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sabato, Dicembre 14, 2024

In Spagna Carrefour apre al noleggio di dispositivi elettronici. Ecco come funziona

Il servizio offre ai clienti la possibilità di noleggiare smartphone, pc e tablet pagando un unico canone mensile per un periodo scelto dall'utente tra quelli disponibili. Un modello di consumo innovativo che può aiutare a ridurre i rifiuti elettronici, senza rinunciare ad avere device performanti

Andrea Martire
Andrea Martire
Laureato in Scienze Politiche, ha avuto una lunga collaborazione con "Il Caffè Geopolitico", testata di settore. Lo spinge uno spiccato interesse per lo studio del territorio urbano di Roma est, in cui vive e a cui ha dedicato 4 libri tra il 2017 e il 2022. Impiegato nell'associazionismo sindacale agricolo, ha esordito con un saggio ad Expo Milano nel 2015. È presidente di un'associazione che cerca di valorizzare quello che altri chiamano "periferia"

Poter accedere ad un prodotto per un periodo di tempo a nostra scelta, non essendo vincolati al suo possesso. È questo il vantaggio principale del servizio messo a disposizione da Carrefour in Spagna che permette ai suoi clienti di scegliere tra l’acquisto di smartphone, tablet, pc e altri device elettronici, e il noleggio.

Il servizio del franchising della grande distribuzione francese, Rentall With Carrefour, offre ai clienti la possibilità di noleggiare i dispositivi pagando un unico canone mensile per un periodo di tempo scelto dall’utente tra quelli disponibili, godendo di alcuni servizi, come l’assicurazione contro danni e furti, l’assistenza tecnica e un’estensione della garanzia. Al termine del contratto, Carrefour contatta i consumatori per proporre una data e un luogo per il ritiro delle apparecchiature, che saranno riacquistate da Rentall, società spagnola cui Carrefour si affida per gestire il servizio, e rivendute a società di buyback. C’è però anche la possibilità, qualora si fosse interessati a tenere il prodotto una volta terminato il periodo di noleggio, di acquistarlo ad alcune condizioni stabilite dal venditore.

Noleggiare può essere una scelta sostenibile 

Che anche la grande distribuzione si dimostri interessata ad un modello di consumo diverso da quello utilizzato fin qui denota un, seppur piccolo, cambio di passo. D’altronde quello della servitizzazione come pratica al centro di un modello di business più sostenibile è una questione che ciclicamente ricorre nei dibattiti sulla sostenibilità ambientale del nostro sistema economico.

Le motivazioni che possono spingere un consumatore a scegliere l’opzione del noleggio sono diverse: per molti avere l’ultima versione di un device o un modello sempre aggiornato, veloce e performante non è solo un vezzo ma è una necessità lavorativa. Inoltre, ci si assicura di avere una serie di benefici durante l’uso, come l’assistenza tecnica, e di non doverci preoccupare di rivenderlo – o peggio tenerlo in un cassetto – una volta che non ne necessitiamo più.

C’è poi l’aspetto economico da tenere in considerazione: il noleggio permette infatti ad una fascia più ampia di persone di accedere a device di cui non potrebbero permettersi l’acquisto. Facciamo un esempio pratico: se puntiamo ad avere uno smartphone di ultima generazione dal costo di mille euro, possiamo scegliere di noleggiarlo per diversi periodi ad un canone che diminuisce tanto più aumenta il tempo che decidiamo di tenerlo con noi. Se selezioniamo un noleggio di 6 mesi il canone sarà di 127 euro, ma se invece scegliamo di tenerlo con noi per 24 mesi il canone sarà di 50 euro; vi sono anche periodi intermedi, dai 9 ai 12 mesi, sino ai 15, 18 e 21 mesi. Quello della convenienza in relazione al tempo d’uso si dimostra così un incentivo ad un uso responsabile del noleggio.

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Cos’è Rentall, la società scelta da Carrefour

Rentall è un fornitore spagnolo di soluzioni di leasing per prodotti come l’elettronica di consumo, la mobilità, lo sport ed altro. Carrefour non è, infatti, l’unico rivenditore con cui collabora: sempre in Spagna, si possono noleggiare attrezzi per il fai-da-te ad un canone mensile presso il rivenditore di articoli per la casa e il giardinaggio, Leroy Merlin.

L’azienda è stata fondata nel 2020 con l’obiettivo, si legge sul sito, di “democratizzare il noleggio e consentire ai consumatori non solo di accedere a una moltitudine di prodotti desiderati senza dover affrontare un esborso significativo, ma anche di rinnovarli, rimanendo sempre aggiornati e favorendo l’economia circolare e la riduzione dei rifiuti elettronici e dell’impronta di carbonio”.

La strategia di Rentall si concentra principalmente sul B2B2C, sigla di Business to business to consumer, detto anche Co-buying, vale a dire quella di porsi come intermediario tra la grande distribuzione e il consumatore, in diversi settori. Nell’anno in corso l’azienda prevede di espandersi anche in Francia e in Italia, e di ampliare ulteriormente la gamma di categorie di prodotti disponibili, includendo televisori, pannelli solari, batterie fotovoltaiche e console per videogiochi.

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Cambiare modello di consumo

Ogni abitante in Spagna produce 19 chili di rifiuti elettronici all’anno ma qualcosa nella sensibilità degli spagnoli, e non solo, sta cambiando. Sul nostro magazine abbiamo raccontato dei tanti oggetti che – soprattutto in vista di un singolo utilizzo – è conveniente noleggiare: dagli abiti da cerimonia a quelli da sposa, dalla tecnologia alle decorazioni natalizie.

E la tendenza, anche in Italia, sfugge sempre di più dalla cultura del possesso e abbraccia il consumo flessibile e la condivisione di prodotti e servizi. Nel mondo, per dirne una, esistono 236 piattaforme di car sharing, di cui 11 in Spagna.

È poi anche una questione generazionale: da un sondaggio di Rentall emerge che il 45% dei millennial in più di 12 Paesi preferisce affittare piuttosto che comprare. Più in generale, il 92% dei consumatori dichiara di essere a conoscenza dei vantaggi del leasing, scegliendo il concetto di “tutto compreso” come primo vantaggio del modello. Il 74% utilizzerebbe il leasing come soluzione per essere sempre aggiornato e avere gli ultimi modelli a portata di mano. Resta solo da attendere che questo modello di consumo prenda sempre più piede, anche nel nostro Paese.

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