Nell’esperienza domestica, gli imballaggi in legno rappresentano una quota marginale dei rifiuti da imballaggio avviati a riciclo. Parliamo principalmente di cassette per prodotti ortofrutticoli, cassette di pregio per vini, liquori e distillati, piccole cassette per alimenti e tappi in sughero. A livello industriale invece abbiamo a che fare con pallet, imballaggi industriali (casse, gabbie, bobine) e imballaggi ortofrutticoli. Questi imballaggi si possono riusare, quindi ripulire e se necessario riparare, oppure riciclare, con il legno che diventa nuova materia prima utilizzata in prevalenza per farne pannelli truciolari o in Medium Density Fibreboard (i cosiddetti pannelli in MDF). Oppure, ancora, si possono avviare a recupero energetico.
Raccontiamo questa filiera con i dati essenziali forniti da Conai, Rilegno, dal Rapporto sui rifiuti urbani di Ispra e dal report L’Italia del Riciclo 2020 di Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e Fise Unicircular.
5,2% La quota di legno nella raccolta differenziata dei rifiuti urbani su scala nazionale (anno 2018).
46% La quota di imballaggi sul totale dei rifiuti legnosi complessivamente raccolti nel 2019.
852.677 Le tonnellate di imballaggi di legno usati, principalmente pallet, immesse sul mercato nel 2019.
63% La quota di imballaggi in legno avviati a riciclo sul totale di quelli immessi al consumo nel 2019. Nel 2015 questa percentuale era inferiore di 3 punti.
2 I milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggio in legno complessivamente avviati a recupero, quindi riciclati o recuperati per ricavarne energia, nel 2019.
11% La riduzione dei rifiuti di imballaggio in legno avviati a recupero energetico nel 2019 rispetto al 2018.
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