, si ottiene un risultato di circolarità, che viene restituito sotto forma di valore numerico percentuale, utile dunque ad attestare il livello di circolarità di un’organizzazione. Una volta calcolato tale livello, ciascuna organizzazione può valutare la conformità del livello raggiunto, rispetto a quanto previsto dalla specifica tecnica, mediante un’attività di valutazione che si divide in:

  • prima parte, cioè un’autovalutazione da parte della stessa organizzazione
  • seconda parte, cioè una valutazione a cura del cliente dell’organizzazione
  • terza parte, cioè una valutazione da parte di un organismo indipendente, accreditato attraverso le norme UNI che disciplinano l’asserzione di circolaritàNI

Infine dopo il webinar di lancio della norma UNI sarà possibile inoltrare all’Ente Italiano di Normazione ulteriori domande e quesiti, che, insieme alle risposte, verranno poi raccolte e pubblicate sulla nostra testata.

Leggi anche: UNI lancia la specifica tecnica per misurare la circolarità. Al via l’inchiesta pubblica

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