Oggi vi raccontiamo cos’è uno swap party! Con il cambio di stagione arriva un’energia fresca e nuova che ci porta a fare ciò che spesso abbiamo rimandato. Complice il cambio di temperatura è il momento perfetto per fare spazio nei nostri armadi e cassetti spesso stracolmi di cose che non indossiamo perché magari non ci rappresentano più oppure non sono della giusta taglia. Allo stesso tempo è forte anche il desiderio di rinnovare il guardaroba con qualcosa di nuovo. E se vi dicessimo che è possibile fare entrambe le cose senza costi per il portafoglio e per l’ambiente?
Avete mai pensato che tutto quello che indossiamo ha infatti non solo un costo per il nostro conto in banca, ma anche per il Pineta? Il nostro magazine se ne è occupato spesso. Come riportato dal sito delle Nazioni Unite occorrono circa 7.500 litri d’acqua per realizzare un singolo paio di jeans, l’equivalente della quantità di acqua che una persona media beve all’incirca in sette anni, mentre si stima che per produrre una classica T-shirt in cotone ne servano 2700 litri, una quantità in grado di soddisfare la sete di una persona per circa due anni. A questo vanno poi aggiunte le emissioni inquinanti legate alla produzione e al trasporto. Se fate un rapido calcolo potrete facilmente intuire il prezzo che l’ambiente ha pagato per quello che state indossando proprio mentre leggete questo articolo.
Oggi però vi sono tante possibilità per ridare lustro e una seconda vita a ciò che non serve più ammortizzando le risorse che sono state impiegate per produrlo e trovare magari quel capo di abbigliamento del quale non potete fare a meno, senza per questo continuare a gravare sul bilancio di madre natura. Spesso vi abbiamo parlato dei negozi di seconda mano oppure dei numerosi siti e piattaforme dove a farla da padrone è la compravendita dell’usato. Ora vi vogliamo raccontare di quella che potremmo definire una festa delle seconde possibilità.
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Il party dello scambio
Se siete alla ricerca di un modo divertente e sostenibile per aggiornare il vostro guardaroba e trovare una nuova casa ai vostri indumenti che da tempo non indossate, uno swap party potrebbe essere esattamente ciò di cui avete bisogno. Questo tipo di evento permette ai partecipanti di scambiarsi abiti, scarpe, borse e accessori che non utilizzano più, in modo da dare nuova vita agli oggetti e ridurre il consumo eccessivo.
Ma cos’è esattamente uno swap party? Come funziona? In questo articolo vi sveleremo tutti i segreti di un trend che fa del consumo responsabile il suo principio cardine.
Un’idea recente
Lo swap party, letteralmente festa dello scambio, è un’idea recente che arriva dagli inizi del XXI secolo sia per una sempre più diffusa consapevolezza dell’importanza di dover proteggere il nostro Pianeta sia come strumento per fronteggiare la grave crisi economica che ha avuto inizio nel 2008. Già in precedenza esistevano pratiche simili che coniugavano il riuso degli abiti alla socializzazione ma non erano strutturate come lo sono ora queste realtà.
Partendo dalla città di New York queste feste hanno iniziato a dilagare per tutti gli Stati Uniti per poi sbarcare anche da noi oltre oceano. Ma di cosa si tratta?
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La socialità dell’economia circolare
Uno swap party è un evento in cui i partecipanti portano abiti e accessori in buone condizioni, se non addirittura nuovi, che non utilizzano e li scambiano con gli oggetti degli altri partecipanti. In questo modo è possibile aggiornare il proprio guardaroba senza dover spendere denaro rimettendo, allo stesso tempo, in circolo ciò che per noi non ha più interesse.
Gli swap party possono essere organizzati in vari modi: possono essere eventi privati tra amici, eventi organizzati da gruppi di interesse comune, come gruppi di mamme o di studenti, o eventi pubblici organizzati da organizzazioni no-profit o imprese sociali. Da dove partire per la loro organizzazione?
Le regole per una perfetta riuscita
Per garantire un’esperienza positiva a tutti i partecipanti è importante seguire alcuni piccoli accorgimenti così che il party dello scambio possa essere un vero successo. Innanzitutto, per organizzare uno swap party i periodi migliori sono sicuramente quelli del cambio di stagione, da non sottovalutare però anche feste come Halloween e Carnevale dove tutti sono alla ricerca di maschere per i bambini e perché no anche di mostruosi travestimenti per i più grandi.
Stabilito il periodo della festa va scelta una data precisa e un luogo: lo swap party può essere organizzato in casa, in un parco e anche in un locale pubblico che desidera ospitare l’evento. Sulla scelta del luogo influisce molto il numero di persone che pensiate possa partecipare quindi prima di decidere la location cercate di capire bene il numero degli invitati. Cosa importante da tenere in considerazione è quella che per far venire più partecipanti possibile la location deve essere comoda, accessibile per tutti e facilmente raggiungibile a piedi o con i mezzi pubblici.
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L’invito hi-tech
È arrivato il momento di procedere con gli inviti di amici o colleghi, qui in vostro soccorso arriva la tecnologia: una mail o un messaggio sul telefonino vi consentiranno di far conoscere velocemente agli invitati le informazioni basilari del party, in alternativa potreste anche organizzare tramite i social network un evento così da poterlo condividere con tutti i vostri contatti.
Negli inviti non dimenticate di specificare il tema, ad esempio “Swap Party primaverile” o “Swap Party per bambini” e le regole che dovranno essere seguite per partecipare. Ad esempio potete stabilire un numero massimo di beni che ogni partecipante può portare e il tipo di oggetti che possono essere scambiati, che naturalmente dovranno essere puliti e in buone condizioni.
Essendo una festa non può poi mancare un piccolo buffet da organizzare prediligendo prodotti locali, di stagione e possibilmente biologici: i vostri invitati siamo sicuri che gradiranno. Cosa fare il giorno dello swap party?
Il galateo dello scambio
Il giorno dell’evento, predisponete gli oggetti in modo ordinato e visibile. Potete utilizzare tavoli e appendiabiti e preparare uno spazio per le prove dei capi d’abbigliamento. Per facilitare gli scambi potreste apporre sugli abiti un cartellino che ne indichi la categoria e il valore così che possa essere scambiato con altri beni di pari caratteristiche. Resta naturalmente nella libertà dei partecipanti accordarsi sugli scambi dei vari articoli.
E per i capi che non sono stati scambiati? Potreste decidere di donarli a delle associazioni che accettano capi usati, un gesto che darà ancora più valore al vostro evento.
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