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venerdì, Novembre 15, 2024

DIETRO OGNI IDEA DI SUCCESSO C’È UNA GRANDE QUANTITÀ DI CAFFÈ

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Redazione EconomiaCircolare.com
[di Giulia Diamanti]
Per fare un tavolo, ci vuole il legno. Per fare un fungo, ci vuole il caffè. Non ci credete? Gustatevi la storia di Funghi Espresso, la geniale startup nata dall’intuizione di Antonio e Vincenzo

Sinossi

Da startup nata nel 2013 dall’ingegno di due giovani ragazzi, l’agronomo Antonio Di Giovanni e l’architetto Vincenzo Sangiovanni, Funghi Espresso è diventata oggi un’azienda agricola, che ha fatto dell’economia circolare il suo credo tanto da arrivare a partecipare a Expo 2015. Ciò che un tempo era definito uno scarto, grazie ai nuovi studi di Blue Economy, si è scoperto essere una risorsa. Il fondo di caffè, ad esempio, è un substrato perfetto per coltivare i funghi, perché contiene minerali e sostanze nutritive. Inoltre, il sistema di coltivazione verticale in supporti appesi, in alternativa a quello tradizionale che sfrutta il suolo, ne dimezza di fatto lo spazio. Il risultato è un’epifania di funghi Pleurotos, che oltre a essere carnosi e di grandi dimensioni ricordano la forma di un orecchio, come si evince dall’etimologia. Antonio non si ferma nemmeno di fronte alle gustose ricette dello chef Marco Vitale, riciclando persino il substrato esausto da cui sono nati i funghi. Questo poi torna al suolo come compost e, trasformato dai lombrichi in humus, diventa un ottimo ammendante organico per le piante, seguendo un perfetto circolo virtuoso. «Non dobbiamo avere paura di fallire, ad ogni progetto deve seguire il coraggio di lottare per portare avanti la propria idea. Non importa come andrà a finire, bisogna provarci» afferma Antonio, mentre il profilo naturale delle Cascine di Firenze si staglia dietro le nostre spalle.

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