«È un record. Il tasso di riciclo più alto che il nostro Paese abbia conosciuto». Il presidente del Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI) Luca Ruini commenta così la performance di riciclo degli imballaggi raggiunta in Italia nel 2020. Il dato, contenuti nella nuova Relazione Generale CONAI, conferma la crescita del riciclo ai livelli più alti di sempre. Già superati i target europei per il 2025 (65%), anche quelli relativi ai singoli materiali, esclusa la plastica. Mentre le nuove norme europee limitano a non oltre il 10% entro il 2035 la quantità di rifiuti urbani in discarica, nel 2020 gli imballaggi sono stato il 16,3% del totale.
Qualche dettaglio, in cifre:
73% La quota di imballaggi avviata a riciclo in Italia sul totale di quelli immessi sul mercato. L’Italia ha già raggiunto gli obiettivi che l’Europa impone ai suoi Stati membri entro il 2025. Tra cinque anni, infatti, ogni Paese dovrà riciclare almeno il 65% degli imballaggi. Anche tutti i singoli materiali di imballaggio hanno raggiunto le percentuali di riciclo richieste entro il 2025. Resta indietro solo la plastica: 48,7% contro un obiettivo del 50% al 2025: “Raggiungere il 50% richiesto dall’Unione in cinque anni non rappresenta un problema” afferma Ruini.
3,3 I punti percentuali in più rispetto al tasso di avvio al riciclo del 2019;
9,5 I milioni di tonnellate di imballaggi avviati a riciclo, sul totale delle 13 milioni immesse al consumo. Immesso al consumo che nel 2020 è calato di oltre il 4% rispetto al 2019, per il venir meno dei pack destinati ai settori commerciali e industriali. Nel dettaglio, hanno trovato una seconda vita 371mila tonnellate di acciaio, 47mila e 400 di alluminio, 4 milioni e 48mila di carta, un milione e 873mila di legno, un milione e 76mila di plastica, 2 milioni e 143mila di vetro;
16,3% La quota di rifiuti da imballaggio che ancora finiscono in discarica. Sommando ai numeri del riciclo quelli del recupero energetico, il totale di imballaggi sottratti alla discarica arriva infatti all’83,7%, per quasi 11 milioni di tonnellate. Ricordiamo che le direttive europee limitano a non oltre il 10% entro il 2035 la quantità di rifiuti urbani in discarica.
Leggi anche: I Comuni Ricicloni raccontati coi numeri
© Riproduzione riservata