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venerdì, Novembre 15, 2024

DAL FRITTO A LI CESTELLI

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Redazione EconomiaCircolare.com
[di Lady Tatiana Grifoni]
Da un’idea originale e coraggiosa dell’azienda anconetana Tea Natura, un progetto che trasforma l’olio di frittura da rifiuto ‘sporco’a risorsa pulita: il Ri-Detersivo


Sinossi

Ci sono piccoli gesti in apparenza banali, come fare il bucato, che generano effetti importanti sull’ambiente e persino sulla nostra salute. E poi ci sono piccole idee, in apparenza bizzarre, che ispirano scelte diverse per il pianeta e il futuro delle nuove generazioni. Idee che tracciano nuovi modi di fare impresa e cercano di realizzare un cambiamento all’insegna della sostenibilità a 360 gradi. Com’è l’idea di usare gli oli di scarto delle fritture per farci un detersivo ecologico e biodegradabile confezionato in flaconi di biopalstica, qual è il Ri-Detersivo: il primo detersivo in Italia ottenuto dalla saponificazione degli oli alimentari recuperati. L’iniziativa nasce nel 2012, da parte dell’azienda anconetana Tea Natura, che dal 2003 produce detergenti e cosmetici ecologici. ll Progetto del Ri-Detersivo (che oggi è divenuto una linea di detergenti per casa e bucato) non solo rappresenta un’alternativa ecologica rispetto ai normali detersivi, il cui impatto sugli ecosistemi è tremendo; ma ,trasforma un rifiuto problematico–sia dal punto di vista dell’impatto ambientale che economico–come l’olio esausto, in una risorsa biodegradabile e sicura per la salute. Con un componimento inversi, in dialetto romanesco, si racconta la lodevole iniziativa di Tea Natura, che ha trasformato tonnellate di oli esausti in decine di tonnellate di detersivo biodegradabile, facendo dell’ economia circolare un vero paradigma di sostenibilità.

«E adesso de tutte noi che ne faranno?»

«Ma che nun ce lo sai? A noi ormai ce se magnano!

C’hanno fritto perché semo patatine, e in padella semo finite pure quest’anno!

E come ar solito der puzzo de fritto mó se lagnano!

Per nun parlà dell’olio de frittura…

che per buttallo, è sempre una scocciatura…»

«Ma perché quello nun finisce giù dar lavandino?»

«Macché! Deve esse smaltito secondo norme urbane!

Sennò intasa tutte le condutture fino a Fiumicino!

E i costi per trattà l’acque nere lievitano più der pane!»

«Ma allora dove se butta tutto ’st’olio? In mare non penso minimamente…»

«Per carità! Sennò morono i pesci e i delfini tragicamente!»

«Ma mó ce stà ’na soluzione de ’na ditta anconetana;

è un’idea un’po’ strampalata ma pare esse innovativa,

pe trasformà ’sto benedetto olio in materia nova e pure vegana;

che fa bene all’ambiente e che alle casalinghe je dà n’alternativa.

Perché adesso, dovete sapè, che l’olio de frittura,

in detersivo, l’ha trasformato Tea Natura!»

«Un detersivo che sà de fritto?! Ma quelli de Tea Natura che hanno fumato?

Perché tanta gente potrebbe storce a bocca!»

« Eh no! Perché prima de lavà, l’olio viene filtrato e poi deodorato,

e se nun è saponificato lo scaffale nun lo tocca!»

«Si sò messi a chiamallo Ri-Detersivo,

così ce se ricorda che è fatto de materia prima de seconda mano pure nell’appellativo!»

«Un detersivo da olio riciclato insomma, che può risolve più questioni…

Ma chi glielo procura tutto st’olio a quelli de ’sta azienda Tea Natura?»

«Ce pensa ’na ditta de livello nazionale che fa questo de mestiere da più generazioni,

Adriatica Oli se chiama, che è diventata il fornitore e tratta sempre nelle Marche st’olio de frittura.»

«Un bel modo de unì le forze sullo stesso territorio e percorre insieme la stessa via!»

«Si! Per creà ’na cosa pulita a partì da una sporca e all’apparenza da buttà via!»

«Che poi, er ministero dice che ogni anno, in Italia, è immessa ar consumo più de ’na tonnellata de olio vegetale

e il venti percento è olio de scarto, che, se nun ce pensava la ditta de Ancona…

Rimaneva tutto un costo per le tasche e l’ambiente naturale!»

«Ma per fortuna co st’idea de economia circolare pure er modo de produrre se rivoluziona!

Così come dice er presidente della ditta: mó, per ogni chilo de olio de frittura,

ce se ricavano 17 chili de Ri-Detersivo firmato Tea Natura!»

« La cosa bella è che è un detersivo che nun fà grattà la pelle e nun inquina,

perché nun è come tutti l’altri, anche famosi, che so fatti cor petrolio!

Questo è ecologico sul serio: è de sostanza vegetale e nun fà i danni de a benzina!

Nun sporca né i mari , né le falde, perché mica è fatto cor gasolio!»

«Addirittura er flacone è de canna da zucchero e te risolve l’ imballaggio!

Così tajano le emissioni, e le plastiche inquinanti diventano un miraggio!»

«Tocca aggiunge poi, che rispetto ai detersivi, anche naturali,

questo, nun te fà usà olio de cocco che viene da posti assai lontani,

così nun inquina cor trasporto e nun ce causa ancor più mali,

perché sennò alle generazioni der futuro nun je lasci un bel domani!

E poi chi li sente ‘sti regazzini che nun vanno a scola per salvà er pianeta?

Che poi in fondo c’hanno ragione: la questione der clima è un’emergenza come dice Greta!»

« Sai che te dico? Che c’hanno visto lungo questi della ditta anconetana!

Ben prima che a regazzina co le treccine parlasse davanti a tutti i più potenti,

hanno capito che a usà a materia prima de seconda mano è per tutti un toccasana!

E che trasformà uno scarto in detersivo, è un’idea da veri intelligenti!»

«E così anche l’olio in cui ce friggono a noi altre, pò tornà utile a tanta gente,

che invece de buttallo, mò, lo può usà per fa er bucato in maniera diligente!»

«‘N fondo noi semo solo patatine fritte, e nun contamo proprio niente,

ma co ‘sta storia l’avemo capito pure noi: anche li scarti de frittura possono tornà a vita nova!

Grazie a ditte coraggiose, che invece che solo ai quatrini, sanno pensà pure all’ ambiente!

Perché continuà a sfruttà le risorse naturali, in vista der domani, nun ce giova!»

«‘N fondo, se pò fà la differenza pure a fà er bucato, un gesto proprio popolare

che col Ri-Detersivo fa partecipà tutti a ’ste economia de tipo circolare!» 

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